Il governo regionale ha approvato la riforma della Commissione tecnica specialistica, anello cruciale delle autorizzazioni ambientali. Gli interventi di Schifani e dell’assessore Pagana.
Uno dei maggiori ostacoli alla speditezza delle procedure alla Regione sono stati i meccanismi di funzionamento dell’anello cruciale della catena, ovvero la Cts, la Commissione tecnica specialistica, che è l’organo preposto alla valutazione e al rilascio di tutte le autorizzazioni ambientali. Ebbene, come da programma elettorale, adesso la Giunta Schifani ha approvato la riforma della Commissione, puntando soprattutto sulla semplificazione delle procedure e garantendo allo stesso modo il rispetto dell’ambiente e della legalità.
Dal decreto di riforma, emesso dall’assessore a Territorio e Ambiente, Elena Pagana, emerge una Commissione costituita da 60 commissari esterni alla pubblica amministrazione regionale, presieduta da un presidente nominato con decreto dell’assessore d’intesa col presidente della Regione, che designa anche i coordinatori delle sottocommissioni. L’incarico di commissario ha durata triennale, rinnovabile una sola volta. La commissione si articola in tre sottocommissioni composte fino a un massimo di 30 componenti: Ambiente ed energia, Pianificazione territoriale, Pnrr e progetti soggetti a finanziamento.
Un’accelerazione delle procedure sarà possibile, tra l’altro, con iter istruttori “speciali” per specifiche questioni, grazie alla concertazione tra il presidente della Cts e i dirigenti generali dei dipartimenti Urbanistica e Ambiente. Per contrastare casi di inerzia e inattività di un gruppo istruttore o di qualche componente, in caso di mancato rispetto dei tempi, il presidente sostituisce il gruppo o il singolo inadempiente, ovvero avoca il parere all’assemblea plenaria della Commissione. Il commissario in questione sarà segnalato all’Ordine professionale di appartenenza.
E il presidente Schifani commenta: “Sono molto soddisfatto per il lavoro svolto dall’assessore Elena Pagana, perché attiviamo in modo concreto, attraverso una riforma importante, lo snellimento delle procedure e la velocizzazione dei lavori della Cts. Era un impegno che avevo assunto nei confronti dei siciliani durante la campagna elettorale, anche su sollecitazione del mondo delle imprese che lamentavano l’eccessiva lentezza dei lavori della Cts e soprattutto tante mancate risposte rispetto alle autorizzazioni ambientali di competenza regionale. L’obiettivo che ci siamo sempre prefissati, come governo, era quello di ridurre le criticità esistenti, per migliorare progressivamente il rapporto tra istanze e provvedimenti emanati, riducendo i tempi autorizzativi”.
E l’assessore Pagana aggiunge: “Abbiamo semplificato la Commissione tecnica specialistica per rendere più celeri gli iter di approvazione dei provvedimenti relativi alle autorizzazioni ambientali. Il dipartimento dell’Ambiente e il presidente della Cts potranno contare su una maggiore autonomia e la stessa Commissione avrà più flessibilità saltando così quei passaggi.
Giuliana Miccichè