Il piccolo Francesco aveva solo 7 anni e questa mattina è morto all’ospedale di Ancora dove era ricoverato nel reparto rianimazione e dove era arrivato martedì notte in condizioni gravissime, in uno stato di semi-coscienza, con febbre alta e un ascesso celebrale.
Il piccolo Francesco è morto nel 2017 per una banalissima otite, perché i suoi genitori lo hanno affidato a cure alternative e non gli hanno somministrato un altrettanto banale antibiotico.
La cosa che sconvolge è l’ignoranza, la superstizione, la poca lucidità che porta dei genitori a non accorgersi che affidandosi a ciarlatani, che sfruttano le loro paure, stanno condannando a morte un bambino.
Sono lontani quei tempi nei quali si moriva per un’appendicite, per una puntura ad una spina o quando una tonsillite minava per sempre la salute cardiaca di un bambino; Oggi basta una semplice profilassi, una vaccinazione contro il tetano o qualche compressa di antibiotico per risolvere presto e bene una infezione.
Leggere le dichiarazioni agghiaccianti del nonno del bambino morto per una banale otite, spinge inevitabilmente a delle riflessioni e alla presa di coscienza che si debba correre ai ripari.
Il nonno racconta che la fiducia dei genitori riposta in questo “medico” era estrema. Insomma, si fidavano ciecamente, mentre curava il bambino con prodotti omeopatici anziché antibiotici.
Il medico ciarlatano in questione, che si chiama Massimiliano Mecozzi, a dire del nonno aveva migliaia di pazienti e aveva spaventato a morte la mamma del bambino – quando quest’ultima lo aveva supplicato di acconsentire a che lo si portasse in ospedale perché vedeva Francesco peggiorare in maniera repentina – dicendole che lì, in ospedale, gli avrebbero somministrato la tachipirina che l’avrebbe fatto diventare sordo, e che gli avrebbe potuto provocare anche un coma epatico.
E così Francesco è stato fintamente curato con dei granuli di un prodotto, ed è peggiorato fino a morire.
Il Mecozzi aveva anche dato una sorta di aut aut alla famiglia che voleva chiedere un parere alla pediatra, dunque o stavano con lui, o con la pediatra.
Non era la prima volta che Francesco soffriva di otite e mai da quando aveva 3 anni di età, aveva preso un antibiotico. Una specie di roulette russa, che alla fine l’ha ucciso.
Uno dei tanti santoni, questo dottor Mecozzi, che affermava che il vomito che il bambino stava avendo era l’anticamera della guarigione. Ma quando la mamma del piccolo lo ha ricontattato mandandogli un video perché Francesco stava andando in coma, lui ha risposto di non poter valurare nulla da un video, che era fuori città e che se volevano potevano portarlo in ospedale, che lui non si sarebbe opposto.
Come è andata a finire la vicenda, ormai è noto. Il telefono del santone è irraggiungibile, come prevedibile, e il nonno ha dichiarato che passerà il resto dei suoi giorni per vederlo condannato, perché il suo delirio di onnipotenza ha ucciso tutta la sua famiglia.
Il famoso professor Garattini dichiara che “l’omeopatia è acqua fresca” e visto come sono andate le cose, la verità è molto vicina a questa sua affermazione. Lo stesso Garattini dichiara: “Via i medici che praticano l’omeopatia”, per lui, insomma, questi medici non dovrebbero far parte dell’ordine.
E’ massiccia la campagna di sensibilizzazione che anche il Dott. Roberto Burioni – ricercatore e professore Ordinario di Microbiologia e Virologia presso l’Università San Raffaele di Milano, attivo nel campo relativo allo sviluppo di anticorpi monoclonali umani contro agenti infettivi – sta facendo sui social network proprio riguardo all’importanza delle vaccinazioni e della medicina tradizionale. Parla ai genitori, non si stanca di raccontare gli effetti devastanti di una mancata profilassi adeguata e la pericolosità di cure alternative che portano purtroppo sempre più spesso a dover assistere a morti come quelle del piccolo Francesco.
Bisognerebbe mettere da parte la paura, recuperare la lucidità e ribellarsi a chi ci racconta una marea di sciocchezze, giocando ad andare “contromano” con la vita di chi amiamo.
Simona Stammelluti