Il caso Cmc e lo stop ai cantieri stradali. Savarino: “Pronti a rescindere il contratto”. Faraone: “Domani sit – in tra Vicari e Mezzojuso”. Firetto: “Sabato i sindaci al Comune”.
La Cmc di Ravenna è in concordato preventivo con continuità aziendale, e l’Anas è a lavoro affinchè, per tamponare l’emergenza stop ai cantieri, siano imprese controllate e sub-appaltatrici della Cmc a subentrare negli appalti per i quali al momento i remi sono stati tirati in barca. Nel frattempo intorno a ciò ruotano in Sicilia le polemiche e i tentativi di rimedio. All’Assemblea Regionale la presidente della Commissione Territorio e Ambiente, Giusi Savarino, ha convocato i sindaci dei Comuni vittime del blocco dei lavori sulle Agrigento – Palermo e Agrigento – Caltanissetta, i vertici dell’Anas, l’Amministrazione regionale, gli imprenditori e il comitato delle 70 imprese creditrici della Cmc. A conclusione della riunione la stessa Savarino riferisce: “Abbiamo ascoltato la voce dei sindaci, di centinaia di operai senza lavoro, e delle imprese creditrici, che paventano il rischio di un crollo economico delle imprese sane coinvolte nei lavori, oggi in grande sofferenza a causa dei mancati pagamenti della Cmc. L’Anas si è ufficialmente impegnata a diffidare la Cmc, a sbloccare le somme accantonate a favore delle imprese siciliane per le spettanze dovute, e ha inoltre imposto tempi certi per consentire di sbloccare i lavori o attraverso il subentro di altre società nell’appalto, o eventualmente in danno alla stessa contraente generale Cmc”. E poi la presidente Giusi Savarino lancia il monito: “Qualora la Cmc non collabori nel garantire la prosecuzione dei lavori, abbiamo chiesto di rescindere il contratto. Abbiamo avuto fin troppa pazienza nei confronti di questa società. Ereditiamo una situazione tragica e si è già perso fin troppo tempo. Adesso il vento è cambiato e noi non siamo più disposti a subire i ritardi e le inadempienze della Cmc. Non possiamo permettere che la crisi economica di questa società sia pagata dai siciliani, che invece hanno sempre onorato gli impegni. I siciliani hanno già pagato fin troppo per una viabilità che non è nemmeno lontanamente prossima a quella delle regioni del Nord Italia! Seguo con apprensione l’andamento dei lavori e ci incontreremo quando i termini della diffida saranno scaduti”. Ed ancora nel frattempo, domani mattina, sabato 19 gennaio, il segretario regionale del Partito Democratico, Davide Faraone, ha organizzato un sit-in lungo il tratto palermitano della Palermo – Agrigento, ovvero la statale 121, tra Vicari e Mezzojuso, dalle ore 10 in poi. E lo stesso Faraone commenta: “Il cantiere sulla strada statale 121 Palermo-Agrigento è il simbolo di un governo a trazione nordista che volta le spalle alla Sicilia. Nel 2016 il governo Renzi firmò il Patto per la Sicilia, destinando 2 miliardi e 300 milioni per opere infrastrutturali immediatamente cantierabili. Dopo più di 2 anni sono stati spesi solo 250 milioni, un decimo delle risorse. E’ uno scandalo per una Regione con un deficit infrastrutturale grave che frena l’economia, lo sviluppo e l’occupazione. Ancora più scandaloso è il blocco dei cantieri sparsi in Sicilia e l’inerzia del governo rispetto alla condizione delle strade provinciali, così come denunciato da 70 amministratori. Da 7 mesi il governo Lega – Movimento 5 Stelle litiga sulla Tav, sta bloccando centinaia di miliardi di opere e, ancor più grave, ha cancellato dall’agenda di governo il Sud e la Sicilia. Noi diciamo sì alla Tav, ma quando in Sicilia? Quando potremo contare su un sistema infrastrutturale moderno, con strade provinciali adeguate, linee ferroviarie sicure e veloci?” Ancora nel frattempo, ed ancora domani mattina sabato, ad Agrigento, al Comune, alle ore 10:30, il sindaco Calogero Firetto ha radunato i sindaci animati dalla volontà di opporre un fronte comune contro il grave stato di arretramento delle infrastrutture stradali. Interverranno i sindaci di Aragona Giuseppe Pendolino, di Cammarata Vincenzo Giambrone, di Canicattì Ettore Di Ventura, di Comitini Nino Contino, di Favara Anna Alba, di Grotte Alfonso Provvidenza, di Porto Empedocle Ida Carmina, di Racalmuto Emilio Messana, di San Giovanni Gemini Carmelo Panepinto, ed ancora, i sindaci di Campofranco, Lercara Friddi, Mussomeli, San Cataldo e di Caltanissetta.
Angelo Ruoppolo (Teleacras)