L\’unica cosa certa è che ormai si ha la piena consapevolezza che è la città di Agrigento ad attirare a se situazioni tanto grottesche quando discutibili.
Altro che Pirandello! Dinnanzi a fatti che accadono in questa città forse anche il Premio Nobel si sarebbe trovato in enormi difficoltà
Ed infatti nella città nominata Capitale della Cultura nel 2025 accadono fatti talmente strani che nessuno riesce a capacitarsi del fatto che avvengono solo qui. Un esempio del recente passato: in quale altra città del mondo accade che un detenuto rinchiuso nelle carceri a mezza libertà di professione avvocato, alle sette del mattino, toglie la camicia numerata a righe, esce dal carcere e alle 8,45 indossa la toga per difendere i propri assistiti in un\’aula di tribunale?
Si, tutto ciò non solo è sotto gli occhi di tutti ma, come già detto, accade solo ed esclusivamente in una città come la nostra.
Un esempio di recentissimo passato; vicenda Puccio-Libero Consorzio. Nei mesi scorsi come si ricorderà il dott. Puccio presentò una denuncia contro la dirigente Antonietta Testone in quanto si è sentito discriminato in modo autoritario e violento sulla propria posizione di smart working al quale, pur avendone diritto, gli era stata negata. E torto sicuramente non ne aveva; il punto è che se nessuno interviene mai si capiranno i meandri contorti che stanno avvolgono come una piovra questa vicenda.
C\’è una triade politica all\’apice del Libero Consorzio: il comissario Raffaele Sanzo di Forza Italia, quota on. Gallo; poi c\’è il segretario generale Piero Amorosia di Forza Italia, quota on. Gallo ed infine il maximum dirigente del Libero Consorzio Antonietta Testone di Forza Italia, quota on. Gallo.
I primi due avrebbero dovuto da mo\’ cercare di capire come è andata esattamente la vicenda Puccio, in quanto non si può non dare seguito a dettagliate denunce, ma anche per dare risposte alla massima carica dello Stato Sergio Mattarella, investita dalla triste vicenda.
Niente di niente. Sanzo si gira dall\’altra parte, Amorosia fa lo gnorri e la Testone balla indisturbata la marcia di Radetzky.
Adesso sgranate bene gli occhi. Il Comitato Unico di Garanzia ha il compito di \”occuparsi di ogni forma di discriminazione e, anzi, di valorizzare il benessere di chi lavora!!!\”
Il Comitato ha un altro punto fondamentale che recita testualmente: \”Deve garantire qualunque forma di violenza morale o psicologica e di discriminazione!!!\”
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Cioè, di fatto dovrebbe garantire e accudire situazioni come quella avvenuta a Maurizio Puccio; il Puccio, lo ricordiamo, denunciò Maria Antonietta Testone perchè, a suo dire, si è comportata diametralmente opposta a quelle che sono le regole imposte dal neo Comitato Unico di Garanzia!
Incredibile ma vero! Ovviamente il gruppo apicale dei galliani Sanzo e Amorosia premiano, invece di capire cosa sia successo su quella squallida vicenda\” nominano presidente di questo Comitato… indovinate chi? Indovinate chi? Indovinate chi? Maria Antonietta Testone!
Cioè quella dirigente che dovrebbe essere sotto inchiesta per rispondere alla denuncia del Puccio.
Cosa volete più dalla vita?
E siccome al peggio non c\’è mai fine, al neo comitato viene inserito un gruppo sindacale nelle persone di Anna Rita Piparo, Anna Capizzi, Biagio Aurelio Bruno e Teresa Gattuso. Cerchiamo di spiegare meglio la situazione perchè davvero qui si rischia che più di qualcuno possa non comprendere ciò che accade in questa coloritissima vicenda. I signori sindacalisti di cui sopra invece di mettere sotto inchiesta sindacale la Testone, la prendono a braccetto e la portano a spasso alla ricerca di ricchi premi e cotillons.
Una vergogna, nella vergogna.
E loro non hanno rossore..
La violenza della prevaricazione.