“Le eccentricità di un usignolo” al Teatro Napoli Festival, con una Sarah Biacchi pura nel ruolo di una mancata normalità

L’eccentricità come un vezzo, un segno distintivo di una personalità complessa, percepita però come stranezza, diversità. Eppure Alma – la protagonista – non scivola mai via dalla sua natura, malgrado tutt’intorno ci sia un tessuto sociale che la vorrebbe “normale”, dentro un cliché che non contempla  certo l’eccentricità come una possibilità di essere unico, passionale, e a proprio agio dentro un qualche talento. Sarah Biacchi porta “Le eccentricità di un usignolo”, testo di Tennessee Williams (Estate e fumo) del 1962, per la prima volta in assoluto a Palazzo Reale per la…