Una telefonata potrebbe dare un senso alla misteriosa sparizione di Gessica Lattuca, la ventisettenne favarese mamma di quattro bambini, di cui si è persa ogni traccia dal 12 Agosto del 2018.
Domani mattina i carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale di Agrigento e della Tenenza di Favara, sentiranno nuovamente alcune persone che, in qualche modo, rientravano nella cerchia dei contatti della ragazza scomparsa.
Nella caserma di Villaseta, verranno risentiti nuovamente dagli investigatori Giuseppina Caramanno ed Enzo Lattuca, rispettivamente madre e fratello di Gessica insieme ad altri familiari che comprendono pure i coniugi Restivo e Stagno.
Verrà, inoltre, attenzionato un particolare che risalirebbe a pochi minuti prima della scomparsa di Gessica ovvero una telefonata registrata sul cellulare e sui tabulati telefonici dell’utenza della Signora Stagno alle ore 20:50 del 12 Agosto stesso, avente una conversazione della durata di qualche minuto verso il numero di Gessica.
In un primo momento la spiegazione della donna ai carabinieri fu quella di aver effettuato questa chiamata solo perché Gessica non riusciva a trovare il suo telefono e che fece solo un paio di squilli senza nemmeno avere risposta
Questi elementi potrebbero spostare la linea temporale da cui sono partite le prime indagini e probabilmente iscrivere altre persone nel registro degli indagati.
Altre importanti indagini potrebbero arrivare dalla, cosiddetta, pista belga. Infatti in questi giorni in Belgio, a Liegi, si sta effettuando una ricostruzione internazionale a cui sta partecipando anche il procuratore Salvatore Vella.
Le indagini, delegate alla squadra mobile della Questura di Agrigento svolte in collaborazione con lo “Scip”, il servizio di cooperazione internazionale di polizia della Criminalpol, serviranno a delineare meglio le dinamiche che hanno portato alla sanguinosa faida di malavita belga- favarese, legata a quanto pare al traffico di stupefacenti tra il Belgio e le piazze di spaccio di Favara.
Inoltre sarà anche verificata l’attendibilità delle deposizioni effettuate dalla supertestimone che si ritiene sicura di sapere della presenza del cadavere di Gessica dentro uno dei loculi presenti nel cimitero di Favara.