Ha vinto il ballo, il garbo, lo stile, la bravura e la riservatezza.
Nella edizione 2018 della fortunatissima trasmissione figlia di mamma Rai, vince Cesare Bocci, dato per favorito insieme a Gessica Notaro, arrivata poi terza. Vince Bocci – attore famoso per essere lo “sciupafemmine” ne “il commissario Montalbano” – insieme alla sua talentuosa e affascinante insegnante di ballo, Alessandra Tripoli, 31 anni, palermitana, che di carattere e di carisma ne ha da vendere, e che non aveva mai vinto, nelle precedenti edizioni.
Difficile dire quale sia stato il ballo migliore della coppia vincitrice, che ha lasciato dietro di se Francisco Porcella, arrivato secondo nell’ultimo step. Certo è che a 61 anni suonati, Bocci ha dimostrato impegno, dedizione, volontà e quella attitudine che da oggi in poi andrà ad impreziosire il talento che già lo contraddistingue nel ruolo di attore. Tango, paso doble e free style, i balli che ieri sera hanno convinto giuria e pubblico, consegnargli la coppa del vincitore.
E’ stata un’edizione ricca di momenti toccanti, di commozione, di colpi di scena. Un’edizione nella quale l’aspetto sociale, ha seduto a fianco allo spettacolo. Un’edizione impreziosita dalle storie di alcuni dei personaggi in gara, ma anche dalle storie di giudici ed ospiti, che si sono avvicendati tra i “ballerini per una notte”.
La presenza in gara di Gessica Notaro – la giovane addestratrice di delfini, sfregiata con l’acido dal suo ex compagno – è stata una delle storie che ha tenuto il pubblico incollato alla Tv il sabato sera. La sua storia, protagonista, ma anche il suo coraggio, la tempra di colei che ha mostrato voglia di riscatto, e poi il desiderio di far giungere un preciso messaggio a tutte le altre donne, ossia che malgrado le paure, le incertezze circa il futuro e i cambiamenti che alcuni eventi provocano nell’esistenza, si può resistere, rinascere, riscattare un morso di vita e di speranza, contro il male ricevuto; e poi ancora che ci può e ci si deve ribellare, fin quando si è in tempo, ai soprusi fisici e psicologici che talvolta vengono inflitti. La storia di Gessica ha inevitabilmente avuto uno spazio particolare, una ridondanza mediatica, anche a seguito delle lettere che gli avvocati del suo aggressore hanno fatto recapitare a lei e alla redazione, intimando di tacere sulle vicende processuali ancora in itinere. Tutta la squadra di Rai 1 si è schierata con Gessica e puntata dopo puntata ha sostenuto la ragazza che mai, tra l’altro, ha usato le telecamere, se non per raccontare il suo percorso, le sue paure mai sopite e la sua voglia di non darla vinta mai, a chi l’ha ridotta in quello stato.
Ma anche la storia di coraggio di Carolyn Smith, la grande e amatissima giudice di “Ballando con le Stelle“, ha emozionato e non poco. Lei, che quest’anno, proprio durante la trasmissione ha dovuto riprendere la lotta contro il cancro. Lei donna di grande tempra e di coraggio, che è stata un vero esempio di come si possa affrontare un male senza mollare mai, mostrando le proprie fragilità ma anche la propria voglia di vivere. Lei, che il giorno prima affrontava la chemioterapia e il giorno dopo interveniva in trasmissione senza capelli, ma con quel sorriso così prorompente che è stato capace di innescare in tutti commozione e speranza. Lo si ricorderà a lungo, l’abbraccio tra Caroline e Anastacia, la cantante americana, anch’essa costretta ancora a combattere contro lo stesso male, che durante questa edizione si è lanciata in un ballo, senza inibizioni.
E poi ancora storie d’amore nate durante questa stagione televisiva (come quella tra Francisco Porcella e Anastasia Kuzmina) e la storia personale del vincitore, Cesare Bocci; storia che lui ha provato a tenere per se, poi però tornata alle cronache, dopo che la giuria lo ha quasi costretto a mostrare quella parte di se, custodita dietro quell’aplomb, come se ogni piega dei suoi giorni gli cadesse senza mai fare una piega.
L’attore infatti ha dato sempre l’idea di essere in un perenne stato di grazia, concentratissimo sul suo ruolo di ballerino novello, mentre puntava all’obiettivo, poi centrato. E così alla fine la storia di Cesare e di sua moglie Daniela Spada, colpita da un ictus post partum 18 anni fa, quando la stessa aveva 36 anni, è diventata di dominio pubblico. Eppure la delicatezza con la quale gli stessi protagonisti l’hanno raccontata, è divenuta in un ennesimo incoraggiamento a non mollare mai, anche quando ti dicono a bruciapelo che “non c’è nessuna speranza”. Daniela, che ieri sera, è riuscita – seppur a fatica – a fare una sorpresa a Cesare, diventando la sua “specialissima” ballerina, nella serata finale. L’emozione era visibile, pulsante, coinvolgente. Quell’emozione che le telecamere non possono correggere né modificare e che sono arrivate agli spettatori forti e prorompenti, senza nessuna forma di pietismo.
E se come si dice “squadra vincente non si cambia”, Milly Carlucci – che ha dedicato la serata di ieri sera a Bibi Ballandi, scomparso a febbraio – ha dimostrato di sapere bene come sfruttare le risorse e tutte le potenzialità della sua squadra. La giuria – perfida ma non troppo – ha dato un ottimo contributo alla riuscita della fortunata edizione, con un Mariotto che si è spesso intenerito, con la Lucarelli che nel suo ruolo di opinionista fa la parte dell’antipatica tout court, con Canino che con disinvoltura si schiera a difesa delle diversità, Zazzaroni che da ex ballerino della trasmissione, spesso giudica l’aspetto tecnico e lei, la grande Carolyn Smith che non smette mai di essere l’emblema di come si possa “giudicare” senza mai perdere il garbo e lo stile.
Edizione che è stata notata anche per i due uomini in gara – Giovanni Ciacci che ha fatto coppia con Raimondo Todaro, divenuto tra l’altro attore in scena a teatro in questi giorni – per la prima volta da quando la trasmissione è nata e sembrerebbe che nel resto d’Europa, dove lo stesso format ha il medesimo successo, prenderà esempio da questa edizione.
La trasmissione che si è chiusa ieri sera, vanta maestri di ballo di grande caratura, capaci di trasformare dal nulla – come facciano davvero resta un mistero – personaggi del mondo dello spettacolo e della moda in ballerini che a volte mostrano talento e attitudini che mai avrebbero pensato di avere. E poi la validissima orchestra che sera dopo sera, stagione dopo stagione, realizza e riarrangia decine e decine di pezzi, adattandoli ai tempi dal ballo, mostrando la grande versatilità e bravura dei musicisti e coristi che ormai da anni, fanno parte della “Paolo Belli Big Band”.
Quest’anno Ballando con le Stelle ha stracciato letteralmente la trasmissione concorrente “Amici” di Maria De Filippi sulle reti Mediaset. Le motivazioni potrebbero essere molteplici ma forse la pecca, dall’altra parte, è stata quella di aver attuato troppi cambiamenti nella gestione della finale, che il pubblico probabilmente non ha gradito o forse quelle diatribe, che a volte sono sembrate eccessive, per un sabato sera in prima serata. Alla fine il pubblico si stanca anche di quelle.
Questa edizione si ricorderà per le emozioni e la commozione, come quella che ieri sera è appartenuta anche a Simone Di Pasquale, veterano maestro di Ballando con le Stelle, che durante questa edizione ha insegnato a ballare alla piccola e deliziosa attrice francese Natalie Guetta, ma che in cambio ha avuto l’opportunità di scoprire quel suo essere Simone e basta, a prescindere dai passi di danza, che per contratto deve insegnare.
A corredo di un grande successo, anche il ruolo dei social, che hanno permesso al pubblico di dire la propria circa le coppie in gara, di sostenere i propri beniamini e di seguire le vicende degli stessi, settimana dopo settimana.
Un percorso netto, per la trasmissione, una sana competizione tra i concorrenti, un vincitore bravo che ha messo d’accordo tutti, e poi un arrivederci alla prossima stagione, perché alla fine il popolo italiano ha voglia di sognare, a modo proprio, chi guardando i reali andare all’altare e chi sognando un giorno di essere ballerino per una notte.
Simona Stammelluti