E’ iniziato lo svuotamento della discarica di Bellolampo, in provincia di Palermo, da tonnellate di rifiuti accumulate nei piazzali antistanti, che tanta apprensione e proteste hanno provocato tra gli abitanti del circondario. Nel frattempo, la Procura della Repubblica di Palermo ha avviato un’inchiesta per inquinamento ambientale. Secondo quanto pubblica l’agenzia Ansa, sarebbero indagati l’ex direttore generale del dipartimento rifiuti dell’assessorato regionale all’Energia, Maurizio Pirillo, e poi Marianna Grillo, direttore generale per i rifiuti e l’inquinamento del ministero dell’Ambiente perchè l’impianto di bio – trattamento sarebbe inadeguato. L’indagine riguarda anche i ritardi nella costruzione della settima vasca ma, in tale caso, non vi sarebbero indagati al momento. Nel fascicolo vi sono atti, fotografie e relazioni ambientali, come una dell’Arpa, secondo cui la discarica di Bellolampo costituisce “imminente minaccia di danno ambientale”. Da diversi anni ormai la discarica è al centro dell’attenzione dei politici e della magistratura, con sequestri e dissequestri, per la situazione di emergenza dovuta al riempimento delle vasche, ai danni ai macchinari, e agli incendi che divampano improvvisi.
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Il direttore del Ministero in questione, citato nell’articolo, si chiama MARIANO e non Marianna. Il suo nome è per altro legato alla sua ben nota circolare n. 5982 del 22.04.2016 relativamente al ricorso allo strumento delle ordinanze (ex art.191 D. Lgs n. 152/2006 o codice dell’ambiente) sulla dichiarazione delle emergenze rifiuti molto interessante.