Anna Rita Leonardi esponente PD Calabria, racconta in video sul famoso social, come ha scoperto le dichiarazioni razziste della candidata consigliera del M5S a Canosa di Puglia, Antonella Di Nunno
La vicenda è iniziata quando la Leonardi ha ricevuto una segnalazione tramite uno screen shot, circa le dichiarazioni razziste fatte dalla Di Nunno che, commentando un post su Facebook si esprimeva con frasi tipo: “Dai seriamente, ma quanto fanno schifo i negri?“. La Leonardi ha poi denunciato la vicenda e le frasi razziste della Di Nunno che però sul suo profilo personale invece, si dichiarava pro integrazione e contro i pregiudizi. La denuncia della Leonardi ha poi fatto il giro del web e tutte le testate giornalistiche, sia cartacee che online ne hanno parlato.
Forse presa dalla situazione che diventava più grande di lei e si espandeva a macchia d’olio, o forse perché mai la Di Nunno avrebbe pensato che la sua dichiarazione potesse “uscire” dal post sconosciuto sotto il quale si era espressa, la stessa ha pensato bene di cancellare tutti i suoi commenti – ma ovviamente la cosa è valsa a poco visto che erano stati salvati tutti i commenti tramite screen shot – e così per arginare la pioggia di insulti e la tempesta mediatica che si stava scatenando ha deciso di chiudere il suo profilo Facebook.
Dopo la denuncia della Leonardi, ha poi deciso di autosospendersi dal Movimento 5 Stelle, ma è stato lo stesso Movimento a prendere le distanze dalle parole della candidata.
La Leonardi fa poi una riflessione più ampia circa la vicenda, sottolineando come forse la Di Nunno non si sia resa conto che ricoprire determinati incarichi rappresenta una responsabilità e quindi si ha il dovere di rappresentare ciò che è corretto per la collettività e quei commenti razzisti, non sono certo un atteggiamento consono al rispetto dei cittadini tutti, né tantomeno dei principi della Repubblica che prevedono proprio un diniego del razzismo, a favore dell’integrazione e del rispetto di tutti senza distinzione di razza.
La Di Nunno sembra essersi giustificata dicendo che si trattasse di uno scherzo. Questa sua dichiarazione non solo non era credibile, ma è stata subito smontata dalle sue stesse parole lanciate dalla sua pagina, nella quale altre dichiarazioni infelici erano state postate, tipo: “se ti manca un braccio o sei down sei bella, ma se hai la cellulite sei brutta”.
La Leonardi nel suo video post dichiara di non poter tollerare che una persona che si candida ad avere un ruolo politico, abbia questo atteggiamento ed esprima questi pensieri o quella tipologia di idee.
La denuncia della Leonardi ha posto la giusta attenzione sulle parole di chi dovrebbe rappresentare una collettività e che senza dubbio non dovrebbe mai esprimersi in maniera razzista. La stessa denuncia ha messo anche il M5S nella condizione di prendere le distanze da elementi come la Di Nunno e – come sostiene la Leonardi – lo stesso movimento, non si preoccupa probabilmente di solito di fare una selezione accurata della classe dirigente.
La Leonardi con il suo video incoraggia tutti a denunciare questioni come queste, quando ci si imbatte in esse, affinché si possa arginare queste situazioni intollerabili, a prescindere dal colore politico del soggetto che si esprime con frasi di questo genere.
Simona Stammelluti