Aldo Mucci, scuola e organico covid: “Dall’USR regionale al Presidente Schifani, passando dal PNRR”

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L’Organico ATA ex Covid 19,reclutati dalle graduatorie d’Istituto di III fascia delle Scuole Pubbliche italiane, negli anni della dura pandemia, è stato chiamato a rafforzare l’azione dell’organico di diritto e dell’organico di fatto delle Scuole Pubbliche Italiane. Nel corrente anno scolastico, tale organico non è stato prorogato, con la spiegazione che, terminato lo stato di emergenza, esso sia inutile. Tutto avviene, mentre dall’ultima indagine sulla prevalenza e distribuzione delle varianti condotta il 13 dicembre 2022 dall’ISS e dal Ministero della Salute insieme ai laboratori regionali e alla Fondazione Bruno Kessler, è emerso che Omicron, cioè la variante BA.5, rimane ampiamente predominante, con una prevalenza a livello nazionale pari al 90,6%. A questo punto ripartiamo da dove c’eravamo lasciati: sanificazione periodica di tutti gli ambienti con un crono-programma ben definito, da documentare attraverso un registro regolarmente aggiornato; disinfestazione  delle superfici toccate più frequentemente, almeno una volta al giorno; sanificazione straordinaria e tempestiva in presenza  di uno o più casi conclamati. Ed ancora: monitoraggi ed altre misure precauzionali e tanto altro ancora. Il tutto sulle spalle dello striminzito organico presente nelle scuole del nostro Paese. Le Scuole, ed è sotto gli occhi di tutti, si trovano al collasso, a causa dei già pregressi tagli all’organico di diritto ATA.  In particolare, le regioni del sud Italia, vedi Sicilia, Calabria, Puglia, Campania, dove abbiamo toccato con mano,  necessitano di un provvedimento urgente e con effetti immediati, volto a restituire alle Scuole Pubbliche la dignità del ruolo che occupano nella società odierna. Il susseguirsi di indicazioni e note a cura del MIUR – Contrasto alla diffusione del contagio da COVID-19 in ambito scolastico. Riferimenti tecnici e normativi per l’avvio dell’a.s. con indicazioni strategiche- Valdemecum, servizio di help desk e quant’altro,non risolveranno certamente i gravi problemi organizzativi dovuti alla carenza di personale. Non dobbiamo dimenticare che le riforme da adottare –PNRR scuola- contribuiscono a mettere il sistema scolastico al centro della crescita del Paese, integrandolo pienamente alla dimensione europea.  Le misure afferiscono, infatti, agli aspetti più strategici della scuola: la riorganizzazione del sistema scolastico, la formazione del personale, le procedure di reclutamento, ecc. Progetti che hanno necessariamente bisogno di forza lavorativa, tecnica e amministrativa ecc. altrimenti resteranno soltanto impressi su carta che con il tempo scolorisce. Da qui le manifestazioni che SGB organizzerà a partire dalla prossima settimana,con richiesta di incontro al Presidente Schifani ed al Direttore Regionale USR Dott. Giuseppe Pierro. C’è bisogno anche di una spinta politica regionale che batta i pugni sulle scrivanie prestigiose del MIUR, al fine di pretendere una norma, mirata ad ampliare  la consistenza dell’organico di diritto, permettendo così di correggere i disastrosi tagli effettuati dai precedenti Governi, conclude Aldo Mucci del direttivo nazionale SGB scuola.

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