Ciao Già

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Ore 7,15 di stamattina, accendo il cellulare. Squillino del whatsapp. Il gelo totale.

Scrivo testualmente il messaggio inviatomi da una parente di Gianni: \”Ciao Lelio, purtroppo Gianni ci ha lasciati…\”

Non c\’era modo peggiore di iniziare una giornata in questo modo. E\’ morto Gianni Braccieri, storico regista di innumerevoli trasmissioni di successo di Teleacras nonchè regista del premio nazionale Sipario D\’oro. Non posso dilungarmi, altrimenti avrei bisogno tre giorni per scrivere e far sapere a tutti quante cose mi ha insegnato questo piccolo, grandissimo uomo. Ho lavorato con lui per tanti anni con la mia trasmissione Opinioni su Teleacras. Non lo nascondo, anzi lo dico con un pizzico di orgoglio: Opinioni, ad un certo punto, è stata una delle trasmissioni più seguite in Sicilia.

Il tutto grazie a chi? Al mitico Gianni il quale durante le registrazioni, soprattutto esterne, diventava un vulcano di idee innovative, fuori dalle regole ma sempre in perfetta sintonia per il piacere del telespettatore.

Lui, uomo profondamente religioso, visitatore \”seriale\” di Medjugorje, amava quella Madonnina in modo viscerale, convinto, deciso. Non ricordo quante volte mi disse di andare con lui, ma, per un motivo o per un altro, ciò non è stato possibile.

Una delle puntate più importanti e delicate che abbiamo realizzato è stata quella con Padre Amorth, il prete esorcista di fama mondiale. Portò con se tre telecamere e non ha voluto assolutamente l\’appoggio di almeno un cameraman. Mi disse: \”Lè, sta trasmissioni l\’ha fari iu, non voglio interferenze e vidi chi ti nesci fora…\”

Io ascoltai in silenzio, anche se ero perplesso sul fatto che lui avrebbe dovuto fare sia il regista che il cameraman e per di più con tre telecamere; mentre registravo guardavo lui. 1 ora e 30 minuti di macchina infernale, tra una telecamera e l\’altra, tra la regia e i suggerimenti che dava a me.

Un ricordo piacevolissimo che sempre mi diceva era il seguente: andammo a Roma per una registrazione. Lui sapeva che il sottoscritto non amasse tanto \”volare\”, e, memore del viaggio precedente quando Gianni scese dall\’aereo con il braccio tutto nero (lo afferrai e non l\’ho più mollato per tutto il volo) quando ci accomodammo per la partenza uscì dalla tasca un flaconcino di Valium, chiamò l\’hostess e chiese un bicchiere d\’acqua. Non so quante gocce mise e con un\’aria quasi paterna mi disse: \”Lè, bevi…\”

Non ero tanto convinto ma accettai la sua volontà. La cosa funzionò e a dire il vero quando scendemmo il suo brccio non era assolutamente pieno di lividi. Anzi, un particolare curioso che sempre raccontava e che amava ricordare con il sottoscritto. Durante quel volo, apparentemente più calmo dei precedenti, arrivò da noi l\’hostess con i salatini e il succo di arancia. Qualcuno, forse, ricorderà che quei salatini dell\’Alitalia non erano particolarmente morbidi. Quando la bella donna consegnò bicchiere e salatini a Gianni, lui ebbe a dire: \”Mi scusi, signorina, può portare anche una dentiera???\”

Ho sorriso per tutto il resto del viaggio e Gianni riuscì tra quelle gocce e la…dentiera a distrarmi totalmente.

Ecco, voglio ricordarla così una persona davvero straordinaria (sul serio, non come si dice spesso in questi casi), sempre gentile, preciso, straordinario professionista che tanto è riuscito a dare, non solo al sottoscritto, ma a quanti sono passati sotto la sua \”regia\”.

Ciao Maestro, adesso cura tutte le regie del paradiso.

Tanto sono certo che non sbaglierai alcuna mossa.

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