Di Mauro, urbi et orbi

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Bacchettatore, fustigatore, più che politico è sembrato un sindacalista. Ha dato anche le pagelle e per le prossime amministrative ha consigliato di votare il suo pupillo, il dott. Franco Miccichè.

Non ha nemmeno lesinato di chiedere qualche voto (perché dopo le ultime esperienze di questo si tratta) ad un ex sindaco di Agrigento, il pluripregiudicato Calogero Sodano, definendolo “l’ultimo sindaco più importante che ha avuto la città dei Templi”.

E’ iniziata così la campagna elettorale dell’on. Roberto Di Mauro che ieri ha rilasciato una intervista al collega Arturo Cantella. Fermo e a tratti anche Churchilliano quando, ad un certo punto, in modo non molto subliminale, sostanzialmente ha dichiarato: “Qui comando io. Noi siamo pronti a condurre una campagna elettorale seguendo programmi e iniziative, ma se qualcuno pensa di fare della campagna elettorale una questione personale, sappia che noi siamo pronti per la guerra…”

I presupposti, per una guerra, ci sono tutti, anche se speriamo vivamente che tale circostanza possa essere solo una previsione. La campagna elettorale per le prossime amministrative è iniziata troppo in fretta e in modo non leggero.

Certo, prima di Sodano ad amministrare Agrigento c’era stato proprio Roberto Di Mauro; dunque l’attuale vice presidente dell’Ars appartiene alla categoria dei bravi sindaci; dopo Sodano (per Di Mauro) il fallimento totale.

Seppur stuzzicati dall’onorevole Roberto, facciamo finta di aver sentito male e ci limitiamo a dire soltanto che sia lui che Sodano si sono contraddistinti per vicende giudiziarie che non certo hanno fatto sorridere e rianimare la città di Agrigento.

Osannare un ex sindaco che è stato condannato definitivamente per fatti commessi proprio durante il suo mandato di primo cittadino non sembra essere un buon esempio, soprattutto per i più giovani.

Ed ancora. I ventenni di oggi non possono ricordare che una mattina la città di Agrigento è stata colpita e affondata da un vero e proprio terremoto politico. Una intera Giunta era stata arrestata.

Fatti, questi, avvenuti nel corso delle “amministrazioni brillanti” che, secondo Di Mauro, si sono fermate a Calogero Sodano e delle quali lo stesso Di Mauro ne ha fatto parte. Non solo; ma Di Mauro, nel frattempo è stato (ed è) per oltre venti anni una presenza di spicco nella Regione Siciliana; non si è limitato ad essere soltanto onorevole ma è stato più volte anche assessore. Non si ricordano atti eclatanti che siano stati effettuati a favore della Citta dei Templi.

Così come non sarebbe male sapere se quelle brillanti amministrazioni abbiano causato strascichi economici che possibilmente ancora imperano come gufi nelle già dissanguate casse comunali. I tempi erano sicuramente diversi e, all’epoca, amministrare era molto più facile. Non esisteva il patto di stabilità e non esisteva la razionalizzazione delle spese. Roma e Palermo inviavano fiumi di soldi e i finanziamenti oggi hanno subito una riduzione del tra il 65 e il 70%.

Non è un caso se, ancora oggi, o forse fino a pochissimo tempo addietro, l’architetto Ottavio Sodano, grande amico (non possiamo dire parente perché il figlio onorevole pentastellato ci ha smentiti…) e uomo di punta per tanti anni dell’amministrazione Calogero Sodano ancora oggi si presenta al primo piano del Comune, ufficio Ragioneria, per un “residuo” economico riguardante la realizzazione del progetto del Collegio dei Filippini.

E’ bello parlare e bacchettare, ma sarebbe altrettanto bello parlare con cognizione di causa e magari portare alla luce numeri e fatti che, probabilmente, ancora oggi e a distanza di decenni, fanno tremare le casse comunali agrigentine.

In attesa della conferenza stampa del candidato pupillo Francesco Miccichè, porgiamo distinti saluti.

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6 Thoughts to “Di Mauro, urbi et orbi”

  1. Giuggiù

    DI MAURO AFFERMA CHE MARCO ZAMBUTO NON VA BENE PERCHÉ LA CITTÀ HA BISOGNO DI UN VOLTO NUOVO. A questo punto mi chiedo ma anche la Sicilia ha bisogno di volti nuovi, e il Suo che è da vent’anni che fa il deputato? Gente aprite gli occhi, e non facciamo passare le cose sopra la testa

    1. Mauro

      Vogliamo candidato l’ex presidente del consiglio comunale Aurelio Trupia

  2. Tonino

    Caro Lelio hai solo dimenticato una cosa.
    L’on di Mauro dichiara pure che ci vuole il nuovo ma si dimentica che il dott micciche ha fatto parte nella giunta Firetto.

  3. Francesca

    E siamo solo a settembre! Ho letto solo ora il filo di nota ed oggi ho sentito l’intervista. Per ora dei papabili e’ l’ unico giovane, amante della citta’, onesto che si e’ dimesso x un indagine dove poi e’ stato assolto. Su Di Mauro non commento, il filo e’ chiaro e’ vero, mi dispiace x il dr. Micciche’ persona onesta, che si presta e si fa appoggiare da chi in 20 anni non ha fatto nulla x la nostra citta’. Dell’attuale sindaco meglio non commentare ne’ la super indennita’, ne i protagonismi civici. Direi all’onorevole di godersi la sua legislatura, ringraziando chi lo ha votato nonostante i trascorsi e di lasciare in pace la citta’. Poi chiedo ai miei concittadini di iniziare a pensare a quello che chiede la citta’, di non guardare le proprie esigenze personali e di votare con coscienza, mandando in pensione chi sinora ha fatto solo il suo tempo

  4. CONCORDO PIENAMENTE CON FRANCESCA

  5. Iachino

    Complimenti al Direttore che ha fatto questo articolo, i bellu ancora a veniri è!

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