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Altri 36 nuovi casi positivi in provincia di Agrigento. Ci sono ben 6 ricoverati in più, e 13 guariti. E nessun deceduto. Ravanusa diventa zona rossa. Lo riporta il report dell’Asp di Agrigento. Complessivamente, dall’inizio della pandemia, i casi di Covid-19, in tutto l’Agrigentino, sono 4.211 (1 marzo 2020 – 11 gennaio 2021). Gli attuali positivi in provincia di Agrigento sono 729, di cui 44 ricoverati (33 in ospedale, 5 in strutture lowcare, e 6 in terapia intensiva), 3.321 guariti, mentre i deceduti sono 117. I soggetti ricoverati si trovano: 19 all’ospedale “San Giovanni di Dio” di Agrigento, 12 all’ospedale Giovanni Paolo II di Sciacca, e 2 in un altro nosocomio fuori provincia. I pazienti ricoverati in strutture lowcare: 3 Ribera hotel Covid, 1 a Canicattì hotel Covid (ex Ipab), e 1 altro hotel Covid fuori provincia. Sei pazienti sono ricoverati in terapia intensiva, 4 al “San Giovanni di Dio” di Agrigento, e 2 al “San Giovanni Paolo II” di Sciacca. In totale dall’inizio della pandemia, in provincia di Agrigento, processati 43.430 tamponi.

Il procuratore aggiunto di Agrigento, Salvatore Vella, e la sostituto procuratore, Alessandra Russo, a conclusione della requisitoria, hanno chiesto la condanna di Mario Rizzo, 33 anni, di Favara, a 6 anni e 6 mesi di reclusione, e di Gerlando Russotto, 30 anni, anche lui di Favara, a 9 anni e 10 mesi, imputati e giudicati in abbreviato perché il 28 aprile del 2017 a Liegi in Belgio avrebbero partecipato all’agguato e al ferimento ad una gamba di un ristoratore di Porto Empedocle, Saverio Sacco, 38 anni, titolare di un ristorante in Belgio. Per tale episodio è già sotto processo in Belgio Salvatore Prestia, 38 anni, di Porto Empedocle.

La Procura di Agrigento, tramite i pubblici ministeri Alessandra Russo e Paola Vetro, ha presentato ricorso in Cassazione contro la precedente decisione del Tribunale del Riesame che ha restituito la libertà ai 10 indagati nell’ambito dell’inchiesta sul presunto crack milionario del gruppo “Pelonero” di Agrigento. La Procura agrigentina invoca il ripristino delle misure restrittive emesse il 30 luglio scorso. Il Riesame ha annullato le misure restrittive ritenendo non sussistente il reato di associazione a delinquere, e ancora ritenendo ormai risalenti nel tempo le contestazioni di bancarotta fraudolenta, tanto da non giustificare l’esigenza delle misure cautelari. I ricorsi in Cassazione saranno discussi il 25 gennaio e il 5 febbraio.

Da oggi è possibile prenotare tramite l’App Ufficio Postale o via WhatsApp un appuntamento per il rilascio dell’identità Digitale SPID presso gli Uffici Postali.

I sistemi di prenotazione a distanza che consentono di riservare l’accesso per il rilascio dell’Identità Digitale oltre ad offrire la possibilità di prenotare tutte le operazioni sia finanziarie sia postali, sono disponibili in 26 Uffici Postali della provincia di Agrigento. Le sedi abilitate sono presenti nei comuni di Agrigento, Aragona, Caltabellotta, Campobello di Licata, Canicattì, Casteltermini, Favara, Grotte, Licata, Menfi, Naro, Palma di montechiaro, Porto empedocle, Racalmuto, Raffadali, Ravanusa, Ribera, San Giovanni Gemini e Sciacca.

Per prenotare l’operazione tramite l’App Ufficio Postale è sufficiente scaricare gratuitamente l’applicazione sul proprio smartphone o tablet e selezionare il tipo di servizio richiesto tra SPID  e le altre operazioni,  il giorno e l’orario preferito per svolgere l’operazione.

Per richiedere il ticket elettronico con WhatsApp è invece necessario memorizzare sul proprio smartphone il numero 3715003715. Il cittadino dovrà avviare una chat e un operatore virtuale di Poste Italiane risponderà proponendo, tra le varie opzioni, la prenotazione del ticket.

Digitando poi il Comune, indirizzo e numero civico di riferimento, al cliente sarà proposto l’Ufficio Postale più vicino con l’indicazione del primo appuntamento disponibile per la prenotazione. In caso di accettazione verrà inviato un codice di prenotazione che verrà “chiamato” sul display dell’ufficio postale al momento dell’appuntamento.

Poste Italiane ricorda inoltre che è possibile richiedere SPID comodamente da casa tramite l’App PosteID per tutti i cittadini in possesso di un passaporto o di una carta d’identità elettronica.

E’ stata dimessa dal reparto di Medicina Covid dell’ospedale Paolo Borsellino di Marsala la centenaria  ricoverata lo scorso 31 dicembre. La donna, che giovedì prossimo compirà 101 anni ed è in buone condizioni fisiche, è nata a Favignana ma risiede a Trapani in una comunità alloggio dove trovano accoglienza altri sette ospiti.

La signora – dice l’Asp Trapanese – al momento del ricovero era positiva al Covid e presentava febbre e dispnea, ma le sue condizioni non si sono aggravate rendendo possibili le dimissioni raggiunta la piena negativizzazione dopo solo undici giorni di permanenza in ospedale dove è stata trattata con i farmaci previsti dal normale protocollo terapeutico Covid, con cortisone, antinfiammatori ed eparina a basso peso molecolare. Ad attendere la nonnina, che ha tre figli e otto nipoti, le operatrici della comunità alloggio, mentre l’appuntamento con i familiari è previsto giovedì prossimo in occasione del traguardo dei 101 ann

La prefettura di Agrigento, ha tracciato un bilancio dei controlli effettuati nel fine settimana. Sarebbero più di 1000 le persone controllate dalle forse dell’ordine tra venerdì e domenica. Sono state elevante 21 sanzioni. Controlli anche per le attività commerciali, in tutto 46 e per una di esser oltre alla sanzione anche la chiusura provvisoria.
Questi controlli sono avvenuti su tutto il territorio della provincia, controlli mirati a capire se ci fosse il rispetto delle norme previste dal decreto per contenere il contagio da coronavirus e dunque, il rispetto del coprifuoco, l’uso corretto della mascherina ed eventuali assembramenti.

 

1.587 i nuovi positivi al Covid19 in Sicilia su 8.698 tamponi con un tasso di positività in leggera discesa ma sempre molto alto al 18,25%. Le vittime sono state 37 nelle ultime 24 ore che portano a 2765 deceduti dall’inizio della pandemia. I positivi sono 42.819 con un aumento di 1.333 casi. Negli ospedali i ricoveri in regime ordinario sono 1298, 33 in più rispetto a ieri; in terapia intensiva i ricoveri sono 208, gli stessi di ieri. I guariti sono 237.

I nuovi contagi per province:

Catania 469

Palermo 451

Messina 246

Siracusa 232

Caltanissetta 75

Agrigento 35

Enna 35

Ragusa 31

Trapani 13

La difesa aveva fatto ricorso la la cassazione lo ha rigettato e ha confermato il regime del carcere duro per Giuseppe Falsone, catturato a Marsiglia il 25 giugno del 2010 dopo 10 anni di latitanza.

Secondo la suprema corte, vi è ancora un alto rischio di eventuali contatti con l’elterno e sono necessarie le restrizioni in ambito penitenziario. Quando fu arrestato Falsone era il capo di Cosa Nostra agrigentina e il numero due in Sicilia, per spessore criminale oltre che ad un prestigio che si era conquistato a discapito del suo rivale di Racalmuto Maurizio Di Gati, che divenne poi collaboratore di giustizia dopo l’omicidio del suo braccio destro, Carmelo Milioti.

Falsone nel maxiprocesso Akragas fu condannato all’ergastolo per l’omicidio di Salvatore Ingaglio, che a sua volte molti anni prima aveva ucciso padre e fratello di Falsone.

Già il tribunale di sorveglianza di Roma, nelle scorse settimane, aveva rigettato la richiesta che il legale Angela Porcello aveva poi  rivolto alla cassazione, che si espressa in merito, confermando il regime carcerario del 41 bis, con particolari restrizioni circa i rapporti con l’esterno del carcere.

Nuovi fondi sono stati messi a disposizione delle strutture alberghiere e della ristorazione, dal governo Musumeci che stanzia altri 10 milioni di euro per aiutare il settore ormai un ginocchio a causa della crisi in seguito alla pandemia da Covid.

Le cifre saranno messe a disposizione con un decreto dell’assessore all’economia Gaetano Armao.

Cosi il governatore Musumeci: “Le nuove risorse per le aziende dimostrano ancora una volta il nostro impegno nel restare al fianco degli imprenditori e delle comunità siciliane.  Allo stesso tempo, i recenti risultati raggiunti da Irfis, la banca della Regione, dimostrano che può ormai essere considerata, a tutti gli effetti, una struttura al servizio delle imprese siciliane”

 

“Le persone fanno quello che gli è consentito fare. Non è impedendo lo svolgimento dei mercati, lasciando tutto il resto aperto che si impedisce la propagazione del virus, ma solo il corretto distanziamento e l’uso dei dispositivi di protezione. Quindi ci vuole responsabilità e indirizzo”.
Lo ha detto l’assessore comunale di Agrigento, Francesco Picarella rispondendo alle polemiche delle ultime ore dopo la chiusura della scuola materna e degli asili e mantenendo aperti invece i mercati rionali.
“Questa mattina e per i giorni a venire – ha detto ancora Picarella – intensifichiamo i presidi di sorveglianza tramite il corpo di polizia municipale, protezione civile ed associazioni di volontariato, consapevoli che ci vuole da parte di tutti buon senso”.