Caso Gessica, secondo la “supertestimone” un delitto tra intrighi, minacce e misfatti

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Indagini difficili e scoperte intersecate in un lungo filone di accadimenti che contornano il nome di Gessica.

Questo è ciò che in sei mesi, dalla sua scomparsa, è accaduto. Ma di lei ancora nessuna traccia.

Tanti i rebus da risolvere e molte le domande ancora senza risposta.

Dalla sua scomparsa e dopo tante ricerche senza esito, costituite da scritte sulle mura, da telefonate anonime (con annesse segnalazioni di luoghi e nomi) che non hanno portato alla luce la verità nascosta dietro tante bugie millantate.

Oggi qualcuno ha deciso di parlare!

In questa vicenda non è mai esistito il silenzio. Ma, forse, questo è il tuono più potente.

Adesso una donna, la “supertestimone”, così definita, potrebbe rivelarsi la vera chiave di volta.

Gessica è stata uccisa! È una delle prime esclamazioni che la testimone afferma.  È stata uccisa da una terza persona, che fin ora è stata fuori scena.  Un uomo, già noto alle forze dell’ordine, che sarebbe però protetto dalle influenze di una nota congregazione religiosa.

Un uomo conosciuto anche dalla madre di Gessica, addirittura un lontano parente della famiglia.

La “supertestimone” è un fiume in piena. Le sue rivelazioni non si fermano qui e continua affermando che all’uomo tanto protetto dalla congregazione si aggiungerebbero, al macabro scenario, anche degli esponenti di famiglie malavitose.

Il che, se così fosse, scagionerebbe Filippo Russotto, compagno di Gessica Lattuca, a cui sono stati rubricati i reati di sfruttamento della prostituzione e di sequestro di persona in quelli ben più gravi di maltrattamenti ed occultamento di cadavere.

La “supertestimone” racconta che Gessica era in possesso di un video pornografico e che si fosse recata dal diretto interessato per ricattarlo e che, probabilmente, abbiano avuto una violenta discussione finita poi nel peggiore dei modi. Il tentativo estortivo era atto a sfamare i propri figli.

La “supertestimone” ritiene, inoltre, che la signora Caramanno sia a conoscenza di tutto quello che è successo e che sapeva che la figlia si fosse recata da questa persona.

Le rivelazioni che la donna fa sono tante, eppure si parte dal cimitero vicino casa della madre di Gessica. Li si troverebbe il cadavere della ragazza, in un preciso loculo. Li dove anche il padre di Gessica, pochi giorni dopo la sua scarcerazione, ovvero il 12 gennaio, è stato visto e sentito parlare al cellulare mentre diceva, a chi stava dall’altra parte, di trovarsi al cimitero da Gessica. Cellulare che dopo poco tempo viene smarrito dall’uomo per cause sconosciute!?!

L’uomo, in un’intervista, conferma di essere stato al cimitero ma solo per questioni burocratiche in quanto all’interno del cimitero sono ubicati degli uffici comunali.

Il cimitero, secondo la testimonianza della donna, sarebbe il luogo dove tutto è finito dopo una serie di accadimenti dove Gessica faceva parte di un infangato giro, composto di ricatti a sfondo sessuale, di conoscenze sbagliate e di inganni.

Ribadiamo ancora una volta che le rivelazioni della donna supertestimone sono tutte da verificare, fermo restando che la signora in questione ha una precisa identità. Saranno gli inquirenti a stabilirne la veridicità dei suoi racconti.

 

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