Battagliera, come tuo papà Leonardo, che adesso hai incontrato. Siamo certi che non lo hai trovato tranquillo e sereno, come del resto eri tu prima di entrare in quel sonno maledetto che ti ha portato alla fine di una esistenza che grida tanta rabbia e che certamente necessita monumentali chiarimenti.
Lo sappiamo bene, Lory, che dopo tante, tantissime ore passate in un angolo del pronto soccorso dell’ospedale San Giovanni di Dio, sei scappata via esausta e soprattutto con le idee non proprio chiare. La tua febbre non diminuiva, anzi aumentava in modo esponenziale e tu, per prima, non sei riuscita a fartene una ragione.
Sei ritornata al nosocomio di Agrigento solo per mettere la parola fine ai tuoi giorni, nulla più.
Morire di malaria nel 2020, dopo un viaggio in Africa, in Nigeria. Quella febbre non ti ha convinto, proprio perchè tornavi dall’Africa. Non a caso ai medici del pronto soccorso lo hai ripetuto tante, tantissime volte.
Dobbiamo ancora onorarti per l’ultimo saluto, con la piena consapevolezza che hai lasciato questo mondo con tanta rabbia per una morte tanto assurda.
Faremo di tutto per dare pace e serenità al tuo cuore che stanotte ha cessato di battere.
voglio i nomi del personale in servizio quel giorno in ospedale. da chi era al triage a chi era al pronto soccorso. da chi gli ha dato la mascherina a chi le ha permesso di andarsene, esausta e schifata. L’avranno tutti sulla coscienza ma io voglio i nomi! un ospedale che permette ad una donna di 44 anni di morire di malaria nel 2020 non ha ragione di restare aperto. chiudete il pronto soccorso…vergogna assoluta…vergognatevi tutti dai vertici e dai dirigenti medici strapagati all’ultimo portantino imboscato grazie alla politica compiacente. vergognatevi tutti
È scandaloso morire in questo modo, mi auguro che il ministero della salute apra una inchiesta e invii i suoi ispettori. Per fare luce su questa triste vicenda affinché tragedie come questa non abbiano a ripetersi.
Vergogna sì
Una vita, una storia, un futuro trattato con leggerezza, superficialità.
Rabbia e riflessione.
In mano a chi siamo?
quello che mi fa impazzire è che la famiglia dovrà lottare a lungo per ottenere giustizia. mentre chi ha causato questa morte assurda continuerà a stare dove sta, profumatamente pagato, pronto a mietere altre vittime con la propria incapacità professionale. l’ospedale di agrigento è un delirio, si salvano pochi medici e pochissimi dirigenti. tutto il resto è impegnato alla corsa allo stipendio migliore, a buste paghe da 100 mila euro l’anno per andare in giro per congressi senza portare nulla come contropartita. quelli dell’Asp al Viale della vittoria stanno comodamente seduti senza sapere cosa accade in ospedale. ma che gli importa? quando loro hanno bisogno si chiamano tra loro e una soluzione la trovano. quasi sempre fuori da Agrigento. schifo!
Una vergogna che dovrebbe far riflettere quei medici che, quella sera, hanno tenuto la povera Loredana in astanteria per un numero di ore indescrivibili. Forse hanno sbagliato lavoro? È questa la domanda che dovrebbero farsi.
Le dimissioni ci vogliono!Dimettetevi e lasciateci in mani migliori perché oggi come oggi, la maggior parte delle persone con un minimo di buon senso, rimarrebbe a casa anche con il colera pur di non andare in quel covo di incompetenti. . Pochi i medici che hanno meritato di stare lì e che meritano tale nome, tante le persone messe a caso e alla fine ci piangono le persone che affidano la propria vita nelle loro mani, sperando di trovare risposte e cure degne di una laurea in medicina e di varie specialistiche.
R.I.P in pace Loredana. Ora si, che potrai.
Vergogna è l’unica parola spendibile. Sanità vergognosa, sanitari vergognosi…vergognatevi tutti
Non sono Agrigentina, non conoscevo Loredana ma, leggere per l’ennesima volta del malfunzionamento di questo ospedale mi indigna fortemente. Forse, e sottolineo forse, dovrebbe cominciare a cadere la testa di qualcuno ma, di qualcuno “giusto” non di persone innocenti la cui unica colpa è quella di essere Agrigentini. Abbraccio virtualmente la famiglia di Loredana.
Mi chiedo da agrigentina a cosa serve un dipartimento di malattie infettive in questa asp se poi non si sa Diagnosticare una malaria e non c’è il reparto di malattie infettive??? A parlare solo di vaccini???? Complimenti visto quanto ci costano il dirigente e tutto il
Personale di questo dipartimento! Facciamo che lo chiudiamo o trasferiamo tutti a blocco? Tanto per dare un esempio?!
finalmente Agrigento è finita alla ribalta nazionale. non per qualcosa di buono purtroppo ma per lo scandalo di una morte che poteva essere evitata. questa città è una città persa e derelitta dove si muore di malaria e l’unica fortuna è che Loredana è stata una giornalista e tutti i colleghi stanno muovendo mari e monti per fare in modo che la notizia non venga oscurata. ma se Loredana fosse stata una casalinga senza tutti questi amici che le vogliono bene, chi ci avrebbe informato che ancora una volta, in questo ospedale è morto un essere umano per leggerezza e incompetenza? le persone che quel giorno hanno permesso che Loredana se ne andasse con la febbre nonostante avesse detto che veniva dall’Africa, come si guardano allo specchio la mattina? come guardano i loro figli se ne hanno e come si relazionano con la propria coscienza? spero che un impeto di dignità consegnino le loro dimissioni nelle mani di chi a sua volta dovrebbe dimettersi e cioè i vertici di questa Asp. grazie Loredana perchè siamo speranzosi che la tua morte non sarà inutile. a proposito: CHIUDETE QUEL PRONTO SOCCORSO. ORA, PRIMA CHE NE AMMAZZINO ALTRI.
la verità è che il paziente è l’ultimo degli obiettivi dei cosiddetti vertici aziendali : gente inadeguata ed incompetente serva dei cosiddetti politici locali.
E’ mai possibile che nessuno di questi signori non sappia nulla di quello che si fa ogni santo giorno in ogni reparto?
Vadano a vedere cosa succede nel cosiddetto pronto soccorso ed astanteria, dove medici senza nessuna esperienza e professionalità sono mandati allo sbaraglio!
L’unica cosa seria da fare è dimissionare direttori sanitari e generale per dare un minimo di segnale di cambiamento, perché la morte di questa povera donna è ascrivibile alla loro incompetenza e scarsa sensibilità
E’ inutile colpevolizzare i medici del Pronto Soccorso!
I veri colpevoli hanno un nome e cognome, i vari direttori sanitari e generale, nominati soltanto per la loro vicinanza a questo o a quel politico, che non hanno nessuna idea di cosa sia un ospedale!
Ora basta, la misura è colma!
Per rispetto di questa povera donna dovete andare a casaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!
Aassessore alla salute, se ci sei batti un colpo!
Ciao Loredana ti ricorderò sempre per il tuo dolce sorriso e la grande tenacia da battagliera uguale a tuo papà Leonardo. Ciao riposa in pace.