Il Tar boccia la richiesta cautelare proposta dai vecchi contrattualizzati. Un budget di 50 mila euro verrà assegnato alle strutture odontoiatriche già acreditate nella provincia di Agrigento

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L’Assessorato della Salute – anche allo scopo di porre fine ai numerosi contenziosi pendenti e di adeguarsi al consolidato orientamento giurisprudenziale espresso in materia dal CGA – ha previsto, con apposito Decreto, di “contrattualizzare tutte le strutture accreditate e non contrattualizzate … assegnando un budget di ingresso pari a euro 50.000”.
L’associazione CROAT e i titolari di taluni ambulatori odontoiatrici  già contrattualizzati hanno impugnato il suddetto Decreto sostenendo, tra l’altro, che l’Assessorato non avrebbe potuto procedere alla generalizzata assegnazione di un budget pari a 50.000 euro a tutte le strutture accreditate (e non ancora contrattualizzate).
I titolari di numerose strutture odontoiatriche site nei comuni di Agrigento, Sciacca, Menfi, Calamonoci Favara, Santa Elisabetta, Aragona, Canicattì e Ravanusa, si sono opposti a tale ricorso con il patrocinio degli avv.ti Giuseppe Impiduglia e Girolamo Rubino.
Con apposito atto di intervento in giudizio, gli avv.ti Girolamo Rubino e Giuseppe Impiduglia hanno eccepito l’inammissibilità del ricorso per un vizio di notifica, per il difetto di legittimazione di CROAT e in ragione della sussistenza di un conflitto di interessi trai vari ricorrenti.
Inoltre, con l’atto di intervento, è stato rilevato come la decisione dell’Assessorato Salute di contrattualizzare le strutture odontoiatriche già accreditate fosse legittima e coerente con il consolidato orientamento giurisprudenziale secondo cui non può ulteriormente protrarsi “una situazione di oligopolio in favore delle strutture a suo tempo contrattualizzate, destinate, quindi, a gestire l’intero fabbisogno all’infinito”.
Il T.A.R. Palermo, Prima Sezione – Presidente dott. Salvatore Veneziano, Relatore dott.ssa Anna Pignataro – “in disparte le preliminari questioni in rito”, ha ritenuto non fondata la richiesta dei ricorrenti volta alla sospensione cautelare del Decreto Assessoriale, affermando (tra l’altro) la legittimità della scelta dell’Assessorato della Salute di superare il criterio storico (che in passato agevolava le strutture contrattualizzate per prime).
Il TAR Palermo ha anche condannato i ricorrenti al pagamento delle spese legali.
Per effetto della suddetta pronuncia nessun ulteriore ostacolo sussiste per la contrattualizzazione delle suddette strutture odontoiatriche da parte dell’ASP di Agrigento.

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