La Procura di Trapani ha chiesto il rinvio a giudizio dell’ex vescovo di Trapani, Francesco Miccichè, imputato di peculato allorchè si sarebbe impossessato di fondi provenienti dall’8 per mille. Tale ipotesi di reato risale al 2007, e grava su due conti correnti su cui sarebbero confluite le risorse che il prelato avrebbe sottratto. Nel 2012 il vescovo Miccichè è stato rimosso da Papa Benedetto a seguito a una visita ispettiva eseguita dal “visitatore apostolico”, monsignor Domenico Mogavero, vescovo di Mazara del Vallo. Secondo la Procura, il sacerdote avrebbe provocato un danno all’erario appropriandosi di 544mila euro, sottratti dai conti “Interventi Caritativi” ed “Esigenze di culto pastorale” della Diocesi di Trapani. Il reato contestato è il peculato perchè il denaro sarebbe stato sottratto in violazione della legge 222 del 20 maggio 1985 e del regolamento che prevede l’impegno delle somme derivanti dall’8 x mille per “esigenze di culto della popolazione, sostentamento del clero, interventi caritativi a favore della collettività nazionale o di paesi del terzo mondo”.
Notizie correlate
-
Agrigento, avviata la bonifica nella località Drasy
Condividi Visualizzazioni 164 Nell’ottobre del 2021 l’associazione ambientalista MareAmico di Agrigento, coordinata da Claudio Lombardo, ha... -
Agrigento, San Leone, denunciato un lui violento contro lei
Condividi Visualizzazioni 182 Ad Agrigento a San Leone i poliziotti della Squadra Volanti hanno denunciato un... -
Revoca di contributo di 175 mila euro a ditta di Palma di Montechiaro. Il tribunale di Palermo condanna l’assessorato al Territorio e Ambiente
Condividi Visualizzazioni 270 Nel 2007 la Commissione Europea approvava il Programma Operativo del Fondo Europeo per...