Tre persone di Favara sono state iscritte nel registro degli indagati con l’ipotesi di reato di omicidio nell’ambito dell’inchiesta, riaperta recentemente dalla Dda di Palermo, sul delitto del piccolo Stefano Pompeo assassinato nel tratto di strada che da Favara conduce al Villaggio Mosè, il 22 aprile di 20 anni fa.
La svolta investigative è stata impressa dale dichiarazioni del pentito Maurizio Di Gati che già qualche anno fa aveva indicato agli inquirenti nomi dei presunti autori e movente.
Lo scrive La Sicilia nell’edizione di oggi spiegando che gli indagati sono le stesse persone indicate da Di Gati ossia Vincenzo Quaranta e I fratelli Pasquale e Gaspare Alba.
L’inchiesta è stata riavviata di recente dopo l’uscita di un docu-film di Gero Tedesco sulla morte del piccolo favarese e di un’inchiesta giornalistica del quotidiano catananese.
A firmare i provvedimenti è stato il pubblico ministero della Direzione distrettuale antimafia di Palermo, Alessia Sinatra che ha affidato l’indagine alla Squadra mobile di Agrigento guidata da Giovanni Minardi.
Con l’avviso di garanzia il pm ha anche disposto gli interrogatori delle persone indagate che dovrebbero tenersi nei prossimi giorni anche se uno dei tre ha già comunicato che non si sottoporrà all’esame.