Ieri l’autopsia sul corpo di Sara Campanella, oggi camera ardente e domani, lunedi, i funerali a Misilmeri

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Nel pomeriggio di ieri è stata effettuata l’autopsia sul povero corpo di Sara Campanella, barbaramente assassinata due giorni fa da Stefano Argentino, 28 anni, il quale almeno da due anni perseguitava la ragazza per chiedere un amore mai corrisposto.

Intanto si stanno setacciando minuto per minuto tutte le ore successive al delitto; sembra che l’assassino non sia passato dalla sua casa di Messina e, a questo punto, si cerca il complice che lo avrebbe trasportato in auto fino a Noto. Ci sono sospetti sul papà e sulla mamma. La casa di Messina, posta sotto sequestro, verrà controllata in ogni suo centimetro da parte dei Carabinieri del Ris. Non si conosce ancora quale arma abbia usato l’assassino per uccidere Sara. Un coltello, un taglierino o forse un bisturi prelevato dal Policlinico.

Di certo c’è che l’omicida è stato arrestato nel B&B di famiglia a Noto e sembra che al momento dell’arresto aveva addosso ancora gli indumenti che lo hanno accompagnato nel feroce gesto.

La salma di Sara è stata consegnata ai familiari nel tardo pomeriggio di ieri dove verrà trasferita a Portella a Mare, una frazione di Misilmeri. Per tutto il giorno di oggi, domenica, verrà allestita la camera ardente mentre i funerali, che saranno celebrati dall’Arcivescovo di Palermo Mons. Corrado Lorefice, si terranno domani, lunedi, a Misilmeri alle 10,30 nella chiesa di San Giovanni Battista.

Nello stesso giorno il sindaco di Misilmeri proclamerà il lutto cittadino.

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