Amministrative Agrigento, al momento solo tragedie

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Firetto, Zambuto, Miccichè, Galvano, Catalano, Carlisi? Ma quando mai?

In questo scorcio di una estate non eccessivamente calda per gli agrigentini che vorrebbero conoscere piani e programmi dei candidati che dovranno amministrare la Città dei Templi, cala, al contrario, il silenzio tombale.

Fra incertezze, impossibili accordi, trame e soprattutto tragedie ci si avvia verso il 4 ottobre con le idee sempre più offuscate.

Aperti i comitati, le porte degli stessi rimangono però chiuse; le riunioni si fanno fuori le mura. Hotel, bar, ristoranti; i luoghi ideali per spartizioni (non solo alimentari) tra sottogoverni, deleghe, partecipate e di liste elettorali da centinaia di voti promesse ai candidati sindaci che offrono di più.

Della serie “tu chi mi dasti e iu chi ti detti”, o meglio ancora: “Chi c’è pa gatta?”

Il solito squallore agrigentino dove tutto cambia, quando cambia, ma solo in peggio. Fin quando esisteranno certi personaggi politici (entourage compreso) di bassissimo spessore questa città luce non ne avrà mai.

Per adesso, purtroppo, non si fa altro che tramare in questa unica direzione. E si impiantano tragedie, minacce, ricatti (ne riparleremo in altro articolo più avanti), si chiama questo o si chiama quell’altro per toglierlo all’avversario principale; “vieni da me che siamo tutti bravi; lì rischi tanto, avvisi di garanzia ed anche l’arresto!!!”

Tragedie su tragedie. Ed ancora ricatti e in certi casi anche violenze. Scrocconerie di ogni genere. E poi, i seminatori di odio e della violenza, che sguinzagliano i propri lacchè per colpire questo o quell’altro avversario. Inviano emissari che si travestono da infami e con tanto di sorriso per andare ad ascoltare cosa dicono gli avversari. Ovviamente per poi riportare parola per parola.

L’asse Roma-Palermo è una tratta dove le alchimie la fanno da padrone; Agrigento rimane il punto terminale di una infima lotta che inizia nei palazzi più importanti per sfociare all’ombra di una Valle che si incupisce sempre di più. Nessuna svolta, nessuna speranza, nessuna traccia di un cambio di guardia tanto auspicato ma mai avvenuto.

Tutto ciò ruota attorno ad un Centrodestra che vorrebbe vedersi unito; ad Agrigento questa circostanza è solo una mera utopia.

La Lega, con una Annalisa Tardino sempre più abbronzata e meno impegnata politicamente sul territorio agrigentino (è il commissario cittadino…), tenta una Daniela Catalano la quale, al contrario, dopo le prime voci, avrebbe dovuto organizzare una conferenza stampa per smentire l’interesse dei salviniani o, comunque, ringraziare e tirarsi fuori da questo “supplemento” della Lega che la vorrebbe in pole position. E’ già da 5 anni seduta in prima linea nello scranno che è solo secondo a quello del primo cittadino.

Uno smacco del genere a Lillo Firetto, che l’ha tenuta lì comodamente seduta per un lustro, sarebbe davvero poco edificante. E Daniela, seppur affascinata dalle sirene padane, farà prevalere la “ragion di Stato”, chiudendo nel cassetto i suoi sogni che in questi giorni hanno tenuto costantemente alta la sua adrenalina. Almeno per questa tornata elettorale.

A presto.

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5 Thoughts to “Amministrative Agrigento, al momento solo tragedie”

  1. Aldo Capitano

    Egregio Direttore ,
    finalmente ritrovo un giornalista coraggioso di dire così come starebbero le situazioni. Mi complimento per l’articolo che rappresenta la ulteriore caduta di interessi verso i cittadini. Mi auguro che un centro compatto si attui in virtù della necessità di dare la possibilità ai cittadini di avere servizi e arredi e quant’altro necessario. Unificazione di un centro moderato dove tutti, possano trovare vari punti di riferimento politici. La città ha necessità di ricevere soldi per avviare diversi lavori. Soldi che non arriverebbero se tali politici continuano a scontrarsi per il podio del primo cittadino e non per migliorare la Città. Mi rivolgo ai Villasetani di ribellarsi a questo stato di cose che li detiene nella povertà più angosciante . Mi rivolgo ai tanti cittadini che se arrivassero i soldi potrebbero trovare uno sfogo lavorativo per sfamare le famiglie. E mi rivolgo ai politici che potrebbero detenere una capacità di controllo nei vari Enti per sviare la vera scelta politica. Un lavoro sano che dovrebbe essere sin da ora attivato preventivamente dalle forze dell’ordine al fine di evitare il verificarsi di rapporti non leciti con l’elettorato . Questa sarà una stagione caldissima se non tolgono le corna delle capre girgentine e smussano le punte per avviare un attivismo razionale politico amministrativo per far risollevare i tanti cittadini differenti dalla povertà assoluta in cui vivono .

  2. Fff

    Per quanto in un parte sia un articolo condivisibile, la caduta di stile in “Annalisa Tardino sempre più abbronzata” mi fa pensare che secondo voi le persone non dovrebbero avere vita personale…

  3. Complimenti per le verita del suo articolo

  4. Aldo Capitano

    La nota che riguarda l’on. Tardino,consideriamola una nota di colore estiva,senza nulla togliere alla Signora Onorevole , che non conosco . Il Direttore del Giornale Castaldo, ha voluto significare che non sarebbe forse d’accordo alle argomentazioni della stessa. Anche se devo dire per quanto concerne un candidato o candidata unica potrebbe portare benefici. Essendo tra il popolo è per il popolo, sento gli umori e non sono soddisfatti dalla ripartizione di tre o quattro candidature in un momento di gravissima crisi come l’attuale che abbina alla già crisi economico politica italiana , anche la crisi combinata del Covid che ha massacrato economicamente il popolo. Pertanto , un candidato unico non sarebbe altro che giusto ed una scelta doverosa dinanzi il popolo che sta attraversando la crisi economica più tragica di questo secolo. Alla fine, ove non si facesse il candidato univoco , la gente, sicuramente, a conti fatti, potrà optare sicuramente per chi ha più esperienza e cultura nella politica.

  5. anna

    Bellissimo articolo, purtroppo solo due parole: nessuna speranza!

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