Combattimenti tra Pitbull, fra i denunciati diversi pregiudicati

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Un giro di scommesse clandestine sui combattimenti tra Pitbull, è stato sgominato nel pomeriggio di sabato, in un fondo nelle campagne di Canicattì, dai poliziotti del locale Commissariato, unitamente ai loro colleghi della squadra Mobile di Agrigento e del Reparto Crimine di Palermo. Il bilancio dell’operazione, denominata “Dog Fight”, è di 25 persone denunciate, molti dei quali pregiudicate, e due minori, per i reti di maltrattamento di animali, combattimento tra animali, scommesse clandestine, ed esercizio abusivo della professione di veterinaria. Sequestrati 6 cani, uno dei quali trovato in gravi condizioni, una somma in denaro di 5.800 euro ritenuto il provento della raccolta delle scommesse, e diversi farmaci e sostanze dopanti. Il blitz è scattato fulmineo, non consentendo a chiunque alcuna possibilità di fuga, in un’area di contrada “Graziano Di Giovanna”. Dall’alto a supporto dei poliziotti anche un elicottero. I particolari dell’operazione sono stati resi noti, nel corso di una conferenza stampa, dal dirigente del Commissariato di Canicattì, Francesco Sammartino.

Tra le 25 persone fermate, canicattinesi, palermitani, gelesi e un pugliese di Barletta, tutti quanti intenti ad assistere ad un combattimento tra cani Pitbull, uno degli animali, al momento dell’irruzione nell’appezzamento di terreno, aveva profonde ferite, segno dei morsi.

“L’elicottero della polizia, il reparto Volo di Palermo, ha filmato non soltanto il momento dell’irruzione dei 30 poliziotti, ma anche uno dei combattimenti fra Pitbull – ha detto il commissario capo Francesco Sammartino -. Quando abbiamo bloccato le 25 persone, i cani continuavano a lottare fra di loro e non è stato semplice riuscire a staccarli. Uno dei due cani era gravemente ferito. Erano previsti tre incontri e non potevamo permettere che questi cani si facessero ancora del male o morissero. Uno dei due pugliesi, quello di Barletta, ha anche per portato uno dei Pitbull”.

L’organizzatore e promotore, secondo quanto è emerso dall’inchiesta sviluppata dai poliziotti e coordinata dal pubblico ministero Cecilia Baravelli, sarebbe un canicattinese trentasettenne, nullafacente e già noto alle forze dell’ordine. Sequestrate ad un pugliese anche due cartucce di una pistola semiautomatica calibro 6,35.

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