A pochi giorni dal Family Day che si svolgerà a Roma il prossimo 30 gennaio, una ragazza come tante altre, dichiara pubblicamente di essere omosessuale e questa sua affermazione, diventa notizia.
Forse la notizia deriva dal fatto che la ragazza in questione non è proprio una ragazza qualunque, considerato che porta un cognome ormai noto a tutti, essendo la figlia di Massimiliano Latorre, il marò la cui vicenda è ormai da anni nota a tutti.
Avere 22 anni e dichiarare pubblicamente di essere gay, a pochi giorni dal “Family Day” – manifestazione contro le unioni civili – suona un po’ come una provocazione, come un voler dare il proprio contributo ad una vicenda che di spicciolo non ha proprio nulla.
“Ho deciso di fare questo passo non per pubblicità, anzi forse è la cosa di cui ho meno bisogno, ma perché voglio dare forza a quelle persone che hanno paura di mostrarsi per timore delle polemiche, degli insulti e delle conseguenze di un coming out”, scrive la giovane nella sua lettera, resa poi pubbica attraverso i social network.
La ragazza prima scrive, e poi chiede ai giornali di non dire nulla, per non sollevare problematiche con suo padre.
Appare come una ragazzetta ingenua, Giulia Latorre, ma forse non lo è così tanto, considerato che la stessa, si è espressa anche in merito alla questione adozione, per le coppie gay e usa parole come queste: “a mio avviso ci sarebbe più amore nelle coppie gay che crescono un bambino, che in una coppia etero”. E sul finale delle sue riflessioni a scena aperta, Giulia Latorre dichiara che “il mondo fa veramente schifo”.
Se la mia o la vostra vicina di casa, avesse fatto queste affermazioni, non sarebbe finta certo sui giornali, ma la signorina Latorre, sì.
La questione come sempre diventa virale, quando c’è odore di scoop, ma la faccenda è seria abbastanza perché in gioco ci sono i “diritti di tutti”.
Family Day e legge sulle unioni civile, sembra dividere un popolo che prova a dire la sua, esprimendo le proprie opinioni anche in maniera accesa, ma che poi continua la propria vita, facendo i conti con le problematiche di sempre.
Polemiche, tensioni, scontri, dibattiti.
Chi sostiene la famiglia “tradizionale” e chi la “nuova famiglia”.
I favorevoli al ddl Cirinnà e quelli contrari.
C’è chi attacca e chi difende.
L’aggettivo “tradizionale”, cosa reca in se? Perché spesso si spacciano cose per tradizionali, ma in realtà di “tradizione” hanno ben poco.
Ma soprattutto la scelta dei “diritti per tutti”, in teoria non toglierebbe nulla alle cosiddette famiglie cattoliche tradizionali, quelle sposate in chiesa, per intenderci.
Che poi le unioni civili non sono solo quelle tra uomini e donne dello stesso sesso, ma anche tra tutti coloro che scelgono di stare insieme senza ricorrere all’istituzione del matrimonio. Perché sono tantissime le coppie eterosessuali che convivono e si riproducono e vorrebbero una maggiore tutela.
Le esasperazioni in occasioni come queste sono sempre a portata di mano, servite fresche di giornata.
Ovvi alcuni schieramenti sia a favore del Family Day, che contrari. La risposta resta sempre nella libertà di scegliere, a prescindere dai proprio gusti sessuali, ma nel rispetto di una condizione di diritto, che dovrebbe spettare a tutti.
La famiglia resta il fulcro trainante di una società. Resta solo da capire se il termine “famiglia” possa essere usato da tutti coloro che amandosi, decidono di divenire un nucleo, avendo i diritti che spetterebbero a tutti.
Divide moltissimo la questione adozione di bambini per le coppie omosessuali. Siamo solo troppo abituati a sentire parlare di una mamma e di un papà, o per davvero ci potrebbero essere delle problematiche anche psicologiche per i figli di queste coppie? Certo, le opinioni non fanno la storia e le leggi servono proprio a regolamentare questioni che, in caso contrario, rischierebbero di ledere libertà e dignità.
A “giudicare” una coppia gay, non c’è riuscito neanche Papa Francesco, e forse guardare il presepe aiuterebbe a capire che anche Maria e Giuseppe, con un bambinello che era solo di Maria, erano una coppia di fatto, moderna più che mai.
Giulia Latorre ha affermato di essere gay e ha fatto notizia, io non lo sono, e la notizia la scrivo. Trovate le differenze … se ce ne sono.
Simona Stammelluti