Dopo il fallimento oramai evidente e sotto gli occhi di tutti, dopo che l’amministrazione in carica ha attivato la raccolta differenziata solo perché imposta dalla legge dimostrando di non sapere gestire il servizio trasformandolo in un serio problema che ha di fatto portato Agrigento in una situazione igienico sanitaria mai stata ad un livello più basso, coloro che amministreranno Agrigento dal 2020 al 2025, inizino a programmare un nuovo sistema di raccolta differenziata e della pulizia della città.
Oggi è evidente a tutti, la Necessita, della messa a sistema delle isole ecologiche, con modalità “open access”, cioè, fornite di videosorveglianza, raccoglitori a campane con l’apertura tramite scheda nominativa ed un sistema di incentivazione che dia la possibilità all’utente, di vedersi immediatamente scalato il plafon del debito della TARI totale, un sistema di raccolta differenziata che permetta che il rifiuto da “problema” sia trasformato in “fonte di guadagno”.
Per tutelare e preservare le risorse naturali a vantaggio nostro e delle future generazioni è necessario differenziare i rifiuti in base alla tipologia (per esempio carta, plastica, vetro umido etc.). Solo attraverso un corretto smaltimento sarà possibile il riciclo degli stessi. Ma non solo. Più è completa e selettiva la raccolta differenziata e più i rifiuti, invece di essere un problema da risolvere con costi elevati e rischi per la salute e l’ambiente, diventano una risorsa energetica e una fonte di guadagno in termini economici. Ed allora, bisogna incentivare l’utente, farlo con un sistema che dia allo stesso, l’immediatezza dello sgravio della tassa da pagare, con un sistema a regime che ogni qualvolta conferisci il rifiuto in discarica, ti detrae la percentuale di tassa da pagare.
Il 54% dei rifiuti urbani in Italia viene ancora smaltito in discarica, il comune, le amministrazioni pubbliche, incentivino la nascita di nuove aziende che riciclano nella Zona Industriale di Agrigento, non è più possibile sostenere un sistema sul quale anche la mala vita ha messo le mani.
In Germania, il business dei rifiuti movimenta circa 19 miliardi di euro e dà lavoro ad oltre 160mila persone. Grazie ai rifiuti Italiani che vengono inviati ogni giorno in Germania al costo di 200.000 euro quotidiani, i tedeschi producono il 10% del proprio fabbisogno di energia, risparmiando 3,7 miliardi di euro.
Ed allora, iniziamo a pensare in grande, iniziamo col programmare il nostro futuro e non a fare il compitino della inaugurazione di una aiuola o di una buca riparata…….o a buttare fumo negli occhi