Un’app le ha sottratte alla violenza sessuale

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Grazie ad un’app due giovani turiste ungheresi violentate sono state soccorse. La Polizia ha arrestato tre marocchini a Paternò.

La Polizia ha arrestato tre marocchini senza permesso di soggiorno di 21, 22 e 24 anni per violenza sessuale a danno di due giovani turiste ungheresi. I poliziotti sono intervenuti a Paternò perché al 112 una ragazza ha denunciato che la sorella, insieme a un’amica, era a bordo di un van con tre ragazzi stranieri, costrette a subire atti sessuali. Le due ragazze, dopo una giornata al mare, avrebbero accettato un passaggio da due giovani marocchini che si sono offerti di accompagnarle al loro b&b. Invece le hanno condotte fuori città e hanno iniziato a palpeggiarle in tutto il corpo. Poi i due africani si sarebbero fermati in un posto isolato dove è salito a bordo un loro amico connazionale che ha costretto le ragazze ad assumere cocaina. Poi durante il tragitto, nonostante i ripetuti rifiuti delle donne, i tre hanno continuato a palpeggiarle fino a quando una di loro, fingendo di telefonare alla madre per rassicurarla di essere in vacanza e che tutto fosse ok, ha telefonato alla sorella e l’ha allertata di essere in pericolo e di localizzarla con l’app del cellulare, riuscendo a fornire anche il numero di targa del furgone. La sorella ha telefonato alla Polizia indicando la posizione del furgone in movimento che è stato intercettato a Paternò, in una piazza, dove le volanti hanno trovato le due giovani ragazze in lacrime su una panchina e i tre vicino a loro nella zona del mezzo segnalato. Le due giovani sono state trasportate in ospedale. I tre sono stati arrestati per violenza sessuale di gruppo e trasferiti nel carcere di Piazza Lanza.

Angelo Ruoppolo (Teleacras)

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