Confasi Scuola esprime  dissenso sul decreto del Ministero dell’Istruzione sulla formazione obbligatoria dei docenti per le attività didattiche di sostegno

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La Confasi Scuola in una nota esprime il proprio dissenso nei confronti del decreto del Ministero dell’Istruzione relativo alla formazione obbligatoria che riguarda i docenti su posto comune non specializzato per le attività didattiche di sostegno. Secondo tale decreto l’impegno formativo sarà di 25 ore e le stesse non saranno retribuite. Il decreto inoltre non prevede per questi docenti l’ esonero dal servizio.Per la coordinatrice nazionale di Confasi Scuola Adele Sammarro, per il  vice coordinatore nazionale Davide Lercara e per la Responsabille Nazionale Docenti di Sostegno Ida Vasta, ” l’aggiornamento professionale, in tutti gli ambiti lavorativi, rientra nell’orario di servizio prestato e, dunque, come tale deve essere considerato a livello retributivo”. Confasi afferma ancora  che ” tenuto conto dell’ importante lavoro svolto dai docenti non a tempo indeterminato, occorre estendere questa misura anche a loro, soprattutto a quelli con contratto annuale e che quindi svolgono un’attività continua nella classe”.  “I docenti – conclude la nota di Sammarro, Lercara e Vasta- qualsiasi sia la  loro condizione contrattuale svolgono un servizio centrale per la crescita culturale e civile della società. È importante agire nella logica di una maggiore valorizzazione e difesa di una figura, troppe volte svilita dallo stesso  Stato che rappresentano in classe”.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Palermo, 26 luglio 2021

 

 

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