Simona Stammelluti, Autore presso Sicilia 24h - Pagina 11 di 94
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A fronte di 380 strutture ricettive presenti sui portali specializzati (Booking, Airbnb e altri), a versare regolarmente l’imposta di soggiorno al comune è soltanto il 47%. Succede a Sciacca (Agrigento), dove alla crescita del settore turistico-alberghiero non si è associato l’atteso aumento delle riscossioni da parte dell’ente locale.

A confermare questo dato sono stati gli stessi uffici finanziari del comune di Sciacca dove, al momento, le entrate derivanti specificamente dall’imposta di soggiorno si fermano ad un milione di euro circa. Si tratta di un gettito che in massima parte viene garantito dagli ospiti di Sciaccamare (i 4 alberghi del gruppo Mangia’s) e da quelli del Verdura Resort di Rocco Forte. Mancano all’appello adesso centinaia di posti letto (hotel, bed and breakfast, case vacanza e affittacamere) che, pur presenti sulle piattaforme che mettono d’accordo domanda e offerta, non hanno mai comunicato la loro attività.

 

Se ne è accorta la stessa Corte dei Conti, che ha formalmente richiamato il comune di Sciacca ad intervenire al più presto, affinché gli introiti dell’imposta di soggiorno vengano ricalcolati e pretesi, scovando gli evasori. Ma il comune di Sciacca, e non solo nel settore dei servizi finanziari, ha carenze di personale. “Siamo già pronti – dice l’assessore ai Tributi Francesco Sabella – a incaricare una società specializzata nel settore degli accertamenti fiscali per far pagare anche chi fino ad oggi non lo ha fatto”

Non ce la fanno più i genitori di un giovane minorenne, che da tempo assumo sostanze stupefacenti e li minaccia quotidianamente per avere soldi che gli consentano di procurarsi la droga.

Minaccia di morte la mamma e di distruggere la casa.

Durante l’ultima lite furibonda, ruba un orologio dalla camera da letto dei genitori e lo rivende per 50 euro, cifra che spenderà per la droga.

Esasperato e preoccupato da questa situazione, il padre si rivolge a Commissariato di Canicattì e chiede aiuto ai poliziotti affinché il figlio minorenne possa essere affidato a qualche struttura per avviare un processo di disintossicazione

Doveva essere una vacanza, in terra di Calabria. Prenotano su un sito internet, effettuano un bonifico di 650 euro, ma la magra sorpresa arriva quando giunti sul posto scoprono che la struttura non esiste. Così i 9 giovani agrigentini scoprono di essere stati truffati e tornati a casa, sporgono denuncia in Questura, fornendo ai poliziotti tutti le informazioni in loro possesso, per identificare gli autori della truffa.

 

 

I carabinieri di Canicattì si sono recati presso la sua abitazione per verificare la sua presenza in casa, poiché detenuto agli arresti domiciliari.

Ma alle 21,45 il giovane non era in casa e i militari sono stati costretti ad avvisare il procuratore di turno, procedendo alla denuncia alla procura della Repubblica di Agrigento, proprio con l’ipotesi di reato di evasione dai domiciliari.

La pratica del controllo dei domiciliari da parte dei Carabinieri di Canicattì sul territorio, avviene quotidianamente e a diversi orari, pertanto non era prevedibile la visita a quell’ora.

È accaduto in via Formica, nelle prime ore dell’alba e per causa ancora ignote.

Le fiamme hanno avvolto l’intero stabile, ma per fortuna non c’è stata nessuna vittima.

Sul posto i vigili del fuoco che hanno domato le fiamme e che adesso dovranno verificare le condizioni della struttura e le cause del rogo, e gli uomini della guardia di finanza che hanno tratto in salvo un occupante, che per fortuna non ha subìto danni gravi.

Ha detto addio al mondo la Regina Elisabetta d’Inghilterra.
Aveva 96 anni e nelle ultime ore le sue condizioni di salute avevano destato molta preoccupazione.

Tutta la famiglia si era già raccolta nella residenza scozzese, al Castello di Balmoral.

Tanta la gente raccolta davanti a Buckingam Palace, la BBC aveva già interrotto tutte le programmazioni, erano vestiti a lutto.

Il messaggio in codice per la morte della Regina è stato “The bridge in down” per indicare che la regnante si era spenta.

La Regina Elisabetta II è morta pacificamente, nel pomeriggio di oggi

A comunicarlo la famiglia reale con un tweet.

Re Carlo e la regina consorte, Camilla, resteranno a Balmoral e torneranno domani a Londra.

Salita al trono il 6 febbraio del 1952.

Non era destinata al trono, non era particolarmente bella, particolarmente colta, o intelligente.
Ma con il suo stile regale, con la sua austerità amabile, è sempre riuscita a portare la corona e a gestire la sua famiglia in maniera impeccabile.

Per gli inglesi Elisabetta sarà una regina immortale.

Muore oggi l’ultima grande regina.

La regina dei record.
Mai nessuno era rimasta così a lungo sul trono d’Inghilterra.

Innamorata dei cani, sei cavalli e della campagna, la sua fama si offuscò solo quando morì Lady Diana.

Le parole del re Carlo:

È un momento di grande tristezza per me e per tutta la famiglia. Addolorati per la morte di una sovrana tanto amata, di una madre tanta amata.

Pietra miliare dell’architettura di una nazione, durante la sua reggenza, ha conosciuto 7 papi, 14 presidenti e 15 primi ministri.

 

 

 

 

 

La Toscana è bella tutto l’anno, cambiano le luci e l’atmosfera stagione dopo stagione, ma ci sono dei posti che sono visitabili e godibili tutto l’anno.

Partiamo dalla meravigliosa Firenze, della quale non ci si stanca mai.
Eppure ci sono dei luoghi che comunemente non si visitano perché si dà la precedenza all’arte, e quindi il Duomo, la Galleria degli Uffizi, il Giardino di Boboli, Piazzale Michelangelo, Ponte Vecchio.

A Firenze però c’è un luogo facilmente raggiungibile a piedi, nella zona Oltrarno, che sembra nascosto agli occhi dei turisti, ma che merita attenzione perché è davvero magico: Il giardino delle rose. È aperto sino al tramonto ed è possibile vedere in tutte le stagioni (non solo in maggio) roseti meravigliosi, incastonati in un labirinto che si dipana su tutta la collina. Si può arrivare salendo la scalinata che porta fino alla Chiesa di San Salvatore al Monte e prima di entrare ci si affaccia ad una terrazza che mostra una vista di Firenze pazzesca.
Durante la salita si possono ammirare Le Rampe del Poggi, che sono delle meravigliose fontane con cascate e giochi d’acqua, recentemente restaurate.
All’interno del giardino si trovano anche le statue del Folon e l’angolo giapponese.
Un pomeriggio all’interno di quel giardino, dopo essersi affacciati alla balconata che mostra Firenze tutta, è un’ottima alternativa al giardino di Boboli, più noto e sicuramente già visto.

Ma sono sicura che appena arrivati a Firenze, quando la si raggiunge in treno, ci si domanda subito dove poter fare “uno spuntino”.
Subito fuori dalla stazione di Santa Maria Novella, appena superata la linea del tram, praticamente di fronte, c’è un localino piccolo che prepara dei deliziosi panini con la porchetta, cucinata da loro; ed anche il pane lo sfornano in loco. Ha tutte le bibite possibili comprese delle birre artigianali. Il posto si chiama Antica Porchetteria Granieri 1916″ una tradizione di famiglia arrivata fino all’anno 2022, con eccellenza.

Ma a Firenze tra mille locali che fanno panini (diversi da quello con la porchetta) spicca uno che nasce come vineria del Chianti e che è arrivata anch’essa fino ai giorni nostri, inaugurata nel 1958 e che si chiama “I fratellini” e si trova in Via dei Cimatori, praticamente al centro di Firenze. Con 4 euro e 50, puoi scegliere tra decine di farciture per il panino; il mio preferito è con salame di cinghiale e pomodori secchi. Il tutto può essere accompagnato da un ottimo calice di Chianti.

Insomma se amate lo “street food” non potete non provare questo posto, a patto che siate pazienti, perché c’è sempre gente, tanta gente, ma loro sono abbastanza celeri.

È risaputo che a Firenze (come in quasi tutta la Toscana) non sappiano fare il caffè.
Vero, ma io non mi sono arresa e ho trovato un posto dove il caffè è straordinariamente buono, è 100% arabica, e lo torrefanno direttamente sul posto. Si trova in una delle vie più suggestive di Firenze, lungo la quale potete togliervi anche tanti altri sfizi culinari, come il panino con il lampredotto, se vi piace. La via è Via dei Neri e la caffetteria “Ditta Artigianale Torrefazione Firenze”, per molti la miglior caffetteria d’Italia.
Io non so se sia la migliore d’Italia ma so per certo che è la migliore di Firenze e di tutto il centro nord.

E la pizza?
Ho girato spesso per la città senza mai trovare una pizzeria “come dio comanda”.
Ed invece c’è una pizzeria napoletana stratosferica a Firenze e si chiama “Giotto” premiata anche dalla rivista “Gambero rosso”.
Prezzi contenuti e una pizza squisita. Materie prime di ottima qualità in un locale tres chic. Celeri, gentili, al centro città, vicino a Santa Maria Novella. Top, se vi va una pizza buonissima.

E se vi va uno sfizio, se siete stufi della fiorentina, vi do una dritta pazzesca.
A Firenze, da circa un anno, c’è una strepitosa risotteria, laRisotteria Melotti”, in via dei Servi, dove preparano risotti e pietanze a base di riso. Dietro vi è una storia molto interessante. Nella famiglia Melotti sono risicoltori da 40 anni, sono veronesi, esperti in riso carnaroli e vialone nano. Giuseppe Melotti, assieme alla moglie Rosetta ed ai figli Luca, Gianmaria e Francescasegue direttamente la coltivazione, la lavorazione e la vendita del proprio riso.  Ho degustato un ottimo risotto all’amarone, accompagnato da un calice di Valpolicella ripasso superiore, ho assaggiato una sbrisolona al riso con crema allo zabaione e bevuto un liquore al riso. Una sciccheria.

Se avete qualche giorno in più e se avete una macchina, a pochi km da Firenze, precisamente a Campi Bisenzio c’è la Asmana Wellness, un centro benessere incantevole (l’unico luogo di cui non posso mostrarvi foto perché non è consentito introdurre telefoni). Mai vista una spa così ben organizzata (e così grande e confortevole). La cosa che stupisce sono i prezzi di accesso. Con 25 euro puoi stare tre ore, che sono sufficienti per vivere a pieno il centro benessere. Piscine con acqua termale interne ed esterne con idromassaggio, 3 saune, tempio per la meditazione, hammam, lettini ad acqua, e all’interno è possibile pranzare, bere un cocktail a bordo piscina. Insomma … una piccola oasi di piacere fuori mano, ma non troppo.

Volendo si può soggiornare in un piccolo borgo medievale murato, posto in cima a un colle del Montalbano. Il borgo si chiama Artimino, con un panorama stupendo, il museo archeologico, tutto immerso nella natura, dove ho mangiato un gelato artigianale fatto senza nessun tipo di conservante o additivo. La gelateria si chiama “La torre” e prende il nome della torre sotto la quale si trova il piccolo locale che propone più di venti gusti di gelato. Ne ho assaggiati una decina, tutti gustosi e di ottima qualità.
Nel piccolo borgo anche tanti localini dove propongono taglieri di salumi locali, focaccia farcita, e tanto tanto buon vino.
C’è anche un circolo che si affaccia su una pineta e si chiama “Da Mario”. Rustico con pietanze sfiziose.

E se proprio avete un giorno in più e non ci siete mai stati, una capatina a Torre del Lago Puccini va fatta.
È un posto che non si dimentica.
Io ci sono stata diverse volte, e sono rimasta così tanto incantata che ho inserito la location anche nel mio libro.
Silenzio, il lago, la storia, in occasione del festival pucciniano di riempie di arte.
Si può fare il giro in battello sul lago (solo contanti e costa 6 euro), un ottimo ristorante di pesce che si chiama “Lo chalet” e un baretto “Butterfly” dove fanno un ottimo spritz, fin troppo abbondante (dubito riuscirete a berlo tutto). Se amate la calma, il rumore del vento tra le foglie, se volete un posto dove riposare, questo luogo magico fa per voi. Si raggiunge facilmente in treno, da Santa Maria Novella.

Beh, per questa volta è tutto.
Poi magari scrivetemi e fatemi sapere se conoscevate questi posti e se no, se vi ho convinti.

Alla prossima!

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A Caltagirone i Carabinieri hanno arrestato due africani, un 30enne ed un 20enne originari del Ghana e della Sierra Leone, indagati di sequestro di persona, lesioni aggravate, minacce e tentata violenza sessuale. Avrebbero sequestrato un 17enne algerino a Caltagirone, accusandolo di avergli rubato alcuni documenti. E affinchè lui li restituisse, lo avrebbero picchiato con un tubo di gomma, ferito con un coltello da cucina, sottoposto a sevizie e minacciato di abusi sessuali. L’algerino è riuscito a fuggire. A telefonare al 112 sono stati alcuni amici dell’algerino che si sono accorti della sua assenza nel centro d’accoglienza che li ospita. I due arrestati avrebbero segregato la vittima nella loro abitazione del centro storico di Caltagirone e, dopo aver assunto alcol e droga, l’avrebbero sottoposta a sevizie. Tubo di gomma e coltello sono stati sequestrati.

Il tribunale del riesame ha annullato il provvedimento di sequestro dei beni all’ex leader di Confindustria Sicilia Antonello Montante, ritenendolo infondato e ordinando la restituzione di tutti gli immobili.

La Corte d’Appello di Caltanissetta presieduta da Andreina Occhipinti, dopo la condanna di secondo grado, accogliendo la richiesta del Comune di Caltanissetta, costituitosi parte civile, aveva disposto il sequestro della villa di Serradifalco di Antonello Montante, e di altri beni immobili.

Al provvedimento si erano opposti i legali di Montante, gli avvocati Giuseppe Panepinto e Carlo Taormina. Il tribunale del Riesame ha accolto il ricorso della difesa dell’ex leader di Confindustria disponendo la restituzione dei beni. L’ex leader di Confindustria Sicilia, lo scorso 8 luglio è stato condannato in secondo grado a 8 anni di reclusione – 6 anni in meno rispetto alla condanna di primo grado – per associazione a delinquere finalizzata alla corruzione e accesso abusivo al sistema informatico nell’ambito dellì’inchiesta sul cosiddetto “sistema Montante”

Carabinieri contusi, a seguito di aggressione da parte di un bracciante agricolo e di sua moglie, che hanno inveito contro i militari dopo che era stato chiesto loro di spostare la macchina perché intralciava il traffico. L’uomo si è scagliato contro uno di loro con un bastone di legno e sua moglie ha dato man forte al marito scagliando calci e pugni contro i due militari.

La coppia di Favara, è stata poi fermata da altri carabinieri giunti in soccorso dei colleghi vittime dell’aggressione.

I fatti sono accaduti a Palma di Montechiaro, dove i due sono stati poi posti in stato di fermo per resistenza e violenza a pubblico ufficiale e lesioni personali aggravate. All’uomo è stata contestata anche la fattispecie di reato di porto ingiustificato di armi o oggetti atti ad offendere.

I due carabinieri, contusi, sono stati condotti all’ospedale di Licata e sottoposti agli accertamenti e alle cure del caso