Aldo Mucci, Realmonte: “Servizio di continuita\’ assistenziale? Basta crederci”

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Può capitare a chiunque di andare a trovare – di domenica –  i parenti  in un paese lontano dalla tua residenza. Dopo avere trascorso una mattinata all’insegna della serenità, improvvisamente compare un dolore acuto all’altezza del fianco sinistro. Quel rene che nel passato mi aveva procurato molti fastidi. Quel rene sottoposto a controlli specifici,senza però rivelare alcun calcolo,improvvisamente mi “aggrediva” senza tregua. La colica renale è un forte dolore che si espande dietro la schiena all’altezza dei reni. Molti pazienti la descrivono come una coltellata e delle forti fitte. Non volevo rovinare la giornata ai miei, ma costretto dal dolore che si acutizzava minuto dopo minuto, sono stato costretto ad andare al Servizio di continuita\’  assistenziale (ex Guardia Medica) di Realmonte.  Il medico di turno,accertato l’origine del dolore – ho riferito il pregresso – mi riferisce che l’unico modo per alleggerire il dolore, è fare una iniezione di Toradol. Proprio quel farmaco che manca nella vetrinetta della Guardia Medica. Un farmaco richiesto da settimane – mi riferisce il medico –  A quel punto bisognava trovarlo. Basta andare in Farmacia. Fortunatamente la farmacia non è distante dal Servizio di continuita\’  assistenziale. Trovato il farmaco, basta abbassarsi leggermente i pantaloni e naturalmente le mutande, ed il gioco è fatto. Di questa giornata in parte tormentata, rimane impressa una cosa: “Lo scopo del Servizio di continuita\’  assistenziale (ex Guardia Medica) è che il cittadino possa contare in ogni momento su un\’assistenza in ambulatorio senza essere costretto ad andare al pronto soccorso, con il duplice risultato di ricevere un\’assistenza migliore e non gravare inutilmente sull\’ospedale”. Basta crederci fortemente, in attesa che si concretizzi il disegno di legge sull’Autonomia differenziata che “ammazzerà” quello che rimane della Sanità siciliana.

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