C’è chi sostiene che il decremento delle nascite non sono legate alle vicende di lavoro. Il deputato “Pinco” sostiene che l’aumento dell’utilizzo dei voucher e l’ampliamento delle causali nei contratti a termine (come previsto dal decreto lavoro varato il primo maggio) possono aumentare la propensione delle coppie a fare figli. Ci si mette anche il filosofo “Pallino” il quale dichiara: Le motivazioni sono culturali, sociali, ed ancora : la donna avrebbe dimenticato quello che sarebbe il suo compito: figliare per perpetuare la specie. Se poi a parlare è un Ministro che di lavoro se ne intende, il quale liquida con quattro righe il “dramma” della denatalità: “in Italia non esiste un clima favorevole alla natalità, le famiglie sono state a lungo svantaggiate e le donne desiderano avere figli, ma spesso rinunciano a causa delle difficoltà nel conciliare lavoro e maternità”. Come disse Giulio Cesare “Alea iacta est” il dado è tratto. Finalmente Giusy, Rossella e tante altre possono stare tranquille. Nel nostro Paese finalmente le visite mediche per le donne in gravidanza avvengono regolarmente e viene fatta prevenzione sul riconoscimento delle gravidanze a rischio. Inoltre,le future mamme e papà avranno accesso a servizi di consulenza gratuiti per domande sulla gravidanza e sulla pianificazione delle nascite. Le future mamme hanno diritto a tre esami ecografici gratuiti, senza dovere andare dal ginecologo “bravo” a pagamento. Inoltre il nostro sistema lavoro, garantisce che la lavoratrice incinta non può essere licenziata dal lavoro tra l\’inizio della gravidanza e la fine del quarto mese dopo il parto o durante il congedo parentale. Forse le future mamme italiane non sanno che possono frequentare corsi di Yoga,corsi pre- parto, e dulcis in fundo baby massaggi. Quello che sbalordisce è la “nuova” legge che vieta alle neo mamme alcuni tipi di lavoro (per esempio, il cottimo, la catena di montaggio, gli straordinari, il lavoro domenicale o notturno). Inoltre da oggi in poi se un medico certifica un divieto individuale di lavoro, questo diventa vincolante. Per non parlare dei pannolini a iosa, tutto il periodo necessario senza sborsare un centesimo. E’ fantastica l’assistenza per i bimbi durante la crescita, a partire dagli asili nido ecc. Poi ci sono naturalmente gli assegni familiari, 280 euro per ogni figlio. Finalmente anche i poveri possono fare figli. Qualcuno mi fa notare che sto leggendo un capitolo del sistema sanitario tedesco dedicato alle neo mamme, tradotto in italiano.
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