La presenza dei gruppi provenienti da Israele e Palestina sembra essere stato il punto forte della 72esima edizione della festa del Mandorlo in Fiore, l’annuale appuntamento che vede radunati sotto il cielo di Agrigento, i gruppi folkloristici provenienti da molte parti del mondo, per sfilare sotto il segno dell’amicizia, della pace, della fratellanza, conservando le differenze, le proprie culture e la storia della propria tradizione.
La storica sagra – che quest’anno è divenuta “Festa” – non è stata organizzata come sempre dal Comune di Agrigento, ma dall’ente parco archeologico della Valle dei Templi diretto da Giuseppe Parello che ha voluto fortemente investire in questa iniziativa, che mette la cultura e lo scambio di tradizioni al centro di un evento, che da anni ormai, è capace di accogliere il folklore che giunge da luoghi lontani.
Quest’anno 16 gruppi, tanti bambini, costumi meravigliosi, hanno sfilato per Via Atenea, in una suggestiva fiaccolata, capace, anno dopo anno, di annullare le lingue diverse, accomunando agrigentini e figli del mondo, sotto il simbolo dell’amicizia, della pace e di sorrisi contagiosi.
Turchia, Moldavia, Repubblica Ceca, India, Giordania, Iran … ma sono stati i ragazzi di Israele e Palestina, ad incantare, perché incanta vedere la rappresentanza di due popoli in perenne guerra tra di loro, che sfilano fianco a fianco, annullando distanze e divergenze, mettendo a tacere odio silente tramandato di generazione in generazione, diventando così il vero simbolo della pace e della fratellanza.
Una serata organizzata nel pieno rispetto della sicurezza, perché eventi del genere devono costituire un fulcro culturale, segno tangibile di una tradizione che di anno in anno, prova a conservare idee e ideali, che risiedono nella forza della condivisione.
Colonna sonora della “fiaccolata dell’amicizia” a cura, anche quest’anno de “I tammura di Girgenti”, che hanno allietato e scandito il tempo facendo rimbombare il suono dei rullanti dentro le orecchie e nello stomaco di tutti i presenti.
Il tempo è stato clemente. Scampata la pioggia, la fiaccolata ha illuminato il crepuscolo di un 8 marzo all’insegna della tradizione e della festa collettiva.
Suggestione, colori e amicizia, le componenti di questa nuova edizione della fiaccolata dell’amicizia e se i giovani giunti ad Agrigento, hanno potuto condividere spazio e gioie, allora la speranza di un mondo migliore, capace di regalare a due popoli un futuro di coesistenza, senza più odio, sarà un giorno possibile.
Simona Stammelluti
Gallery foto fiaccolata dell’amicizia