Era dato per vincitore certo. Stefano Castellino era pronto a stracciare tutto e tutti. Del resto i numeri erano dalla sua parte.
Poi le alchimie, spunnapedi, tragedie e inciuci pericolosi. Gallo, Di Mauro, Catanzaro e Italia Viva non vogliono dare vita facile ai Cuffaro, Pace e Arnone, un pluripregiudicato agrigentino che sottobanco ha voluto dare una mano al gruppo DC con quello che è rimasto a propria disposizione quando si parla di numeri elettorali. Le dita di due mani bastano e soverchiano.
Ha vinto Giuseppe Pendolino, nuovo presidente della Provincia, a man bassa. I numeri affossano il sindaco di Palma di Montechiaro Stefano Castellino.
E dire che lo stesso pluripregiudicato aveva bacchettato fortemente l’on. Catanzaro quando si seppe che per queste elezioni similserie il capogruppo all’Ars del PD appoggiava la coppia Gallo-Di Mauro. In un video memorabile dedicato proprio all’onorevole agrigentino, l’ex avvocato gliene disse di tutti i colori.
Tutto questo all’affaccio. E sottobanco?
Una stranissima difesa del pluripregiudicato Arnone nei confronti dei Cuffaro fece storcere il naso a non pochi, noi compresi. I Cuffaro, ovviamente, non hanno bisogno delle sue difese. Quando hanno indovinato, hanno vinto e basta, e quando hanno sbagliato, con massima umiltà e senso del dovere, hanno pagato. Totò, forse, ha pagato per tutti. Ed per questo che chi scrive continua a non cambiare l’immensa stima che ha sempre nutrito e nutre nei confronti dei (prima famiglia e poi politica) Cuffaro, sin da quando l’ex governatore attraversò il momento più buio della sua vita. Mollato da tantissimi, oggi gli stessi che lo avevano mollato son tornati a leccare visti i prestigiosi risultati che ha ottenuto Totò nelle ultime tornate elettorali.
Lo stesso pluripregiudicato non lesinò di attaccare l’ex presidente della Regione ad ogni piè sospinto. Ecco perchè ci siamo straniti quando, da un periodo a questa parte, l’ex avvocato difende a spada tratta i politici Cuffaro, soprattutto se questi sono stati attaccati da soggetti appartenenti ad altri colori politici.
Insomma (ecco cosa volevamo dire nel nostro video precedente) il pluripregiudicato è stato uno di quelli, cioè di quei lecchini politici che se il cavallo viene abbattuto lo lasciano morire; se al contrario il cavallo corre loro cercano di salirci con ogni mezzo e ogni modo.
Fermo restando che occorre dare onore al merito agli onorevoli Di Mauro e Gallo i quali, ancora una volta, hanno dimostrato di essere vincenti grazie ai loro numeri che continuano a “procurare” vittorie inizialmente non sperate ma che poi, alla fine, sono state confermate.
Le disperate sconfitte le hanno saputo trasformarle in brillantissime vittorie.
N.B. La nostra speranza è che qualcuno non dedichi uno dei suoi soliti video a questo articolo, per smentite e cazzate varie.
Lo diciamo per il suo bene… (Ci guardiamo bene dal minacciare chicchessia, il bene è soltanto di squisito valore politico).