Protezione della salute umana e dell’ambiente, nasce la “Carta di Agrigento” utile a concepire una nuova politica di sostenibilità, sviluppo, cultura e protezione. Non solo. Attraverso di essa si potranno dare nuovi input al comparto politico affinché con gli opportuni disegni di legge prendano forma le nuove concezioni legate all’agricoltura e alla sostenibilità ambientale.
A lanciare l’idea è stato l’Ordine dei dottori agronomi e dottori forestali di Agrigento, presieduto da Maria Giovanna Mangione: il primo passo volto alla creazione e sottoscrizione della “Carta di Agrigento” è stato compiuto ieri, nel corso del convegno Una nuova politica per la tutela dell’ambiente e la salute dell’uomo”, che ha richiamato diversi Ordini professionali coinvolti, ciascuno per differenza di ruoli, sulle tematiche ambientali da differenti punti di vista. Si pensi, ad esempio, all’Ordine dei medici o a quello dei Fisici e Chimici, chiamati a contrastare i danni che l’inquinamento ambientale produce sulla nostra salute.
“Una sala contaminata da diverse professionalità” come l’ha definita Sabrina Diamanti, presidente del Consiglio nazionale dei dottori agronomi e dottori forestali, utile a spiegare alla politica come l’ambiente influisce, sempre e comunque, sulla nostra salute.
“Una giornata particolarmente importante – commenta Maria Giovanna Mangione – Un convegno parecchio sentito proprio perché tratta un tema di straordinario e di interesse collettivo, durante il quale si sono susseguiti interventi di grande riflessione: reati ambientali, tumori legati a una cattiva alimentazione, economia circolare e tanto altro. Temi talmente importanti che abbiamo avvertito la necessità di redigere la Carta di Agrigento da sottoporre ai tavoli tecnici e politici come una ulteriore riflessione a quanto già in itinere e che segni, davvero, l’inizio di una nuova politica di sviluppo rurale e di un nuovo sistema di fare agricoltura, una nuova cultura per l’agricoltura sull’agro-sostenibilità ambientale. Carta Agrigento, dunque, servirà anche per nuovi disegni di legge, nuove concezioni per una politica di sostenibilità, sviluppo, cultura, protezione ambientale e, quindi, della salute umana. Il coinvolgimento del tessuto sociale del domani – conclude Maria Giovanna Mangione – quali le scuole, l’università, … ci sostengono e ci danno maggiore forza per andare avanti verso questa linea, condivisa da altri Ordini professionali e patrocinata anche dal nostro Consiglio nazionale”.
Sapori antichi riscoperti, colori della natura si ritrovano nella cucina semplice, fatta di bontà casarecce figlie di una agricoltura sana. Così gli studenti presenti al convegno hanno scoperto l’autentico sapore della pasta con i broccoli o con la salsa di pomodoro (quella fatta in casa, per intenderci), nel pane di grani antichi siciliani condito con l’olio bio, nella ricotta fresca, nella carne essiccata e perfino nei cannoli che, diciamocelo francamente, quando sono preparati con ricotta genuina hanno un altro sapore. Un pranzo, offerto dall’Ordine dei dottori agronomi e dottori forestali, preparato dagli studenti dell’istituto alberghiero di Bivona, con i prodotti offerti da Tenute Costa, Tenuta Cuffaro, Azienda Tenuta Costa di Palermo di Di Grigoli Nazareno, La Nina (azienda agricola Zimbardo), dalle Aziende agricole Gambino, Traina, Mangiapane, Geva e, ancora, Olio Principe, Magie House, Caseificio Puzzillo, Panificio San Pio.