La Procura della Corte dei Conti ha avanzato richiesta di danni all’ex assistente parlamentare Antonello Nicosia, 53enne di Agrigento, che sta scontando una condanna a 13 anni di reclusione per associazione mafiosa e falso, nell’ambito dell’inchiesta cosiddetta “Passepartout”, che ha svelato un intreccio fra la famiglia mafiosa di Sciacca, e parte della politica. All’ex esponente dei Radicali i magistrati contabili chiedono 50mila euro per la “lesione all’immagine arrecata alla pubblica amministrazione”.
Nicosia, per la Procura della Corte dei Conti, sarebbe riuscito “a schermare l’appartenenza mafiosa e a conseguire il diritto di eseguire visite ispettive presso tutte le carceri italiane. Gli accessi in carcere apparivano motivati da ragioni umanitarie e di tutela delle condizioni dei carcerati; il processo penale, tuttavia, ha avuto modo di provare che, in realtà, erano finalizzati anche a monitorare il pericolo che gli associati collaborassero con la giustizia”.