Condizioni di lavoro del personale del laboratorio Biomedico dell’ospedale di Sciacca, la Cisl Fp: “Una storia infinita, da due anni segnaliamo problemi”

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“Sono passati due anni dalla prima volta che la Cisl Funzione pubblica del territorio di Agrigento nonostante le numerose denunce e interlocuzioni con la Direzione strategica aziendale riguardo le condizioni di lavoro di alcuni tecnici in servizio al laboratorio Biomedico dell’Uoc di Patologia Clinica dell’ospedale di Sciacca, ad oggi costretti a sopperire la mancata collocazione di personale sull’ospedale di Ribera, ma ancora nulla è cambiato”.

A denunciarlo, in una nota, è il segretario aziendale della Cisl Fp Alessandro Farruggia.

“Si tratta di una storia infinita – continua – e a rendere ancora  più grave e inspiegabile il tutto è il mancato rispetto dell’accordo a firma della Direzione sanitaria aziendale e i soggetti coinvolti in cui si stabiliva il graduale ricollocamento del personale mancante presso il presidio di Ribera e il pagamento delle spese per il personale interessato per tutto il periodo. Per questo, a distanza di 5 mesi, siamo qua a rappresentare l’ennesima e inspiegabile insubordinazione da parte di un primario, in quanto nulla di quanto concordato è stato rispettato. Per le stesse ragioni, precisiamo, sono state poste delle diffide legali riparatorie che però non hanno prodotto nessuna risposta”.

Farruggia, nella propria nota si chiede “come sia possibile che un dipendente di un’azienda pubblica possa godere di cosi tanta ‘protezione’. Se così non fosse, qualcuno ci dovrebbe spiegare perché nulla è stato fatto nei suoi confronti”.

Ad oggi, va precisato, solo una parte dei tecnici di ruolo con contratto all’ospedale di Sciacca è oggetto di questa condizione che, continua Farruggia, “pregiudica gravemente il riposo psicofisico per i continui spostamenti ordinari e per le reperibilità, oltre che a gravare sulle proprie tasche per le spese  connesse ai continui spostamenti”. Ad essere adoperati con le stesse mansioni sono anche i tecnici di laboratorio dell’unità di Anatomia patologia, che dopo una settimana d’impiego ordinario presso il proprio settore, vengono  anch’essi impiegati per reperibilità nei giorni festivi.

“A questo punto, visti i continui ritardi nella risoluzione di una problematica che riteniamo gravissima – continua Farruggia – considerando i continui spostamenti da una sede ad un’altra e  quello che potrebbe derivarne, peraltro senza una disposizione di servizio e nonostante nell’atto aziendale e dotazione organica siano previste tre unità fisse, vogliamo attirare l’attenzione di chi possa farsi garante rispetto ad una situazione che ripetiamo essere surreale e fuori dalle  ordinarie normative sulla sicurezza  e la tutela dei dipendenti”.

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