Buffonate e paradossi tutti siciliani e agrigentini: Punta Bianca sarà la prima riserva naturale inaccessibile ai visitatori

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di Franco Pullara

“Bella Punta Bianca se si potesse visitare”

Punta Bianca sarà a breve riserva naturale. Il Presidente della Regione ha emesso il decreto e a giorni sarà interessata la Commissione regionale per la ratifica.

Cosa fatta dunque. Sarà riserva naturale con il poligono di tiro dell’Esercito e delle Forze armate e, di più, inaccessibile per una strada distrutta dal passaggio dei carrarmati e dai mezzi militari. Un fatto paradossale che ricorda il film di Renzo Arbore “FF.SS Cioè che mi hai portato a fare sopra Posillipo de non mi vuoi più bene” con la celebre frase “Bella Milano, si se putess’ vedé”.

Nella nuova versione agrigentina sarà destinata ad essere “Bella Punta Bianca se si potesse visitare”, con una strada assolutamente non percorribile e con le esercitazioni militari che ne impedirebbero il transito durante i tiri.

Lasciamo, in questa occasione, da parte il problema del poligono di tiro, per dare più spazio al collegamento stradale che per il Comune di Agrigento sarebbe una strada vicinale, mentre catastalmente appartiene alla Città dei Templi. Ad ogni modo, ciò che conta dovrebbe essere l’interesse economico di un territorio che si dice e si professa a vocazione turistica. Punta Bianca con la sua spiaggia è di una bellezza naturalistica e paesaggistica simile alla sorella più grande “La scala dei Turchi” che le fanno uniche al mondo. Non merita l’attuale isolamento, anzi dovrebbe essere interesse della politica, degli imprenditori e degli agrigentini aprirla al turismo e sfruttarne le potenzialità economiche affidate al particolare settore.

Noi, dal canto nostro, qualche giorno fa, abbiamo raggiunto telefonicamente il sindaco di Agrigento, Franco Micciché, che si è detto fiducioso sul buon esito del problema a seguito di incontri avuti a Roma e di un confronto con i vertici militari regionali programmato a giorni, del quale avrebbe informato la stampa. Sono trascorsi circa dieci giorni dalla telefona con il sindaco di Agrigento e non abbiamo nuove. Conforta una novità rispetto al passato con le associazioni, gli imprenditori del settore e cittadini non più disponibili a fare sconti e accettare babbiu e perdita di tempo e a subire gravi danni.

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