La lista che appoggia il candidato sindaco Domenco Tuttolomondo è abbastanza corposa. Si chiama “Raffadali Cambia” e racchiude una coalizione formata dal PD, dai 5Stelle e da Azione Popolare.
Già Segretario comunale, Domenico Tuttolomondo è una figura di spicco nella città di Raffadali. Persona perbene, capace e profondo conoscitore della macchina amministrativa. Lo abbiamo incontrato per chiacchierare con lui in occasione dell’imminente voto di domenica prossima.
Cosa c’è in cima al suo programma?
Il tema del lavoro è il punto centrale del programma.L’amministrazione comunale, se è vero che deve sottostare alla normativa nazionale e regionale sulle politiche occupazionali, può attivare tutte quelle leve necessarie per la promozione delle azioni di sostegno all’occupazione e del sistema di integrazione delle politiche attive del lavoro.
Gli interventi si estrinsecano nei singoli punti programmatici e hanno l’obiettivo di creare cittadini attivi attraverso azioni mirate, volte ad aiutare le persone nella ricerca di occupazione o di ricollocazione e favorire il dialogo tra le parti facilitando l’incontro tra domanda e offerta.
Sarà attivato un apposito sportello che si occuperà delle opportunità, dei bandi e di tutti gli strumenti pubblici destinati a creare le condizioni per favorire nuova occupazione.
La riorganizzazione della macchina comunale, la sburocratizzazione dei procedimenti e delle pratiche andranno a liberare risorse che potranno essere impiegate nelle politiche attive del lavoro, mentre gli interventi che si andranno a fare sulla leva fiscale comunale potranno stimolare nuove assunzioni.
Inoltre, le nuove sinergie tra il mondo della ricerca e l’impresa e lo sviluppo delle politiche legate al turismo e alla cultura, che intendiamo mettere in campo, saranno in grado di creare nuova occupazione specializzata nell’indotto.
Il Sindaco e l’Amministrazione diventeranno manager del Comune: oltre a creare le condizioni per il risparmio delle risorse, dovranno saper individuare ed intercettare nuovi fondi di finanziamento che non gravino sui cittadini.
I temi dell’energia e del riciclaggio dei rifiuti sono i due pilastri sui quali creare una spirale virtuosa di risparmio e di incremento delle entrate.
Ci sarà un impegno del primo cittadino e di tutta l’apparato amministrativo affinché ci sia uno snellimento della macchina burocratica?
L’attività amministrativa è quell’attività mediante la quale i soggetti della Pubblica Amministrazione provvedono alla cura dell’interesse pubblico a loro affidato ed è regolata sulla base dei due principi costituzionali contemplati dall’articolo 97: buon andamento e imparzialità.Nel rispetto dei predetti due principi la nuova Amministrazione dovrà riservare la giusta attenzione alla modernizzazione della macchina burocratica. Per questo occorre realizzare una rete civica per garantire uno scambio di dati tra la cittadinanza e la pubblica amministrazione, anche attraverso la copertura wifi dei luoghi pubblici di aggregazione.La dotazione organica del nostro Comune è una “macchina collaudata”, ma, come tutti i meccanismi, necessita di una migliore organizzazione che consenta ai dipendenti di rendere al massimo delle proprie possibilità. Per questo si rende necessario trasformare tutti i contratti part-time a full-time ed a tempo indeterminato per dare tranquillità e sicurezza a tutti i lavoratori; Istituire il Vigile di quartiere, un’istituzione collaudata in Paesi di antica democrazia come l’Inghilterra. scommettere sulla trasparenza, anche attraverso la comunicazione diretta tra uffici comunali e cittadini e potenziare più servizi attraverso le nuove tecnologie.
Veniamo ad uno delle questioni più importanti: L’acqua
Ho diretto per circa sette anni il Consorzio Acquedottistico “Tre Sorgenti” e ciò che mi appare lampante, alla luce di questa esperienza, è che l’acqua è un diritto universale di ogni essere umano, deve essere gestita nell’interesse della collettività e su di essa non ci deve essere nessun profitto. Nessuna speculazione.
Il percorso che avrebbe dovuto portare a rendere pubblico il servizio idrico parte nel 2007 quando il Forum Italiano dei Movimenti per l’acqua deposita in Parlamento una proposta di legge di iniziativa popolare, con 400 mila firme, volta ad una gestione pubblica e partecipata del Servizio Idrico Integrato senza finalità di lucro.
Nel 2011, 26 milioni di Italiani votano SI al referendum per l’acqua pubblica sancendo così la volontà di avere un servizio idrico integrato gestito fuori dalle logiche di mercato eliminando così profitti dalle bollette dell’acqua.
L’acqua deve essere pubblica e gestita secondo un nuovo modello pubblico e partecipato.
-La gestione del servizio idrico deve essere nell’interesse della collettività e quindi fuori dalle logiche di mercato.
Fornire un servizio migliore ed efficiente senza aumento delle tariffe è possibile. Anzi, raccogliendo e condividendo la preoccupazione dei cittadini, è nostro preciso impegno intervenire per una variazione al ribasso delle aliquote: lo faremo attraverso la corretta manutenzione delle reti e la distribuzione giusta ed equa del costo del servizio stesso, spalmato su tutte le utenze, anche quelle ancora sommerse, con il distinguo della tipologia: uso domestico e commerciale.
Cosa intende per riordino del proprio territorio?
Dal dopoguerra ad oggi la speculazione edilizia è stata il più lucroso affare italiano.
Noi vogliamo riscoprire l’urbanistica come strumento di pianificazione strategico e di controllo del territorio che persegua,nelle sue trasformazioni, il rispetto e la tutela del “bene comune”.
Insomma, un’urbanistica intesa come importante strumento di riforma sociale, che porti al miglioramento della qualità di vita e benessere dei cittadini, in una logica di salvaguardia del territorio e del verde pubblico inteso come equilibrio sostenibile di aree verdi, orti e terreni agricoli da tutelare e valorizzare.
Il territorio del Comune di Raffadali presenta, in termini di insediamenti, importanti segni di degrado legati alla continua espansione urbana nei territori rurali confinanti con i centri abitati di maggiore popolazione.
A questa situazione si aggiunge l’incremento negli ultimi decenni della nascita di nuove aree dedicate alla zona residenziale e alla zona industriale che hanno portato alla cementificazione selvaggia di intere parti di territorio.
Quindi è necessario: riqualificare i tessuti urbani degradati tramite l’inserimento dei corridoi ecologici e l’implementazione delle aree a verde pubblico anche con forme innovative di fruizione (orti urbani-biologici); favorire con misure agevolative, in termini di semplificazione delle procedure e di tempistica nel rilascio di autorizzazioni e di atti amministrativi di competenza comunale, le attività dei privati e delle imprese nell’ambito degli interventi di riqualificazione urbana del patrimonio edilizio esistente, suggellati dal Superbonus del 110% introdotto dal Decreto Rilancio, successivamente convertito in Legge.
– introdurre l’obbligo di parametrare gli strumenti urbanistici locali al reale fabbisogno, valutato sull’andamento demografico e sul trend dell’ultimo quinquennio; monitorare l’esistenza e l’uso del patrimonio edilizio pubblico; adottare pratiche di urbanistica dal basso con la partecipazione dei cittadini, chiedendo loro innanzitutto quali sono le priorità e le esigenze urbanistiche del proprio quartiere, e poi vincolando a tali priorità le richieste degli attori privati che attualmente dettano le scelte urbanistiche (costruttori, aziende, banche, assicurazioni); capovolgere le priorità urbanistiche: anteporre i servizi ai cittadini e la qualità della vita alle esigenze dei costruttori e degli investitori immobiliari; investire non per costruire cattedrali nel deserto mai utilizzate (casa di riposo, palatenda…), ma per ristrutturare e mettere al servizio dei cittadini le strutture esistenti.
Gli oneri concessori dovranno essere utilizzati solo ed unicamente per finanziare opere di urbanizzazione primaria e secondaria e non per altre voci di bilancio.
C’è spazio per l’agricoltura in quella che sarà eventualmente la sua azione per il territorio?
Il territorio è stato per secoli mantenuto e curato nei suoi molteplici aspetti dai suoi abitanti, averlo lasciato all’incuria e all’abbandono ha avuto come conseguenza l’incremento delle calamità naturali, e quindi continue emergenze e danni alle infrastrutture.
La scomparsa di aziende agricole, di piccole e medie dimensioni, è un fattore allarmante.
L’agricoltura deve essere valorizzata, attraverso il recupero degli usi e i valori della comunità.
E’ necessario ripristinare nel territorio, compromesso dall’industrializzazione agricola a causa dell’utilizzo di pesticidi e trattamenti tossici, l’equilibrio microbiologico, la fertilità dei suoli e la qualità delle acque. Questo può avvenire coinvolgendo gli agricoltori e sostenendo le loro economie rurali.
E’ importante salvaguardare e promuovere le produzioni locali, i processi di lavorazione e trasformazione dei prodotti tipici, il consumo critico e l’economia solidale.
Particolare attenzione dovrà essere posta nell’educare i consumatori verso una scelta sostenibile, locale a chilometro zero o a filiera corta, e di qualità dei prodotti agricoli, al fine di ottenere da un lato la valorizzazione e l’uso dei nostri prodotti locali, dall’altro l’aumento della qualità di ciò che mangiamo con indubbi benefici per la salute e la qualità della vita.
Le politiche sociali e sanitarie sono la parte spesso scomoda per le amministrazioni comunali. Come intende procedere?
La crisi economica sta mettendo a dura prova anche molte famiglie Raffadalesi a fronte della quale il ruolo del Comune può e deve essere un sostegno reale.
Verrà creato un fondo di solidarietà per un concreto aiuto a coloro che vivono in uno stato d’indigenza, realizzato mediante il 5 per mille della dichiarazione dei redditi.
Il Comune, insieme agli altri Enti, deve contribuire a guidare le famiglie indigenti verso un’autonomia lavorativa e la crescita professionale offrendo strumenti a sostegno di chi si trova in difficoltà e dei giovani che vogliono creare una famiglia.
Verranno attivate anche una serie di iniziative utili a fornire un orientamento formativo-culturale per adolescenti e giovani (i più esposti al pericolo delle varie dipendenze) per facilitare l’inclusione sociale e lavorativa.
Saranno incrementati gli attuali standard di assistenza con maggiore sostegno alle famiglie.
Ci impegneremo per migliorare la qualità dei servizi che il comune deve prestare agli anziani, ai bambini e ai disabili. In particolare, bisogna promuovere una fitta rete di assistenza domiciliare. Occorre incrementare e vivificare i centri di incontro degli anziani, occorre favorire il coinvolgimento nella vita del paese, farli sentire partecipi, avvalersi del loro apporto in servizi utili come quelli dei nonni-vigili, che sorveglino in modo discreto le entrate e le uscite delle scuole e le aree pubbliche maggiormente frequentate dai bambini e dai ragazzi.
Sarà attivata la lotta al videopoker e al gioco d’azzardo ovunque possibile.
Non prescindiamo mai dalla cultura e dai giovani. Indispensabile salvaguardare questa parte di attività?
L’Amministrazione incoraggerà tutte le attività culturali attraverso l’uso della biblioteca come promotrice di eventi, di mostre, di convegni, oltre che luogo di incontro, di aggregazione delle intellettualità e motore della cultura raffadalese; attività di sensibilizzazione nelle scuole riguardo problematiche ambientali e civiche; settimana della cultura comunale con convegni e visite guidate alla scoperta della città e formazione sulle attività del Comune; ampliamento dei momenti destinati all’educazione civica nell’ambito scolastico e con attività concrete sul territorio di appartenenza (centro, quartieri e periferia); piano di borse di studio e prestiti d’onore comunali per l’alta formazione per permettere ai giovani più meritevoli della città di conseguire all’estero le specializzazioni e i master più prestigiosi;
I giovani di Raffadali sono la risorsa e la speranza del nostro futuro pertanto, l’obiettivo primario della nostra Amministrazione sarà quello di fare di Raffadali un paese dove possano vivere meglio e possano affermarsi.
Si darà voce ai giovani perché valorizzino le risorse presenti sul territorio mettendo a disposizione le loro intelligenze, i loro talenti e la loro passione al fine di fare rinascere Raffadali e di potere essere orgogliosi del paese in cui vivono.
Saranno potenziati il volontariato, la cooperazione sociale e tutte quelle attività che hanno come obiettivo la loro crescita umana e sociale, promuovendo interventi per favorire l’integrazione e l’inclusione.
La creazione di un centro di aggregazione giovanile risponderà ulteriormente alla loro esigenza di socialità.
Veniamo all’argomento spesso scomodo per i sindaci ossia le tasse
I tributi locali sono fondi di finanziamento per i servizi che vengono erogati dal Comune. L’obiettivo è quello di consolidare competenze specifiche all’interno del Comune per una adeguata gestione delle entrate e di trasferire agli operatori la necessaria “cassetta degli attrezzi” per il corretto svolgimento dei principali adempimenti di competenza dell’ufficio. Occorrerà agire perseguendo l’equità fiscale con un sistema di aliquote che tenga in considerazione tutti gli aspetti economico-sociali così da poter considerare un carico fiscale sostenibile per le famiglie.
Sarà attuata una politica per il recupero dell’evasione e dell’elusione dei tributi in modo da utilizzare le maggiori entrate per fornire sgravi alle fasce sociali più deboli, fornendo assistenza ai contribuenti nel pagamento delle tasse e informandoli sulle possibilità di tutela delle situazioni irregolari con il ravvedimento operoso.
Necessita fornire una lettura “operativa” della disciplina dei tributi comunali mettendo in evidenza, in particolare, le maggiori criticità.
Purtroppo nel passato, in materia di tributi, la vicenda A & G s. p.a. ha colpito pesantemente la collettività, con l’emissione di bollette che sono andate al di là del dovuto, creando disagio, apprensione e giustificate proteste.
Leggevo che ha intenzione di ridefinire i confini. In che senso?
Ogni Comune ha diritto di promuovere la determinazione dei propri confini.
Generalmente queste contese si appianano e si concordano prima che i Consigli comunali ratifichino il nuovo progetto di rideterminazione dei confini.
Qualsiasi variazione della circoscrizione territoriale comunale va regolata, ai sensi dell’articolo 133 della costituzione, con legge regionale, sentite le popolazioni interessate.
La proposta di ridefinizione di confini di porzioni di terreno (contrada Modaccamo, Businè etc…) è ritenuta comunque la più idonea per risolvere i problemi dei cittadini che pur essendo di Raffadali e pur avendo l’abitazione a pochissimi chilometri dal centro del loro paese, pagano da tempo i tributi al comune di Agrigento che non effettua né il servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani né altri servizi di competenza dello stesso.
E’ necessario inoltre richiedere al Libero Consorzio di Agrigento (ex Provincia Regionale) la cessione al demanio del Comune di Raffadali del tratto di strada provinciale S.P. 17 (circa un chilometro), compreso tra Raffadali e Santa Elisabetta, per garantire ai cittadini che abitano in questo tratto di strada le opere di urbanizzazione primaria e secondaria per migliorare le condizioni igienicho- sanitarie degli stessi.
Promuovere ed incentivare la pratica sportiva, soprattutto tra gli adolescenti come momento di aggregazione, di crescita e confronto.
Valorizzare le scienze motorie fin dalla scuola primaria, trattandosi di un reale investimento sul futuro in termini di salute, di socializzazione e di cultura, promuovendo collaborazioni trascuole e organizzazioni sportive.
Proporre e promuovere adeguatamente una “giornata dello sport” con iniziative particolari, incontri, attività, coinvolgendo tutte le realtà agonistiche presenti sul territorio.
Istituire una Consulta dello Sport Comunale.
Creare nuove aree destinate ad attività sportive e rendere quelle già esistenti fruibili a tutte le associazioni rivedendo i contratti di gestione.
Avvicinare i bambini allo sport attraverso la creazione di tariffe direttamente proporzionali al reddito, esentando i minori segnalati dai servizi sociali.
Incentivare e sostenere la nascita di nuove associazioni sportive.
Anche gli animali nel suo modo di immaginare Raffadali?
Sì, con la ricerca e la creazione di aree recintate per cani e gatti domestici, da realizzare all’interno dei giardini presenti in città, dove possano essere lasciati liberi.
Campagne di sensibilizzazione verso gli animali in collaborazione con le scuole e le associazioni animaliste.
Controlli più stretti e campagne educative sul rispetto delle regole di igiene relative agli animali negli ambienti pubblici.
Recupero e custodia di cani randagi in apposite strutture al fine di rendere più vivibile il territorio.
Proteggerete e darete risalto alle attività produttive?
Raffadali è un territorio laborioso, vanta un tessuto produttivo vario ed articolato, dove la qualità, il saper fare, le eccellenze e la pregevole fattura dei maestri artigiani trovano apprezzamento e diffuso riscontro.
La trasformazione dei prodotti, in particolare, rappresenta un valore aggiunto per l’economia del nostro territorio, sia in linea diretta che per l’indotto.
Le tradizioni enogastronomiche, con specifica attenzione a quelle rinomate di tipo dolciario, spingono la produzione interna ben oltre i confini comunali, con valori di gradimento molto alti.
Raffadali “Paese del Pistacchio” è un brand sul quale occorre puntare ed investire per dare impulso e slancio all’utilizzo di questa straordinaria risorsa e allo sviluppo e valorizzazione dell’intera filiera che compone il settore di riferimento.
L’’amministrazione, in questa direzione, si impegna a promuovere un percorso amministrativo preferenziale e proficui e costantiinterlocuzioni politico-istituzionali a vario livello, per creare le condizioni ideali affinché il brand diventi un significativo volano per l’intera economia della nostra comunità, oltre a tradursi in un’occasione di concreto traino a livello di immagine e di impatto mediatico capace di produrre effetti benefici per la nostra Raffadali.