Ancora in fermento le carceri italiane a seguito delle restrizioni ai colloqui con i familiari imposte dal decreto Conte dello scorso 8 marzo. Al momento, da Milano a Palermo si contano 10 reclusi morti per overdose di psicofarmaci o soffocamento da fumo sprigionato dagli incendi, e decine di detenuti evasi a Foggia, di cui 23 tuttora ricercati. Poi, durante la notte nel carcere Cavadonna a Siracusa i detenuti hanno incendiato le lenzuola e hanno danneggiato diversi arredi. A Palermo al carcere Pagliarelli protestano dal mattino di oggi circa 400 detenuti del reparto sud. Nel frattempo è rientrata la protesta dei detenuti nel carcere Ucciardone di Palermo. Ancora nel frattempo, in alcune carceri, secondo quanto riferisce il sindacato Sappe, i direttori hanno permesso i colloqui di persona tra detenuti e familiari, ma alla distanza di due metri.
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