Ormai è diventato un vero e proprio fenomeno. Il problema rimane soltanto in quale classe dei fenomeni mondiali occorre inserirlo. Ma un fenomeno è!
Da quando non ha ricevuto l’assessorato da parte della coppia Di Mauro – Miccichè, 5 anni fa, il Di Rosa Giuseppe, iscritto al Codacons nella categoria “legalità”, non ha fatto altro che insultare, vituperare, offendere, denigrare e azzannare i due soggetti in questione.
Delinquenti, ladri, farabutti, più o meno mafiosi, colletti bianchi, pezzi di merda, sputazzati via video (la classe non è acqua…). Insomma quanto di più schifoso è stato rivolto ai due soggetti di cui sopra.
Quando la settimana scorsa è scoppiato il caos giudiziario, Codacons-legalità ha fatto bingo. Perchè? Ecco detto: ad essere indagato c’è il segretario particolare dell’on. Di Mauro. Apriti cielo.
Ha fatto una serie impressionante di video attraverso i quali ha recitato come un rosario il fatto che lui è da 5 anni che sbraita contro il malaffare di Di Mauro e di quanto gli ruota attorno. “La prova provata che avevo ragione – ha sostanzialmente detto Codacons-legalità – sta nel fatto che il segretario particolare di Di Mauro è sotto inchiesta. Quindi esiste il cerchio magico, esistono i colletti bianchi, esiste una fare mafioso e così via dicendo”.
Ha persino ringraziato il Procuratore di Agrigento, accusato dal suo insediamento di fare poco o nulla, oggi, dopo avere condotto questa indagine, è divenuto un vero e proprio eroe (lo ha detto lui dopo l’inchiesta…).
Insomma, Di Rosa aveva ragione (a sua detta, ovviamente). Per non parlare di quando è stato svelato il nome del mitico Mister X. L’onorevole e il suo segretario sono stati azzannati ancora più forte di come avrebbe fatto un pitbul. Non vogliamo ripetere gli epiteti che abbiamo scritto appena sopra.
Il fatto. Ieri un suo vecchio ed ex amico, tale La Vardera, ha fatto un video dove sostanzialmente prendeva di mira i soliti due, ma stavolta in particolare, più che l’onorevole il suo segretario. incredibile ma vero!
Ma tant’è. Solite accuse, soliti insulti e quella faccia tosta per non essersi dimesso da capo della segreteria dell’assessore che ha preso il posto di Di Mauro (cosa falsa perchè si è dimesso). Finisce li.
Oggi, il Codacons-legalità di un blog scrive un editoriale. A leggerlo vengono i brividi. Chi lo ha letto ha dovuto rileggerlo altre tre volte perchè i contenuti sembravano essere scritti più dal figlio del segretario particolare che da chi lo ha accusato (fino a ieri) con modi violentissimi e volgari.
Insomma, dopo averlo vituperato, il Di Rosa “giornalista” da giustiziere della notte (altro che Charles Bronson…) diventa il capo dei Vigili del Fuoco di tutto il territorio nazionale. Insomma, un pompiere di tutto punto, pronto ad azzannare il suo ex amico La Vardera che aveva “osato” scagliarsi contro il segretario dell’onorevole!!! Ma come, Codacons è stato 5 anni ad insultare l’onorevole, in questa ultima settimana ha preso di mira il suo segretario e adesso attacca La Vardera perchè a sua volta ha attaccato il segretario?
Ma fino a ieri l’altro non era il principale artefice di una associazione a delinquere (da dimostrare, ovviamente) che ha gestito appalti, tangenti e schifezze del genere? Cosa scrive nel suo editoriale Codacons?
Cominciamo dal titolo, tenetevi forte per favore: “Caso segretario di Di Mauro, nessuna misura in atto, La Vardera sbaglia bersaglio…“
Lo so, siete increduli, ma per dare forze a ciò che scriviamo vi riportiamo qualche passo dell'”articolo”:
1 ) “Il segretario di Di Mauro, coinvolto come indagato nell’inchiesta sugli appalti truccati nella provincia di Agrigento, non è stato arrestato, non è stato interdetto, non è sospeso dal servizio. Eppure, il deputato regionale Ismaele La Vardera ha chiesto pubblicamente la sua sospensione, dimenticando – forse con troppa fretta – i limiti imposti dalla legge”.
2 ) È bene ribadirlo con chiarezza: Campagna è solo indagato, non è destinatario di alcuna misura limitativa della libertà personale o lavorativa. Nessun arresto, nessuna sospensione imposta, nessuna interdizione. Le indagini in corso, come quelle su tanti altri soggetti, sono ancora nella fase iniziale. E la Costituzione parla chiaro: la colpevolezza si accerta in tribunale, non sui social.
Ma buttana da miseria, ma tu fino ad oggi cosa hai fatto grazie ai social???? Calma, calma c’è ancora di più!!!!
3 ) La normativa regionale prevede che, solo in casi gravi e se ritenuto opportuno, un dipendente possa essere sospeso cautelativamente dal servizio con proposta del dirigente della Funzione Pubblica e decreto del Presidente della Regione. Ma nel caso di Campagna, nessuno ha attivato questa procedura!
4 ) Quella di La Vardera sembra più un’uscita propagandistica che una reale proposta politica. Una dichiarazione pensata per attirare attenzione, ma priva di seguito concreto. Un modo per cavalcare l’onda giudiziaria senza prendersi la responsabilità di proporre formalmente ciò che ora invoca a gran voce!
5 ) Chi difende davvero la legalità sa bene che la giustizia si esercita con prudenza, non con condanne anticipate. Fino a quando non vi sarà una misura restrittiva o un atto ufficiale che accerti la responsabilità di Campagna, la sua posizione è regolare sotto ogni profilo.
(U capistivu o No? Cioè, lui che li aveva condannati da 5 anni, accusando il Procuratore di fare poco o nulla), con insulti della peggiore specie (fino a ieri) e oggi scrivi queste cose???
6 ) Conclude così: il segretario di Di Mauro è indagato, ma non è colpevole. È in servizio perché la legge glielo consente. Se davvero La Vardera vuole una sospensione, proponga un atto. Altrimenti, è solo rumore.
Qui finisce questa storia che adesso dovrà essere interpetrata dai lettori. Fermo restando che se in questo momento vi sentite nell’Iperuranio è solo una impressione. Siamo a Giurgenti, tra via Manzoni a Valle e il Comune.
Che poi non abbiamo ben compreso una cosa assolutamente interessante: per quale motivo questo discorso vale solo per il segretario di Di Mauro e non per tutti gli altri?
Come cazzo facciamo a farcelo spiegare?
Amen.