Simona Stammelluti, Autore presso Sicilia 24h - Pagina 26 di 94
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Appuntamento il 23 aprile con il secondo appuntamento di Concerto “Omaggio A Ennio Morricone” tenuto da Leandro Piccioni e il Quartetto Pessoa. Il concerto tenutosi in occasione della serata inaugurale del festival del Cinema italiano di Madrid 2020, e realizzato presso il Forum Music Village di Roma il 26 Novembre 2020, è ora disponibile suddiviso in cinque video che saranno pubblicati sul canale ufficiale YouTube del Quartetto Pessoa & Leandro Piccioni a partire dal aprile e fino al 4 giugno. Dopo Mission, il secondo video del concerto è quello dedicato a C’era Una Volta In America che sarà possibile vedere a partire dalle ore 13,00 di venerdì 23 aprile su

https://www.youtube.com/channel/UCUddNhpv9WpjCPXvRZ9jcsQ

 

Questo il calendario delle prossime uscite:

 

23 Aprile – C’era Una Volta In America

7 Maggio – Nuovo Cinema Paradiso

21 Maggio – C’era Una Volta Il West

4 Giugno – Estasi Dell’oro

 

Il quintetto composto da pianoforte e quartetto d’archi esalta la suggestione melodica ed espressiva dei capolavori del Maestro Morricone. Seguirà poi il 7 maggio Nuovo Cinema Paradiso, il 21 maggio C’era Una Volta Il West, e il 4 giugno Estasi Dell’oro.

 

Ennio Morricone conosceva bene il quintetto composto da Leandro Piccioni e il Quartetto Pessoa ed ebbe occasione di ascoltarne le interpretazioni della sua musica con suo apprezzamento e approvazione.  Il 3 Maggio 2018 a Cinecittà per l’evento di presentazione “Fare Cinema” promosso dal Ministero degli Esteri Italiano, dove il Maestro era prestigioso ospite da poco tempo insignito del suo secondo Oscar, li ascoltò dal vivo.

 

Leandro Piccioni ha collaborato con Ennio Morricone fin dal 2001 e dal 2015 è stato il suo pianista solista ufficiale. Con il Maestro ha suonato in tutto il mondo con orchestre internazionali, fra le quali l’orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia, la Filarmonica della Scala, l’orchestra della Radio di Madrid, l’orchestra della Rai di Torino, l’orchestra Sinfonica di Praga, l’orchestra Roma Sinfonietta, solo per citarne alcune, svolgendo centinaia di concerti in tutto il mondo e superando i 500.000 spettatori solo dal 2015 al 2016. Recentemente Leandro Piccioni ha suonato come solista nei due concerti autunnali dedicati al Maestro con l’Orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia diretti dal Maestro Antonio Pappano. Leandro Piccioni ha vinto il Premio David di Donatello 2020 come “Miglior Musicista” con l’Orchestra di Piazza Vittorio. La colonna sonora premiata con le musiche originali di Piccioni è stata realizzata in collaborazione con il Quartetto Pessoa

 

“La mia ammirazione per la musica di Ennio Morricone e il mio affetto umano per lui – afferma Leandro Piccioni – mi hanno indotto a realizzare arrangiamenti per pianoforte e quartetto d’archi e ciò grazie anche alla collaborazione che ho da anni con il Quartetto Pessoa”.

 

Come nasce la collaborazione tra Leandro Piccioni e il Quartetto Pessoa?

È la storia di un incontro. Un incontro di esperienze e competenze musicali diverse, che porta alla nascita di un quintetto. Nel 2002 Leandro Piccioni, scrive alcuni arrangiamenti per il cd “Poco mossi gli altri bacini” degli Avion Travel e alcuni sono realizzati per quartetto d’archi. Nasce così la collaborazione con il Quartetto Pessoa.

 

Il Quartetto Pessoa, nato nel 1998, composto da Marco Quaranta e Rita Gucci ai violini, Achille Taddeo alla viola e la violoncellista coreana Kyung Mi Lee (primo violoncello dell’Orchestra Roma Sinfonietta) svolge attività concertistica con accostamenti tra genere classico, jazz, rock, tango e contemporaneo.

Nel 2006, nasce l’idea di suonare insieme a Leandro Piccioni, con il proposito di eseguire il quintetto più rappresentativo della storia della musica: l’opera 34 di Brahms. L’idea è di unire le esperienze musicali, partendo da un repertorio classico per arrivare alla musica moderna e da film mentre nel frattempo Leandro Piccioni compone la musica per la fiction “Assunta Spina” e la colonna sonora de “Il Posto dell’Anima” di Riccardo Milani e per le registrazioni si affida al primo violino Marco Quaranta e al suo quartetto come prime parti dell’orchestra. Collaborazione che si ripete anche per il film “Lascia perdere Johnny” di Fabrizio Bentivoglio, candidato ai David di Donatello nel 2008.

La colonna sonora di “Assunta Spina” entusiasma i musicisti e li ispira a intraprendere una più stabile e continuativa collaborazione artistica che porterà il gruppo all’incisione del primo cd dedicato ad Astor Piazzolla e alle colonne sonore di Leandro Piccioni con la partecipazione di Peppe Servillo che canta “Come Roma avesse il mare” di cui ha scritto il testo.

Nel luglio del 2006 il quintetto debutta con l’opera 34 di Brahms, “le Stagioni” di Piazzolla e, per la prima volta in concerto, alcuni temi da film di Piccioni appositamente trascritti per questa formazione. Attraverso questa nuova rilettura la musica di Piccioni assume dei caratteri espressivi completamente diversi rispetto alle originali orchestrazioni e si rinnova in una forma più classica e da concerto.

L’esperienza di “Omaggio a Ennio Morricone” è la consacrazione della ormai collaudata collaborazione tra Leandro Piccioni & il Quartetto Pessoa.

 

Questo il link del canale YouTube

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Ospite della trasmissione preserale “Le parole della settimana” condotta da Massimo Gramellini, Gioele Barletta appare spigliato e sicuro di quel suo ruolo che racconta con disinvoltura. Lui fa, con molta serietà, il mediatore delle liti tra compagni, e li aiuta a risolvere i conflitti. Racconta al conduttore e al cantante Luca Barbarossa, anch’egli ospite della puntata di questo sabato, che nessuno può sapere cosa ci si dica in quella stanza dove lui convoca i compagni vittime di loro stesse liti o scorrettezze.

Gioele, che frequenta la scuola media “Antonio Ugo” di Palermo, spiega che durante l’incontro di mediazione si espongono i fatti, poi è lui a chiedere ai protagonisti della mediazione di proporre una eventuale soluzione. Se non arriva spontanea, è lui a suggerirne una, in piena obiettività tra le parti.

Alla domanda del cantautore romano, curioso di sapere se lui avesse qualche volta avuto bisogno di un mediatore, Gioele ha risposto di sì e a ha raccontato di una lite con una professoressa. Nel suo caso, la mediazione è stata condotta da un altro ragazzo anch’esso dedito a questa mansione e che poi il patto tra il 13enne e l’insegnante, nato come risoluzione della loro diatriba, solidamente continua ancora.

Sicuro si sé, spigliato e serio, Gioele Barletta potrebbe tranquillamente aspirare ad un ruolo di mediatore anche da grande, di giudice, forse, ma per ora, gestisce con serietà questo compito e fino ad ora, dalla stanza dove vengono invitati coloro che hanno bisogno del suo intervento, escono tutti con conflitti risolti.

Avrebbe iniziato a collaborare da circa un mese, Nicolino Grande Aracri, tra i boss più potenti al mondo, capo indiscusso della provincia criminale di Crotone, che sta scontando diversi ergastoli nel carcere milanese di Opera, per omicidi e associazione mafiosa.

i magistrati della Dda di Catanzaro guidati da Nicola Gratteri, stanno valutano l’attendibilità delle dichiarazioni che sta rilasciando, e l’autenticità della sua volontà di diventare collaboratore di giustizia. Sulle dichiarazioni rese, vige il più stretto riserbo e non si sa fino a che punto abbia deciso di vuotare il sacco. Se la sua collaborazione sarà attendibile e andrà fino in fondo, l’universo criminale potrebbe capovolgersi.

La notizia, riportata dal Quotidiano del Sud, pone l’attenzione sul capo del crimine del crotonese, la cui collaborazione potrebbe rappresentare un vero e proprio colpo alle organizzazioni criminali di mezzo mondo. Ma non solo, perché Nicolino Grande Aracri, è a capo di una cosca che si è infiltrato negli ambienti imprenditoriali anche nel Nord Italia, oltre allo strapotere con il quale è stato capace di infiltrarsi anche nei sistemi economici, politici e massonici. Il lavoro che Nicolino Grande Aracri ha sempre condotto è stato quello di arruolare tra le proprie fila quelli che lui definiva “i cristiani buoni”, colletti bianchi, professionisti, imprenditori, meglio se inseriti nella massoneria.  E in tanti adesso iniziano a tremare.

Alle spalle decine di inchieste e processi tra cui Scacco Matto e i due più importanti Aemilia, della Dda di Bologna, e Kyterion istruito dalla Direzione distrettuale di Catanzaro. Due maxi procedimenti da cui ne scaturirono diversi altri minori.

 

In procura arrivano segnalazioni e così viene aperta un’indagine. Ci sarebbero presunti abusi legati alla somministrazioni dei vaccini anti-covid. Le attività di indagine, affidate alla questura e partite dal procuratore di Agrigento Luigi Patronaggio, hanno portato i presunti “furbetti dei vaccini” ad essere convocati ed interrogati circa la somministrazione ricevuta.

Le segnalazioni avevano evidenziato come persone che non rientrassero nelle categorie previste per la vaccinazione, l’avevano invece ricevuta. Sembrerebbe che le persone inopportunamente vaccinate fossero parenti degli operatori sanitari preposti all’esercizio della vaccinazione. Sulle indagini però, vige il giusto riserbo anche se parrebbe che la giustificazione circa l’abuso posto in essere, si poggi su direttive non chiare e non meglio specificate

 

 

 

“La nuova zona rossa per la provincia di Palermo è mortale per il tessuto economico già debole di suo. I commercianti e gli esercenti sono al limite dell’esasperazione”.

Così il presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Gianfranco Miccichè, in riferimento all’ordinanza che dispone la zona rossa in tutti i Comuni della Città metropolitana di Palermo a partire da domenica 11 e fino a giovedì 22 aprile.
“In questa situazione – aggiunge – non è accettabile che il commissario per l’emergenza Covid, Renato Costa, dica che la zona rossa è stata suggerita al presidente Musumeci “nonostante non ci fossero i numeri per sostenerla”, aggiungendo che questi numeri comprendono anche i dati degli immigrati di Lampedusa e di quelli sulle navi”.
“Adesso, poi, è arrivato il colpo di grazia con la chiusura di tutta la provincia. Voglio conoscere i numeri e sapere chi decide – ribadisce Miccichè – E per questo ho chiesto alla presidente della commissione Sanità dell’Assemblea, Margherita La Rocca Ruvolo, l’immediata convocazione dei responsabili dell’assessorato. Vorrò essere io stesso presente per valutare le scelte che sono state adottate”, conclude il presidente dell’Ars.

Sembrava finito tutto così, in fondo al dolore di una madre, Piera Maggio che per 17 lunghi anni, ha atteso che qualcuno le dicesse che sua figlia era ancora viva, che quella bambina, Denise Pipitone, scomparsa il 1 settembre del 2004, tra mille misteri mai risolti, potesse far ritorno a casa.

In questi anni, tante sono state le segnalazioni, ma si finiva sempre con un nulla di fatto. Bambine, ragazzine, che assomigliavano un pochino alla ricostruzione che gli inquirenti avevano fatto sul come potesse essere diventata Denise, che si trovavano anche fuori dall’Italia, fuori dalla Sicilia, non erano Denise.

E così dopo 17 anni quel giallo si riapre, e a Mazara del Vallo, si spera che la bimba scomparsa davanti casa mentre aveva solo 4 anni, possa far ritorno ai suoi affetti più cari dei quali forse, non ha neanche ricordo.

Nuova speranza di poter riabbracciare sua figlia, dopo l’appello della 21enne russa che in video appello ha raccontato di essere stata rapita da piccina e di essere arrivata in Russia quando aveva 5 anni con un campo rom. La bambina  ha poi vissuto nel campo nomadi, chiedendo l’elemosina per portare soldi alla comunità. Successivamente è stata arrestata e trasferita in un orfanotrofio. Ed è proprio nell’istituto che le hanno tagliato i capelli e dato il nome attuale. Ospite di una trasmissione tv, la ragazza ha quindi rivolto un appello alla madre: “Non ti ho mai dimenticato, ti sto cercando e ho la possibilità di trovarti. Eccomi qui, sono viva, voglio conoscerti e trovarti”.

Questo appello verrà trasmesso questa sera a “Chi l’ha visto?” trasmissione di Rai 3 che spesso in questi 17 lunghi anni si è occupato della sparizione di Denise.

La somiglianza tra la ragazza che risponde al nome di Olesya Rostova e la mamma di Denise, Piera Maggio è particolarmente significativa, ma le risposte le darà solo l’esame del Dna.

Sarà l’avvocato della famiglia Giacomo Frazzitta a partire per la Russia, una volta completato l’iter per ottenere l’autorizzazione per l’ingresso nel paese, nel rispetto delle norme previste per la pandemia.

Sofferenza e ricerche non si sono mai interrotte in questi anni, tra appelli della madre, avvistamenti finiti nel nulla e faide familiari che si consumavano in pubblica piazza.

E adesso questa notizia che rimette tutto in gioco e che potrebbe finire in lieto fine.

 

Un percorso musicale emozionante fra le più belle colonne sonore di Ennio Morricone per una visione intensa e profonda dell’arte del grande Maestro italiano, come un’opera classica ormai nella storia. Questo e molto altro è il Concerto “Omaggio A Ennio Morricone” tenuto da Leandro Piccioni e il Quartetto Pessoa. Il concerto tenutosi in occasione della serata inaugurale del festival del Cinema italiano di Madrid 2020, e realizzato presso il Forum Music Village di Roma il 26 Novembre 2020, è ora disponibile suddiviso in cinque video che saranno pubblicati sul canale ufficiale YouTube del Quartetto Pessoa & Leandro Piccioni a partire dal 2 aprile e fino al 4 giugno.

Questo il calendario delle uscite:

2 Aprile – Mission

23 Aprile – C’era Una Volta In America

7 Maggio – Nuovo Cinema Paradiso

21 Maggio – C’era Una Volta Il West

4 Giugno – Estasi Dell’oro

Video di apertura (2 aprile) è “Mission” dalla celebre colonna sonora di Ennio Morricone per il film di Roland Joffè. Il brano è arrangiato da Leandro Piccioni in modo fedele alla partitura, ma con senso di libertà strutturale che ne evidenzia le qualitàespressive. Il quintetto composto da pianoforte e quartetto d’archi ne esalta la suggestione melodica ed espressiva senza tralasciare l’intensità e la forza ritmica del grande e poderoso finale. Seguirà il 23 aprile – C’era Una Volta In America, il 7 maggio Nuovo Cinema Paradiso, il 21 maggio C’era Una Volta Il West, e il 4 giugno Estasi Dell’oro.

Ennio Morricone conosceva bene il quintetto composto da Leandro Piccioni e il Quartetto Pessoa ed ebbe occasione di ascoltarne le interpretazioni della sua musica con suo apprezzamento e approvazione. Il 3 Maggio 2018 a Cinecittà per l’evento di presentazione “Fare Cinema” promosso dal Ministero degli Esteri Italiano, dove il Maestro era prestigioso ospite da poco tempo insignito del suo secondo Oscar, li ascoltò dal vivo.

Leandro Piccioni ha collaborato con Ennio Morricone fin dal 2001 e dal 2015 è stato il suo pianista solista ufficiale. Con il Maestro ha suonato in tutto il mondo con orchestre internazionali, fra le quali l’orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia, la Filarmonica della Scala, l’orchestra della Radio di Madrid, l’orchestra della Rai di Torino, l’orchestra Sinfonica di Praga, l’orchestra Roma Sinfonietta, solo per citarne alcune, svolgendo centinaia di concerti in tutto il mondo e superando i 500.000 spettatori solo dal 2015 al 2016. Recentemente Leandro Piccioni ha suonato come solista nei due concerti autunnali dedicati al Maestro con l’Orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia diretti dal Maestro Antonio Pappano. Leandro Piccioni ha vinto il Premio David di Donatello 2020 come “Miglior Musicista” con l’Orchestra di Piazza Vittorio. La colonna sonora premiata con le musiche originali di Piccioni è stata realizzata in collaborazione con il Quartetto Pessoa

“La mia ammirazione per la musica di Ennio Morricone e il mio affetto umano per lui – afferma Leandro Piccioni – mi hanno indotto a realizzare arrangiamenti per pianoforte e quartetto d’archi e ciò grazie anche alla collaborazione che ho da anni con il Quartetto Pessoa”.

Come nasce la collaborazione tra Leandro Piccioni e il Quartetto Pessoa?

È la storia di un incontro. Un incontro di esperienze e competenze musicali diverse, che porta alla nascita di un quintetto. Nel 2002 Leandro Piccioni, scrive alcuni arrangiamenti per il cd “Poco mossi gli altri bacini” degli Avion Travel e alcuni sono realizzati per quartetto d’archi. Nasce così la collaborazione con il Quartetto Pessoa.

Il Quartetto Pessoa, nato nel 1998, composto da Marco Quaranta e Rita Gucci ai violini, Achille Taddeo alla viola e la violoncellista coreana Kyung Mi Lee (primo violoncello dell’Orchestra Roma Sinfonietta) svolge attività concertistica con accostamenti tra genere classico, jazz, rock, tango e contemporaneo.

Nel 2006, nasce l’idea di suonare insieme a Leandro Piccioni, con il proposito di eseguire il quintetto più rappresentativo della storia della musica: l’opera 34 di Brahms. L’idea è di unire le esperienze musicali, partendo da un repertorio classico per arrivare alla musica moderna e da film mentre nel frattempo Leandro Piccioni compone la musica per la fiction “Assunta Spina” e la colonna sonora de “Il Posto dell’Anima” di Riccardo Milani e per le registrazioni si affida al primo violino Marco Quaranta e al suo quartetto come prime parti dell’orchestra. Collaborazione che si ripete anche per il film “Lascia perdere Johnny” di Fabrizio Bentivoglio, candidato ai David di Donatello nel 2008.

La colonna sonora di “Assunta Spina” entusiasma i musicisti e li ispira a intraprendere una più stabile e continuativa collaborazione artistica.

Nel luglio del 2006 il quintetto debutta con l’opera 34 di Brahms, “le Stagioni” di Piazzolla e, per la prima volta in concerto, alcuni temi da film di Piccioni appositamente trascritti per questa formazione. Attraverso questa nuova rilettura la musica di Piccioni assume dei caratteri espressivi completamente diversi rispetto alle originali orchestrazioni e si rinnova in una forma più classica e da concerto.

L’esperienza di “Omaggio a Ennio Morricone” è la consacrazione della ormai collaudata collaborazione tra Leandro Piccioni & il Quartetto Pessoa.

Questo il link del canale YouTube

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Francesco è nato il 18 febbraio di questo anno, ed oggi, dopo aver sconfitto il covid, è simbolo di speranza per tutta la città di Porto Empedocle.
A dare la bella notizia, la sindaca Ida Carmina, dalle pagine del famoso social, in questo lunedì della settimana di Pasqua.
Francesco è stato uno dei più piccoli contagiati dal covid in tutta la Sicilia, ma piccolo e forte, ce l’ha fatta e ha sconfitto il virus.
Così la Sindaca di Porto Empedocle: “Ed io a nome di tutta la città gioisco della sua forza. Un pensiero speciale alla mia carissima Viviana Pisciotto, oggi mamma coraggio, ieri mia alunna, che nonostante le grandi difficoltà , i naturali momenti di scoramento, ha saputo portare avanti la battaglia contro il Covid con coraggio e determinazione
Sono orgogliosa di lei, come insegnante, come donna e come sindaco”.
Il piccolo Francesco era stato contagiato insieme a tutta la sua famiglia, oggi tutti guariti.

Generale Figliuolo,
grazie per essere sceso qui in Calabria.
Grazie per averci fatto sentire parte di un tutto, grazie per non essersi dimenticato del sud che scricchiola, che è sgangherato, disorganizzato, disonesto a volte e – per alcuni – irrecuperabile.
Però sarebbe stato meglio un “bene ma non benissimo”, un “potete, possiamo, dobbiamo fare di più”, un “pensavo peggio” ma non un “sono molto contento di quello che la Calabria sta facendo”.
Perché sa, noi siamo quelli che abbiamo avuto tale Carlo Cotticelli a dirigere la fase iniziale della pandemia, siamo quelli che hanno a casa malati gravissimi allettati e viene loro detto di andare a Scicli, in Sicilia, a fare il vaccino, siamo quelli che chiamano il centro prenotazioni e non c’è manco la linea.
Siamo quelli che nei piccoli centri si sono fatte appena che due giornate di vaccinazioni, siamo quelli che non sappiamo dove finiscono le dosi perché chi non lo doveva ricevere, il vaccino, lo ha ricevuto.
No generale Figliuolo, non può essere contento di questa Calabria, noi non lo siamo, non può esserlo lei.
La prossima volta, torni con più calma.
Perché i numeri forse diranno la loro, i grafici e le tabelle anche, ma qui c’è la disperazione, solo che non gliel’hanno messa sotto gli occhi, per la vergogna.
Cosa vi siete detti con il Commissario Longo?
Sì quello che fino a due giorni prima del suo arrivo in Calabria, si lamentava con la stampa, andava in Tv sdegnato per la situazione tragica in cui versa la regione, e circa il fatto che – a dir suo – non ce la si potesse fare, che lui non ce la potesse fare da solo, che non ci fosse uno straccio di organizzazione.
La domanda a lei, generale e a Longo:  “Lui ha avuto lei a disposizione, la più alta carica per quanto riguarda l’emergenza per la pandemia, cosa le ha detto, cosa ha chiesto? Ma sopratutto che risposte gli sono state date?”
Perché sennò qua finisce che a lamentarci si è tutti bravi, ma quando c’è da riferire circa la realtà, siamo tutti intenti a fare altro.
Cordialmente
Simona Stammelluti 
Vicedirettore Sicilia24h.it