Lattuca sfiduciata, la nota del vice presidente del Consiglio comunale Pasquale Valenti

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“Esprimo tutta la mia solidarietà al Sindaco Lattuca, che, con l’approvazione della mozione da ieri sera, non potrà amministrare Realmonte, con gli altri organi elettivi tra cui lo scrivente come fatto per quasi cinque anni di cui i primi in pandemia. Da Vicepresidente, che si è impegnato, ogni giorno, per il bene della Città non posso che esprimere tutta la mia delusione e amarezza.
I Consiglieri che hanno votato la mozione sono quattro di minoranza e quattro di una maggioranza, mantenuta senza alcuna dichiarazione di dissenso nelle fasi precedenti, con la creazione di un gruppo misto e relativa ricomposizione delle commissioni, con il rischio di rendere nullo l’intero iter, per il quale io chiederò all”Assessorato un’adeguata verifica ispettiva .
Credo, che l’atteggiamento di questi ultimi consiglieri e dalla Presidente non siano stati ancorati al rispetto del regolamento per lo svolgimento del Consiglio Comunale e dello Statuto Comunale, quest’ultima non ha voluto neanche differire il Consiglio e discutere la relazione richiesta dall’assessorato per le Autonomie locali che ha ricevuto, per come dichiarato dalla stessa, ieri
Disattendi anche il suggerimento dalla Segreteria Generale di rinviare per qualche giorno e inserire la sua relazione per la discussione della pregiudiziale.
Inoltre, i consiglieri hanno dichiarato di non conoscerne il contenuto delle note trasmesse alla Presidente e poste alla base della nostra proposta di revoca e decadenza della stessa, ciò in ulteriore violazione di Legge.
L’atteggiamento certamente non democratico, né imparziale non ha consentito la trattazione della proposte che il sottoscritto vicepresidente ha letto non potendo fornire altra spiegazione senza la relazione richiesta dall’assessorato.
Ciò è grave, poiché è mancata trasparenza e dovute spiegazioni nella sede consiliare a ciò preposta e in un consesso pubblico e democratico, dove insieme si rappresenta l’intera comunità.

Ieri ha perso Realmonte, che verrà amministrata, per l’ordinaria amministrazione, da un commissario sino a nuove elezioni.
L’amarezza nasce inoltre dal trattamento riservato a chi ha lottato per il suo paese, raggiungendo traguardi storici, come l’acquisizione della Scala dei Turchi, l’istituzione della relativa Fondazione e l’avvio di una gestione sperimentale, oltre ai concorsi, i finanziamenti e tanto altro.
Lotteremo ancora per la nostra comunità e per il bene comune e chiederemo nelle competenti sedi chiarimenti per questi comportamenti.
Al gruppo di minoranza voglio dire che si può fare una politica costruttiva, senza rallentare l’amministrazione, d’altronde i vari gruppi consiliari, gli incontri e le varie concertazioni lo hanno dimostrano, sino all’approvazione delle proposte del Sindaco all’unanimità il giorno prima della presentazione della mozione”.

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