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A Santa Margherita Belice pioggia torrenziale e una violenta tromba d’aria ha ribaltato un pullman che percorreva la Statale 624 Fondovalle e si è ribaltato nel tratto Sambuca di Sicilia e Contessa Entellina.

I passeggeri del bus sono fortunatamente illesi; alcuni hanno riportato qualche confusone.

I pompieri intervenuti hanno sollevato il mezzo con una autogru. Sul posto anche il personale medico del 118, e gli addetti dell’anas

Ritardi e verifiche nello scrutinio delle schede elettorali. Sarebbe escluso il seggio alla Camera ad Annalisa Tardino della Lega. Angelo Cambiano, dei 5 Stelle, supera Giovanni Di Caro.

Non vi sono precedenti nei ritardi nello scrutinio delle schede in occasione dell’Election Day del 25 settembre in Sicilia e non solo. Probabilmente anche il fattore “tre schede” ha inciso in negativo, determinando confusione ed errori. Finanche il ministero e il ministro dell’Interno, Lamorgese, sono oggi sotto attacco sulla stampa nazionale, soprattutto da parte della Lega, in riferimento al caso di Bossi prima sconfitto e poi invece vincitore del seggio. Come spiega l’Ufficio elettorale della Regione Siciliana, le schede elettorali delle sezioni nelle quali non si è potuto procedere allo spoglio e alla trascrizione nei registri sono state trasmesse agli Uffici centrali dei Tribunali competenti per circoscrizione, che effettueranno le verifiche del caso e procederanno allo spoglio delle schede eventualmente non scrutinate, determinando i voti validi ottenuti da ciascuna lista e i voti validi di preferenza di ciascun candidato. Concluse tali operazioni, ciascun Ufficio centrale circoscrizionale comunicherà gli esiti della verifica all’Ufficio centrale regionale, costituito presso la Corte d’Appello di Palermo, che a sua volta determinerà il superamento o meno della soglia di sbarramento del 5% da parte delle singole liste. Ovviamente i dati definitivi serviranno a definire chi sono gli eletti all’Assemblea Regionale dopo la ripartizione dei seggi su base provinciale. E le verifiche, al momento, non hanno solo determinato il ripescaggio di Bossi. Infatti è cambiata sul sito del ministero la composizione degli eletti alla Camera. Nel collegio Sicilia 1 proporzionale non sarebbe stata eletta la licatese Annalisa Tardino, attuale eurodeputata della Lega. Secondo le novità emerse, in Sicilia nei collegi plurinominali alla Camera sono stati eletti 6 deputati col Movimento 5 Stelle, 5 con Fratelli d’Italia, 3 col Partito Democratico, 1 con la Lega, 2 con Italia Viva – Azione e 2 con Forza Italia. Il seggio tolto alla Lega andrebbe al vicesegretario nazionale del Pd, Giuseppe Provenzano, già eletto e che opterebbe per Palermo. Quindi in uno dei due seggi assegnati al Pd, in base ai calcoli elettorali, entrerebbero alla Camera, al posto di Provenzano, o Teresa Piccione o l’agrigentina Giovanna Iacono. E nel frattempo, scrutinate le ultime 6 sezioni mancanti, tra 4 a Burgio e 2 ad Agrigento, si è conclusa la corsa in affanno tra i due contendenti del seggio regionale agrigentino del Movimento 5 Stelle. Angelo Cambiano, ex sindaco di Licata, ha vinto superando di soli 40 voti il deputato favarese uscente, Giovanni Di Caro.

Il 16 e 17 settembre due concerti dedicati al grande pianista italiano scomparso nel ’95

 

La storia della musica è popolata da vicende che intrecciano genio e dolore, coesistenza connaturata alla condizione dell’artista, quasi a favorirne l’ispirazione sino alle soglie della follia e una di una fine drammatica. È il caso di Luca Flores memorabile pianista e compositore, tra i più interessanti della scena jazzistica italiana. Flores nasce a Palermo il 20 ottobre 1956 e dal ’59 si sposta spesso con la famiglia, per approdare stabilmente a Firenze nel 1972. Dall’età di cinque anni inizia a studiare pianoforte, diplomandosi con 10 e lode nel 1981, al Conservatorio Luigi Cherubini. Incontra il jazz nei primi anni Settanta frequentando i circoli fiorentini dove si confronta con la nascente comunità di jazzisti italiani. Esordisce col sestetto di Tiziana Ghiglioni incidendo l’LP Streams (1984), poi forma il Luca Flores Trio (con Lello Pareti e Piero Borri). Importanti gli incontri, tra i tanti, con Chet Baker, Massimo Urbani, oltre a Bruno Tommaso, Lee Konitz Paolo Fresu, Furio Di Castri. Studia con Roberto Pichini, Marco Vavolo, Enrico Pieranunzi e Franco D’Andrea. Dal ‘79 all’87 insegna all’istituto Andrea del Sarto di Firenze e nei suoi seminari a Siena Jazz ha tra gli i suoi allievi Stefano Bollani. Nel 1987 lo travolge la malattia mentale il cui gorgo lo avvolgerà sino a condurlo al suicidio il 29 marzo 1995 nella sua casa di Montevarchi. For Those I Never Knows (Spalsh(H) Records, 1995) registrato al Planet Sound Studios di Firenze, dieci giorni prima di togliersi la vita, contiene il suo profondo e intimo testamento sonoro in piano solo, dopo anni drammatici nei quali si abbandona a gesti di autolesionismo. Negli undici brani che compongono il disco (uno con la voce di Michelle Bobko, la sua ultima compagna), ascoltiamo l’apice di un musicista col suo strumento che guarda dentro sé stesso e ci regala, per l’ultima volta, il suo caleidoscopio sonoro. La toccante vicenda personale e il suo genio musicale riverberano nella biografia Il disco del mondo (Rizzoli, 2003) che Walter Veltroni dedica a Flores, un appassionato ritratto dal quale è tratto il film Piano, solo di Riccardo Milani, con Kim Rossi Stuart (2007). Seguono Angela, Angelo mio io non sapevo, di Francesca de Carolis, basato sui racconti di Michelle Bobko (Stampa Alternativa, 2007) e Luca Flores, Uomo, musicista, artista, di Luigi Bozzolan (Terre Sommerse, 2020).

Allo scomparso e indimenticato pianista, il 16 e 17 settembre (con inizio alle 21:00), nella raccolta cornice del Chiostro Comunale di Rovito, si terrà l’Omaggio a Luca Flores, nel quale si alterneranno, venerdì 16, Dino Rubino, al piano, con Marco Bardoscia al contrabbasso e sabato 17, Salvatore Buonafede in piano solo. Rubino che a Luca Flores ha dedicato il brano Flores, presente in Roaming Heart (Tuk Music, 2015) ha fatto il suo ingresso trionfale nei piani alti del jazz italiano vincendo nel 1998 il “Premio Internazionale Massimo Urbani” come miglior nuovo talento. Ha anche suonato nella band di Francesco Cafiso. Ha al suo attivo diverse incisioni anche per la Tuk Music di Paolo Fresu, etichetta con la quale firma nel 2010, iniziando una collaborazione col contrabbassista Marco Bardoscia, che comprende la colonna sonora di un film biografico sul poeta Ferlinghetti, di prossima uscita. Il pugliese Bardoscia, diplomato in contrabbasso, alterna esperienze con vari gruppi spaziando dagli standard rock, a quelli blues e pop, maturando una tensione per la musica afroamericana e lavorando come sideman per incisioni discografiche. Salvatore Bonafede, palermitano, talentuoso sin dai quattro anni d’età, si avvicina al jazz grazie alla passione di suo padre per questo genere musicale. A undici anni ha il suo primo ingaggio come pianista di jazz nel programma televisivo di Rai 1 Sapere: il Jazz in Italia condotto da Franco Cerri. Negli anni Settanta le sue prime esperienze concertistiche. Si trasferisce negli USA nel 1986 e qui resta sino al 1994, compiendo studi importanti e ricevendo premi prestigiosi. A New York inizia la sua carriera discografica di leader come pianista e compositore. Nel 1994 ritorna in Italia e si trasferisce a Palermo. Compie numerose tournée sia come sideman che come leader a fianco di svariati musicisti. Riceve dal cinema influenze e rimandi alla sua attività musicale ma viene anche scelto da alcuni registi anche come attore. Dal 2001 collabora come compositore di colonne sonore per il cinema e per il teatro, ricevendo numerosi riconoscimenti. Al cinema dedica un’intera opera, Journey to Donnafugata, un omaggio al film Il Gattopardo di Luchino Visconti con composizioni originali e rivisitazione delle musiche di Nino Rota.

 

 

A fronte di 380 strutture ricettive presenti sui portali specializzati (Booking, Airbnb e altri), a versare regolarmente l’imposta di soggiorno al comune è soltanto il 47%. Succede a Sciacca (Agrigento), dove alla crescita del settore turistico-alberghiero non si è associato l’atteso aumento delle riscossioni da parte dell’ente locale.

A confermare questo dato sono stati gli stessi uffici finanziari del comune di Sciacca dove, al momento, le entrate derivanti specificamente dall’imposta di soggiorno si fermano ad un milione di euro circa. Si tratta di un gettito che in massima parte viene garantito dagli ospiti di Sciaccamare (i 4 alberghi del gruppo Mangia’s) e da quelli del Verdura Resort di Rocco Forte. Mancano all’appello adesso centinaia di posti letto (hotel, bed and breakfast, case vacanza e affittacamere) che, pur presenti sulle piattaforme che mettono d’accordo domanda e offerta, non hanno mai comunicato la loro attività.

 

Se ne è accorta la stessa Corte dei Conti, che ha formalmente richiamato il comune di Sciacca ad intervenire al più presto, affinché gli introiti dell’imposta di soggiorno vengano ricalcolati e pretesi, scovando gli evasori. Ma il comune di Sciacca, e non solo nel settore dei servizi finanziari, ha carenze di personale. “Siamo già pronti – dice l’assessore ai Tributi Francesco Sabella – a incaricare una società specializzata nel settore degli accertamenti fiscali per far pagare anche chi fino ad oggi non lo ha fatto”

Non ce la fanno più i genitori di un giovane minorenne, che da tempo assumo sostanze stupefacenti e li minaccia quotidianamente per avere soldi che gli consentano di procurarsi la droga.

Minaccia di morte la mamma e di distruggere la casa.

Durante l’ultima lite furibonda, ruba un orologio dalla camera da letto dei genitori e lo rivende per 50 euro, cifra che spenderà per la droga.

Esasperato e preoccupato da questa situazione, il padre si rivolge a Commissariato di Canicattì e chiede aiuto ai poliziotti affinché il figlio minorenne possa essere affidato a qualche struttura per avviare un processo di disintossicazione

Doveva essere una vacanza, in terra di Calabria. Prenotano su un sito internet, effettuano un bonifico di 650 euro, ma la magra sorpresa arriva quando giunti sul posto scoprono che la struttura non esiste. Così i 9 giovani agrigentini scoprono di essere stati truffati e tornati a casa, sporgono denuncia in Questura, fornendo ai poliziotti tutti le informazioni in loro possesso, per identificare gli autori della truffa.

 

 

I carabinieri di Canicattì si sono recati presso la sua abitazione per verificare la sua presenza in casa, poiché detenuto agli arresti domiciliari.

Ma alle 21,45 il giovane non era in casa e i militari sono stati costretti ad avvisare il procuratore di turno, procedendo alla denuncia alla procura della Repubblica di Agrigento, proprio con l’ipotesi di reato di evasione dai domiciliari.

La pratica del controllo dei domiciliari da parte dei Carabinieri di Canicattì sul territorio, avviene quotidianamente e a diversi orari, pertanto non era prevedibile la visita a quell’ora.

È accaduto in via Formica, nelle prime ore dell’alba e per causa ancora ignote.

Le fiamme hanno avvolto l’intero stabile, ma per fortuna non c’è stata nessuna vittima.

Sul posto i vigili del fuoco che hanno domato le fiamme e che adesso dovranno verificare le condizioni della struttura e le cause del rogo, e gli uomini della guardia di finanza che hanno tratto in salvo un occupante, che per fortuna non ha subìto danni gravi.

Ha detto addio al mondo la Regina Elisabetta d’Inghilterra.
Aveva 96 anni e nelle ultime ore le sue condizioni di salute avevano destato molta preoccupazione.

Tutta la famiglia si era già raccolta nella residenza scozzese, al Castello di Balmoral.

Tanta la gente raccolta davanti a Buckingam Palace, la BBC aveva già interrotto tutte le programmazioni, erano vestiti a lutto.

Il messaggio in codice per la morte della Regina è stato “The bridge in down” per indicare che la regnante si era spenta.

La Regina Elisabetta II è morta pacificamente, nel pomeriggio di oggi

A comunicarlo la famiglia reale con un tweet.

Re Carlo e la regina consorte, Camilla, resteranno a Balmoral e torneranno domani a Londra.

Salita al trono il 6 febbraio del 1952.

Non era destinata al trono, non era particolarmente bella, particolarmente colta, o intelligente.
Ma con il suo stile regale, con la sua austerità amabile, è sempre riuscita a portare la corona e a gestire la sua famiglia in maniera impeccabile.

Per gli inglesi Elisabetta sarà una regina immortale.

Muore oggi l’ultima grande regina.

La regina dei record.
Mai nessuno era rimasta così a lungo sul trono d’Inghilterra.

Innamorata dei cani, sei cavalli e della campagna, la sua fama si offuscò solo quando morì Lady Diana.

Le parole del re Carlo:

È un momento di grande tristezza per me e per tutta la famiglia. Addolorati per la morte di una sovrana tanto amata, di una madre tanta amata.

Pietra miliare dell’architettura di una nazione, durante la sua reggenza, ha conosciuto 7 papi, 14 presidenti e 15 primi ministri.

 

 

 

 

 

La Toscana è bella tutto l’anno, cambiano le luci e l’atmosfera stagione dopo stagione, ma ci sono dei posti che sono visitabili e godibili tutto l’anno.

Partiamo dalla meravigliosa Firenze, della quale non ci si stanca mai.
Eppure ci sono dei luoghi che comunemente non si visitano perché si dà la precedenza all’arte, e quindi il Duomo, la Galleria degli Uffizi, il Giardino di Boboli, Piazzale Michelangelo, Ponte Vecchio.

A Firenze però c’è un luogo facilmente raggiungibile a piedi, nella zona Oltrarno, che sembra nascosto agli occhi dei turisti, ma che merita attenzione perché è davvero magico: Il giardino delle rose. È aperto sino al tramonto ed è possibile vedere in tutte le stagioni (non solo in maggio) roseti meravigliosi, incastonati in un labirinto che si dipana su tutta la collina. Si può arrivare salendo la scalinata che porta fino alla Chiesa di San Salvatore al Monte e prima di entrare ci si affaccia ad una terrazza che mostra una vista di Firenze pazzesca.
Durante la salita si possono ammirare Le Rampe del Poggi, che sono delle meravigliose fontane con cascate e giochi d’acqua, recentemente restaurate.
All’interno del giardino si trovano anche le statue del Folon e l’angolo giapponese.
Un pomeriggio all’interno di quel giardino, dopo essersi affacciati alla balconata che mostra Firenze tutta, è un’ottima alternativa al giardino di Boboli, più noto e sicuramente già visto.

Ma sono sicura che appena arrivati a Firenze, quando la si raggiunge in treno, ci si domanda subito dove poter fare “uno spuntino”.
Subito fuori dalla stazione di Santa Maria Novella, appena superata la linea del tram, praticamente di fronte, c’è un localino piccolo che prepara dei deliziosi panini con la porchetta, cucinata da loro; ed anche il pane lo sfornano in loco. Ha tutte le bibite possibili comprese delle birre artigianali. Il posto si chiama Antica Porchetteria Granieri 1916″ una tradizione di famiglia arrivata fino all’anno 2022, con eccellenza.

Ma a Firenze tra mille locali che fanno panini (diversi da quello con la porchetta) spicca uno che nasce come vineria del Chianti e che è arrivata anch’essa fino ai giorni nostri, inaugurata nel 1958 e che si chiama “I fratellini” e si trova in Via dei Cimatori, praticamente al centro di Firenze. Con 4 euro e 50, puoi scegliere tra decine di farciture per il panino; il mio preferito è con salame di cinghiale e pomodori secchi. Il tutto può essere accompagnato da un ottimo calice di Chianti.

Insomma se amate lo “street food” non potete non provare questo posto, a patto che siate pazienti, perché c’è sempre gente, tanta gente, ma loro sono abbastanza celeri.

È risaputo che a Firenze (come in quasi tutta la Toscana) non sappiano fare il caffè.
Vero, ma io non mi sono arresa e ho trovato un posto dove il caffè è straordinariamente buono, è 100% arabica, e lo torrefanno direttamente sul posto. Si trova in una delle vie più suggestive di Firenze, lungo la quale potete togliervi anche tanti altri sfizi culinari, come il panino con il lampredotto, se vi piace. La via è Via dei Neri e la caffetteria “Ditta Artigianale Torrefazione Firenze”, per molti la miglior caffetteria d’Italia.
Io non so se sia la migliore d’Italia ma so per certo che è la migliore di Firenze e di tutto il centro nord.

E la pizza?
Ho girato spesso per la città senza mai trovare una pizzeria “come dio comanda”.
Ed invece c’è una pizzeria napoletana stratosferica a Firenze e si chiama “Giotto” premiata anche dalla rivista “Gambero rosso”.
Prezzi contenuti e una pizza squisita. Materie prime di ottima qualità in un locale tres chic. Celeri, gentili, al centro città, vicino a Santa Maria Novella. Top, se vi va una pizza buonissima.

E se vi va uno sfizio, se siete stufi della fiorentina, vi do una dritta pazzesca.
A Firenze, da circa un anno, c’è una strepitosa risotteria, laRisotteria Melotti”, in via dei Servi, dove preparano risotti e pietanze a base di riso. Dietro vi è una storia molto interessante. Nella famiglia Melotti sono risicoltori da 40 anni, sono veronesi, esperti in riso carnaroli e vialone nano. Giuseppe Melotti, assieme alla moglie Rosetta ed ai figli Luca, Gianmaria e Francescasegue direttamente la coltivazione, la lavorazione e la vendita del proprio riso.  Ho degustato un ottimo risotto all’amarone, accompagnato da un calice di Valpolicella ripasso superiore, ho assaggiato una sbrisolona al riso con crema allo zabaione e bevuto un liquore al riso. Una sciccheria.

Se avete qualche giorno in più e se avete una macchina, a pochi km da Firenze, precisamente a Campi Bisenzio c’è la Asmana Wellness, un centro benessere incantevole (l’unico luogo di cui non posso mostrarvi foto perché non è consentito introdurre telefoni). Mai vista una spa così ben organizzata (e così grande e confortevole). La cosa che stupisce sono i prezzi di accesso. Con 25 euro puoi stare tre ore, che sono sufficienti per vivere a pieno il centro benessere. Piscine con acqua termale interne ed esterne con idromassaggio, 3 saune, tempio per la meditazione, hammam, lettini ad acqua, e all’interno è possibile pranzare, bere un cocktail a bordo piscina. Insomma … una piccola oasi di piacere fuori mano, ma non troppo.

Volendo si può soggiornare in un piccolo borgo medievale murato, posto in cima a un colle del Montalbano. Il borgo si chiama Artimino, con un panorama stupendo, il museo archeologico, tutto immerso nella natura, dove ho mangiato un gelato artigianale fatto senza nessun tipo di conservante o additivo. La gelateria si chiama “La torre” e prende il nome della torre sotto la quale si trova il piccolo locale che propone più di venti gusti di gelato. Ne ho assaggiati una decina, tutti gustosi e di ottima qualità.
Nel piccolo borgo anche tanti localini dove propongono taglieri di salumi locali, focaccia farcita, e tanto tanto buon vino.
C’è anche un circolo che si affaccia su una pineta e si chiama “Da Mario”. Rustico con pietanze sfiziose.

E se proprio avete un giorno in più e non ci siete mai stati, una capatina a Torre del Lago Puccini va fatta.
È un posto che non si dimentica.
Io ci sono stata diverse volte, e sono rimasta così tanto incantata che ho inserito la location anche nel mio libro.
Silenzio, il lago, la storia, in occasione del festival pucciniano di riempie di arte.
Si può fare il giro in battello sul lago (solo contanti e costa 6 euro), un ottimo ristorante di pesce che si chiama “Lo chalet” e un baretto “Butterfly” dove fanno un ottimo spritz, fin troppo abbondante (dubito riuscirete a berlo tutto). Se amate la calma, il rumore del vento tra le foglie, se volete un posto dove riposare, questo luogo magico fa per voi. Si raggiunge facilmente in treno, da Santa Maria Novella.

Beh, per questa volta è tutto.
Poi magari scrivetemi e fatemi sapere se conoscevate questi posti e se no, se vi ho convinti.

Alla prossima!

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