Vaccini in Sicilia, Giuseppe Catania (Smi): “Superare le inefficienze per permettere ai medici di famiglia di vaccinare”

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“Chiamati in causa più volte i medici di famiglia in Sicilia,  non vengono, poi, messi in condizione  per dare un  contributo pieno nella campagna di vaccinazione”.

Così in una dichiarazione  Giuseppe Catania, Segretario Regionale del Sindacato Medici Italiani (SMI) Sicilia, denuncia la sottoutilizzazione dei medici di medicina generale nella campagna di vaccinazioni anti covid.

“Con  il proliferare degli hub  vaccinali, poi con l’affidamento delle inoculazioni  ad altre categoria sanitarie  con un grande dispendio di finanziamenti pubblici,  non si  è voluto percorre l’unica strada  più sicura, cioè quella di utilizzare la rete degli ambulatori dei medici di famiglia,   per arrivare in modo capillare ai tutti gli strati della popolazione siciliana.

Siamo di fronte ad un vero e proprio danno erariale per le casse dello Stato. La campagna di vaccinazione non può diventare un  affare,  con un flusso di finanziamenti a svariati soggetti. Bisognerà che qualcuno risponda, prima o poi,  di tutto questo   davanti alla Corte dei Conti e all’opinione pubblica. Ci chiediamo a chi giova questa situazione?  Si è voluto in modo sistematico  non dotare ai medici di medicina generale  un numero sufficiente di dosi, per poi accusarli di poco impegno, quando, invece, per le vaccinazioni antinfluenzali abbiamo agito molto bene  in Sicilia, immunizzando  gran parte della popolazione interessata.

La Regione Sicilia, c’è  poi d’aggiungere, ha mostrato, nel corso di quest’anni, nelle politiche sanitarie per la medicina generale una tendenza all’improvvisazione, con una mancanza di capacità di programmazione, basti vedere il fallimento della realizzazione delle  Unità complesse di cure primarie (che con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza  dovrebbero essere  sostituite dalle Case di Comunità) nonostante la piena disponibilità alla collaborazione dei medici di famiglia.

“Si ritorna adesso a  porre l’accento sul  pieno utilizzo dei medici di medicina generale – conclude Catania – vista l’impossibilità di raggiungere tutte le fasce di età  della popolazione. Non vorremmo che con la condotta di queste settimane, con la disinformazione crescente,  e con le paure indotte dalle fake news, i medici di medicina generale diventassero  vittime sacrificali dell’inefficienza della parte pubblica, della Regione Sicilia e del Governo”.

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