“640”, concretamente dopo Conte e Toninelli

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Trascorsa la visita di Conte e Toninelli sulla 640, quali sono adesso le prospettive concrete di lavoro e di pagamento delle imprese impegnate nei cantieri riattivati.

Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e il ministro alle Infrastrutture, Danilo Toninelli, hanno visitato a Caltanissetta il cantiere in contrada Bigini appena riattivato dalle imprese creditrici della Cmc di Ravenna nell’ambito della conclusione del raddoppio, atteso entro giugno 2020, della strada statale 640 Agrigento – Caltanissetta. In termini concreti, trascorso l’intervento di Conte e Toninelli, quali sono le prospettive di lavoro e di pagamento dei debiti per le imprese vittime della crisi e dell’accesso al concordato preventivo della Cmc? All’interrogativo rispondono le stesse imprese, che sono un centinaio, e che vantano crediti per complessivi circa 50 milioni di euro. Ebbene, intorno alla metà della prossima settimana, tra il 17 e il 24 marzo, il premier Conte convocherà a Roma il Comitato dei creditori, la Regione e l’Anas. E lo stesso Conte ha confermato che per i lavori futuri, non solo sull’Agrigento – Caltanissetta ma anche sulla Palermo – Agrigento, le imprese saranno pagate direttamente da Anas. Ancora nebulose sono invece le previsioni sul pagamento dei lavori già compiuti. E il Comitato dei creditori della Cmc, a domanda risponde: “Riguardo ai crediti pregressi per circa 50 milioni di euro che vantiamo nei confronti della Cmc in concordato, è intenzione del Presidente del Consiglio ricercare una soluzione con tutte le parti in causa così da completare le due opere in tempi celeri”. A parte la nebulosità di tale risposta, il Comitato dei creditori, in concreto, aggiunge di avere scongiurato Conte ad intervenire sulla Cmc affinchè siano sbloccati i primi 10 milioni di euro che la Cmc si è impegnata a pagare, in mancanza dei quali non è possibile acquistare materiale e operare nei cantieri riattivati lo scorso 28 febbraio. E poi i creditori hanno denunciato a Conte le manovre in corso da parte di speculatori che, promettendo alla Cmc sostanziali ribassi, tentano di sostituirsi a loro nella titolarità delle opere, riaffidandole poi con ulteriori tagli su prezzi e pagamenti. In conclusione il Comitato delle 100 imprese tra affidatarie, subappaltatrici e fornitrici, e i 2.500 dipendenti, ringraziano il premier Conte e il ministro Toninelli per l’attenzione prestata, e ribadiscono: “Il nostro è un problema di tutta la Sicilia. Conte e Toninelli si sono resi conto che i due cantieri dell’Agrigento – Caltanissetta e della Palermo – Agrigento rappresentano attualmente una delle opere più importanti in Italia, che non solo connette velocemente e in sicurezza l’Ovest con l’Est della Sicilia, ma offre anche una funzionale alternativa e via di fuga in caso di interruzioni della vecchia autostrada Palermo-Catania che, dopo il crollo del viadotto Himera ancora non reintegrato, è interessata da un importante piano di manutenzione straordinaria con conseguenti e inevitabili ripercussioni sul traffico. Dunque, è un atto di grande responsabilità politica, oltre che di amore per le nostre martoriate comunità, impegnarsi al loro rapido completamento”.

Angelo Ruoppolo (Teleacras)

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