Mafia tra Villaseta e Porto Empedocle, scarcerato Nicolò Vasile

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Annullata l’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di Nicolò Vasile, 43 anni, arrestato nell’ambito di una inchiesta che ha visto coinvolti i clan mafiosi di Villasete e Porto Empedocle.

A deciderlo è stato il tribunale della Libertà di Palermo che ha posto in libertà l’agrigentino accusato di estorsione e rapina con metodo mafioso ai danni di un distributore di Villaseta.

Secondo la Dda, insieme a Giuseppe Sottile e Gaetano Licata, avrebbe costretto il gestore di un distributore di carburante a licenziare un dipendente per sostituirlo con uno da loro indicato. Le pressioni avrebbero avuto il loro apice con una rapina di cui Vasile, invece, ha negato qualsiasi coinvolgimento. I giudici, adesso, gli hanno dato ragione e hanno revocato gli arresti domiciliari.

Secondo la Dda, insieme a Giuseppe Sottile e Gaetano Licata, avrebbe costretto il gestore di un distributore di carburante a licenziare un dipendente per sostituirlo con uno da loro indicato. Le pressioni avrebbero avuto il loro apice con una rapina di cui Vasile, invece, ha negato qualsiasi coinvolgimento. I giudici, adesso, gli hanno dato ragione e hanno revocato gli arresti domiciliari.

Per questo capo di accusa i giudici hanno già annullato l’ordinanza a carico di Sottile. Per Licata si pronunceranno nelle prossime ore. Ieri, invece, il riesame ha annullato sul piano indiziario due capi di imputazione di estorsione a carico di Guido Vasile, padre di Nicolò, che resta, tuttavia, in carcere per l’accusa di associazione mafiosa.


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