Aran Sicilia, Ugl chiede azzeramento vertici e confronto sul futuro agenzia negoziale: “Preoccupazione per stop stabilizzazione Asu”

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“Chiediamo al presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, l’azzeramento dei vertici dell’Aran Sicilia e l’apertura di un confronto con le organizzazioni sindacali rappresentative nel pubblico impiego regionale sul futuro dell’Agenzia negoziale in Sicilia”. A formulare la richiesta è Giuseppe Messina, segretario dell’Ugl Sicilia, allarmato dall’immobilismo dell’Aran Sicilia e dalle recenti minacce di impugnativa da parte dello Stato. “Siamo profondamente preoccupati – aggiunge – e chiediamo chiarezza sui fatti che hanno portato all’ improvviso stop del processo di stabilizzazione degli Asu”.

Sui due dossier, il sindacato chiede al governo regionale una forte presa di posizione. “Quanto alla richiesta di revoca dei vertici dell’Aran – spiega Messina – la decisione è maturata a seguito di quanto accaduto sul tavolo che si occupa della Progressione economica orizzontale (Peo) dei dipendenti regionali. L’amministrazione regionale, nello specifico, ha deciso di operare in aperto contrasto con l’accordo siglato il 27 dicembre 2019 fra l’Aran Sicilia e le Organizzazioni sindacali rappresentative nel Pubblico Impiego Regionale. Quest’accordo – aggiunge Messina – indicava precisi criteri per la progressione interna della categoria del comparto dei dipendenti della Regione Siciliana ma è stato disatteso. Inoltre – conclude il responsabile dell’Ugl -, l’attività della Commissione Paritetica per la riclassificazione e riqualificazione del personale, costituitasi nel luglio 2019, a quasi due anni dalla nascita, non è arrivata a nessun risultato”.

L’Ugl manifesta inoltre preoccupazione per l’evoluzione del dossier Asu. “Siamo profondamente preoccupati – dice Messina – le contestazioni alla norme della Finanziaria realizzate dal Ministero dell’Economia e della Finanza, ci ha lasciato basiti per la maniera in cui è arrivata. Per questo – aggiunge Giuseppe Messina – nel condividere il percorso politico e amministrativo attuato sugli Asu dall’assessore regionale al Lavoro, Antonio Scavone e dal dirigente generale Gaetano Sciacca, chiediamo che da Roma – conclude – qualcuno si assuma la responsabilità di fornire risposte chiare sulle ragioni che rischiano di portare al blocco di una lunghissima stagione di precariato”.

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