Le guardie zoofile di Stop Animal Crimes Italia gruppo SICILIA – ente nazionale di denuncia – hanno eseguito l’ennesimo sopralluogo questa volta a Calamonaci (AG) e trovato 6 cani da caccia detenuti in box di due poco più metri quadrati all’interno di un garage.

Rintracciati e convocati i proprietari, le guardie si sono fatte aprire il portone e proceduto – in un clima di piena collaborazione – alla verifica dei microchip due cani ne risultavano sprovvisti e accertamenti sono in corso circa la provenienza degli animali.
Le guardie zoofile si stanno adoperando per far si che vengano apportate quanto prima modifiche strutturali di detenzione volte a garantire agli animali più idonee condizioni di vita affinché le esigenze etologiche e fisiche dei cani siano rigorosamente rispettate, attraverso innanzitutto l’urgente ampliamento dello spazio dei box e garantendo il corretto esercizio fisico quotidiano.

Il servizio di vigilanza zoofila di Stop Anima Crimes Italia seguirà il caso fino a che gli animali non saranno detenuti in condizioni ottimali.
Tra una legge regionale siciliana sul benessere animale, la n. 15 del 2022, che si presenta più lacunosa rispetto a quella precedente del 2000 (perchè a disegnare le leggi, come al solito, ci sono coloro che non hanno la minima contezza delle reali e non ideologiche problematiche sul territorio), non solo perché non fissa requisiti strutturali rispetto ad esempio alla metratura del box, derogandone la decisione al proprietario e relegando migliaia cani di

proprietà a vivere in condizioni peggiori rispetto i cani dei canili per i quali delle misure sono previste (financo aree di sgambamento) ma anche perché, vergognosamente, non ha previsto il divieto della catena; ma cosa più grave è che, fattualmente, non vi è vigilanza sulla sua osservanza delle leggi a tutela degli animali e delle tante guardie zoofile di tante associazioni regionali ahinoi non vi è traccia!
Aspetti, questi, che condannano a sofferenza migliaia di animali senza tutela, alimentando fenomeni di nicchia, come quello per cui cani da caccia (ma non solo) vengono ormai da prassi detenuti in box di ridotte dimensioni realizzati all’interno di garage o isolati nelle campagne.

Facendo appello all’Autorità Giudiziaria di trattare i procedimenti relativi la tutela degli animali come quelli degli umani e lavorando per applicare le massime pene previste, chiediamo al Garante dei diritti degli animali della Regione Sicilia a contribuire a velocizzare il licenziamento del regolamento di attuazione della legge regionale, che dovrebbe contenere disposizioni più restrittive e precise, con l’auspicio che la Sicilia si allinei alle altre leggi regionali che – eccetto la Liguria e la Sardegna – hanno vietato l’utilizzo della catena; siamo nel 2025!
Infine, invitiamo i cittadini a continuare a segnalarci casi di maltrattamento e sfruttamento degli animali, senza aver paura di farlo, l’anonimato è assicurato.