Dall’assessorato regionale all’Economia trapelano commenti attenuanti a fronte della bocciatura da parte della Corte dei Conti del rendiconto del bilancio del 2019: nessun effetto devastante. E gli esperti contabili spiegano: “Per ciascuno delle decisioni assunte c’è già un pacchetto di contromisure per evitare proprio effetti a cascata. Sarà necessario solo un passaggio di governo e, forse, in Parlamento per scegliere quale delle possibili strade seguire. Per la rivalutazione del ‘fondo crediti di dubbia esigibilità, che per la Corte romana passa da 34 milioni e 992 mila euro a 43 milioni e 503 mila euro, ci sono due possibili soluzioni: una correzione alla legge regionale approvata la scorsa settimana oppure il ricorso alla Corte costituzionale. Per quanto riguarda la questione di legittimità costituzionale sollevata dalla Corte dei Conti, la norma sulla quale viene sollevato il conflitto è figlia del governo Crocetta – Baccei. Si tratta di una legge mai impugnata dal Consiglio dei Ministri e come tale in vigore. La legge si applica e dunque nessuna delle poste effettuate dal 2016 ad oggi possono essere considerate illegittime.
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