“…DESOLATO SPETTACOLO DEI PROVOCATORI DI PROFESSIONE…” (E la direttrice continua a pettinare le bambole…)

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E già, la storia si ripete. Ma la cosa ancora più grave è che purtroppo non sarà l’ultima volta.

Un mese fa avevamo segnalato all’opinione pubblica e all’Ordine dei Giornalisti di Sicilia, la squallida situazione che si è venuta a creare ad Agrigento dal punto di vista mediatico e comunicativo. Una situazione allarmante che certamente non rende onore al nostro superiore Ordine che di blog da cortile veri e propri ne fa veramente volentieri a meno.

Dicevamo che un mese fa avevamo segnalato la questione assai allarmante; di fatto veniva precisato che chi da anni urlava e blaterava strali dalle proprie pagine di facebook, un bel giorno ha deciso di trasformare quel latrinaio in un vero e proprio giornale; almeno si sono convinti in questo modo grazie all’avallo (almeno si sono convinti così) del Tribunale di Agrigento che lo ha regolarmente iscritto nel registro delle testate (purtroppo giornalistiche…) ed è stato nominato un direttore responsabile. Poi scappato. Nominato un altro: poi scappato. Adesso ha un nuovo direttore, Marianna La Barbera. Ancora non è scappata. Insomma in pochissimi mesi di vita, forse quanto le dita di una mano, la “testata giornalistica” ha cambiato ben tre direttori. Un vero e proprio record!

La cosa più significativa è che lo stesso urlatore di blog nonchè noto detrattore agrigentino, una mattina, dopo essersi svegliato, ha preso il caffè ed è andato in bagno; dinnanzi allo specchio si è detto: “Tu da oggi sarai l’editore di questo giornale…” E così è stato! Come dire che ad un ripetente per la terza volta dell’esame di secondaria di primo grado (scuola media) lo proclamano presidente dell’Accademia della crusca.

Nel mese scorso, quel “giornale” informava i propri lettori di storie di amanti, tradimenti e porcherie del genere nate all’interno del Civico consesso agrigentino. Insomma, cose sconce che lasciavano allibiti chi aveva avuto la sfortuna di avere letto quelle righe. Noi ci rivolgemmo alla neo direttrice Marianna La Barbera, invitandola a pettinare meno bambole e controllare di più i lavoro dei suoi “giornalisti”.

Purtroppo non è stato così. Oggi a segnalare un’altrettanta situazione di pessimo esempio di giornalismo è il Centro Culturale Pier Paolo Pasolini che definisce quel sito “Desolato spettacolo dei provocatori di professione…”.

Di fatto il Centro Pasolini viene accusato, in un articolo, di volgarissime insinuazioni che vanno a toccare anche la “dubbia” moralità. Il tutto perchè lo scrivente di quell’articolo qualsiasi cosa accada nella nostra città è frutto di tangenti, di “sistema”, di mafia, di ladri e delinquenti. Lo ribadiamo: qualsiasi cosa accada. “Tutta colpa del Paradiso”, recitava un vecchio film di Francesco Nuti. In questo caso tutta la colpa è di un…assessorato.

Ovviamente il Centro Pasolini, che di moralità e rettitudine ne ha da vendere, non ci sta e scrive nella propria pagina di facebook il proprio disappunto su quanto pubblicato da quel “giornale”. Gli scriventi si rivolgono direttamente alla direttrice del “giornale” invitandola a valutare le violazioni deontologiche che emergono nel corso di quell’articolo pubblicato. Nè più, nè meno, ciò che avevamo segnalato noi il mese scorso. Sembrerebbe, ahimè, che Marianna La Barbera continui imperterrita a pettinare le bambole invece di controllare (è il primo dovere di un direttore) l’operato dei suoi “giornalisti”.

Esprimendo la nostra totale solidarietà al Centro Pasolini, del quale nutriamo ampissimo rispetto, non possiamo non soffermarci sul fatto che a perdere in queste circostanze è ancora una volta il nostro superiore Ordine dei Giornalisti che, di certo, non necessita ma soprattutto non merita una roba del genere.

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