Il giovane palermitano ha preso il bambino e gli ha praticato la manovra di Heimlich, quella che permette di liberare le vie aeree del piccolo, salvandolo. «E’ stato un intervento provvidenziale, quasi divino – raccontano i condomini – quel giovane si trovava dai genitori per alcuni giorni di vacanza in attesa di tornare a Regio Emilia per completare gli studi. Il bambino non respirava. Se si fosse chiamato il 118, probabilmente anche pochi minuti di attesa sarebbero potuti essere fatali. Quando abbiamo visto il bimbo tornare a respirare siamo stati davvero tutti felici. C’era il panico. Per fortuna Alessandro è riuscito a gestire la situazione con la freddezza necessaria. Per noi l’esame di laurea l’ha già superato».
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