In tantissimi all’iniziativa promossa a Portella della Ginestra dal parlamentare dell’Udc in tandem con il Sifus, sindacato per la stabilizzazione. Operatori forestali, precari, operatori socio sanitari, piccoli imprenditori, licenziati. La frazione a pochi passi da Piana degli Albanesi che fu teatro di sangue diventa un nuovo spaccato di protesta “non più contro i latifondisti come allora – afferma Figuccia – ma contro i poteri forti di oggi. Le nostre armi – dice – sono ghirlande di fiori, è la nostra onestà che oggi depositiamo ai piedi di quest’ altare laico che merita rispetto come meritano rispetto queste centinaia di lavoratori, vessati dalle nefandezze romane. E quest’oggi siamo qui ad opporci a questo modus operandi che vede Roma padrona soppiantare sistematicamente i nostri sacrosanti diritti. Oggi, peraltro, diciamo no alle sterili polemiche di chi tra chiacchiere e distintivi vuole privatizzare intellettualmente ed ideologicamente un sito che è emblema di ricerca di giustizia e di verità, un sito che è di tutti”.
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