L’ex capo dell’ufficio amministrativo della Questura di Agrigento, Giovanni Giudice, già capo della Squadra Mobile di Caltanissetta, è indagato di corruzione, rivelazione di segreto d’ufficio e accesso abusivo al sistema informatico nell’ambito della maxi inchiesta antimafia cosiddetta “Camaleonte”, sfociata nell’arresto di diversi presunti affiliati alle famiglie mafiose di Gela. Giudice avrebbe fornito a richiesta delle informazioni su indagini in corso, ricevendo in cambio vantaggi economici come una carta di credito intestata alla famiglia Luca, contigua al clan Rinzivillo, e la possibilità di acquistare automobili a prezzi estremamente bassi.
Notizie correlate
-
Un docente universitario di Casteltermini non restituirà 29.000 euro alla Regione Siciliana
Condividi Visualizzazioni 184 Il professore architetto G.P., già professore ordinario presso le facoltà di Ingegneria e... -
Raffadali, vietato l’utilizzo dell’acqua a fini alimentari e igiene personale
Condividi Visualizzazioni 220 Il sindaco di Raffadali, Silvio Cuffaro, ha emesso un’ordinanza tramite cui è stato... -
Il direttivo regionale del Sindacato Generale Scuola: “Cordoglio per la drammatica morte di un servitore dello Stato”
Condividi Visualizzazioni 243 Aldo Mucci del direttivo nazionale SGS scuola scrive al Comandante Generale Salvatore Luongo...